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Fagioli Bianchi di Rotonda Dop - Proposta di modifica del disciplinare di produzione 2024

Pubblicato da disciplinare
Fagioli Bianchi di Rotonda

Proposta di modifica del disciplinare di produzione della denominazione d'origine protetta (DOP)  Fagioli Bianchi di Rotonda.

MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
COMUNICATO 

Proposta di modifica del disciplinare di produzione della denominazione d'origine protetta (DOP)  «Fagioli Bianchi di Rotonda».
(24A01869)

(GU n.89 del 16-4-2024)
 
 


Il Ministero dell'agricoltura della sovranita' alimentare e delle
foreste ha ricevuto, nel quadro della procedura prevista dal
Regolamento (UE) n. 1151/2012 del parlamento europeo e del consiglio,
l'istanza intesa ad ottenere la modifica del disciplinare di
produzione della denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli
Bianchi di Rotonda» registrata con regolamento di esecuzione (UE) n.
240/2011 della Commissione, dell'11 marzo 2011, pubblicato il 12
marzo 2011 nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 66/13;
Considerato che la modifica e' stata presentata dal Consorzio di
tutela dei Fagioli Bianchi di Rotonda DOP, quale soggetto
riconosciuto ai sensi dell'art. 14 della legge n. 526/1999, che
possiede i requisiti previsti all'art. 13, comma 1, del decreto del
14 ottobre 2013 n. 12511;
Ritenuto che le modifiche apportate non alterano le
caratteristiche del prodotto e non attenuano il legame con l'ambiente
geografico;
Considerato altresi', che l'art. 53 del regolamento (UE) n.
1151/2012 prevede la possibilita' da parte degli stati membri, di
chiedere la modifica ai disciplinari di produzione delle
denominazioni registrate;
Il Ministero dell'agricoltura della sovranita' alimentare e delle
foreste acquisito il parere positivo della Regione Basilicata circa
la richiesta di modifica, ritiene di dover procedere alla
pubblicazione del disciplinare di produzione della denominazione
d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di Rotonda» cosi' come
modificato. Tale pubblicazione assolve sia a quanto previsto
dall'art. 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 che a quanto previsto
dall'art. 6-ter del regolamento delegato (UE) n. 664/2014, modificato
dal regolamento delegato (UE) n. 2022/891 come da comunicato del
Ministero dell'agricoltura della sovranita' alimentare e delle
foreste pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
n. 294 del 17 dicembre 2022;
Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative alla
presente proposta, dovranno essere presentate, al Ministero
dell'agricoltura della sovranita' alimentare e delle foreste -
Dipartimento delle politiche competitive della qualita'
agroalimentare, ippiche e della pesca - Direzione generale per la
promozione della qualita' agroalimentare - Divisione PQA IV, via XX
Settembre n. 20 -00187 Roma - entro trenta giorni dalla data di
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
della presente proposta, dai soggetti interessati e costituiranno
oggetto di opportuna valutazione da parte del predetto Ministero;
Decorso tale termine, in assenza delle suddette osservazioni o
dopo la loro valutazione ai sensi dell'art. 49, paragrafo 3 del
regolamento (UE) n. 1151/2012, ove pervenute, la proposta di modifica
sara' approvata con apposito provvedimento e comunicata alla
Commissione europea.

Allegato

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE D'ORIGINE PROTETTA FAGIOLI  BIANCHI DI ROTONDA

Art. 1.

Denominazione

La denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di
Rotonda» e' riservata ai baccelli cerosi e ai semi secchi che
rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente
disciplinare di produzione.

Art. 2.

Caratteristiche

La denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di
Rotonda» si ottiene con gli ecotipi fagiolo bianco e tondino o
poverello bianco riconducibili alla specie Phaseolus Vulgaris. L.
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all'atto dell'immissione al
consumo come baccello ceroso devono avere le seguenti
caratteristiche:
baccello: lunghezza fino a massimo di cm. 20, larghezza fino a
un massimo di mm. 20;
colore bianco tendente al giallo chiaro o all'avorio;
baccello ceroso di aspetto fresco, sano e turgido;
pulito, praticamente esente da sostanze estranee visibili;
privo di odore e/o sapore estranei;
privo di umidita' esterna anormale;
tenore di umidita' non deve essere inferiore a 60%;
contenuto proteico uguale o superiore a 9.0 (% sul tal quale).
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all'atto dell'immissione al
consumo come granella secca devono avere le seguenti caratteristiche:
seme: lunghezza fino a un massimo di mm 18, larghezza fino a un
massimo di mm 15;
assenza di venature;
colore bianco;
media brillantezza;
forma cubica o tonda;
peso di 100 semi: fino a un massimo di gr 90;
granella pulita, praticamente esente da sostanze estranee
visibili;
granella priva di odore e/o sapore estranei;
granella priva di umidita' esterna anormale;
tenore di umidita' non inferiore a 10%;
contenuto proteico uguale o superiore 24 (% su s.s);
tegumento particolarmente sottile, impercettibile dopo cottura.

Art. 3.

Zona di produzione

La zona di produzione della D.O.P. «Fagioli Bianchi di Rotonda»
include l'intero territorio delimitato dal comprensorio irriguo del
versante lucano della Valle del Mercure comprendente i seguenti
comuni della Provincia di Potenza: Rotonda, Viggianello, Castelluccio
Superiore, Castelluccio Inferiore.

Art. 4.

Prova dell'origine

Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando
per ognuna gli input e gli output. In questo modo e attraverso
l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di
controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la
coltivazione, dei produttori e dei condizionatori, nonche' attraverso
la denuncia tempestiva alla struttura di controllo dei quantitativi
prodotti, e' garantita la tracciabilita' del prodotto. Tutte le
persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno
assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo,
secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo
piano di controllo.

Art. 5.

Metodo di ottenimento

La tecnica di produzione del prodotto e' la seguente:
preparazione del terreno. Le operazioni colturali devono prevedere
aratura ad una profondita' di circa 30-35 cm. precedente l'impianto.
Seguiranno poi le operazioni di preparazione del letto di semina.
Semina. Si esegue dal 20 aprile al 10 luglio di ogni anno. Sesto. I
sesti e le distanze di semina devono essere quelli in uso
tradizionale nella zona, con un investimento massimo per ettaro di
110.000 piantine. Modalita' di semina. La semina viene effettuata a
mano o con seminatrice ad una profondita' di 3-5 cm a fila continua o
a postarella; seme. Il seme utilizzato per la riproduzione deve
provenire dai campi ricadenti nei comuni di cui all'art. 3 con una
quantita' non superiore a 100 kg per ettaro. Tutori. Per il sostegno
dei fagioli vengono utilizzati tutori di legno e rete. Irrigazione.
Devono essere utilizzati i seguenti metodi di irrigazione: a
scorrimento, a goccia e microirrigazione; concimazione. Nel caso di
concimazione si utilizza sostanza organica, letame maturo, oppure si
fa ricorso ad altra sostanza organica composta o alla pratica del
sovescio. Il livello di concimazione minerale non deve superare le
seguenti unita' fertilizzanti per ettaro: U.F. 130 Azoto; U.F. 100
Fosforo; U.F. 120 Potassio; Difesa. Nel rispetto sia della tecnica di
coltivazione tradizionale che di quelle a basso impatto ambientale
sono consentiti per i trattamenti fitosanitari tutti i principi
attivi ammessi nella coltivazione integrata delle colture agrarie.
Non e' ammesso l'utilizzo del diserbo. 3 Raccolta. La raccolta va
eseguita manualmente ed i fagioli vengono riposti in contenitori di
legno o di plastica. La raccolta della produzione cerosa inizia dal
1° agosto di ogni anno e termina entro il 30 ottobre. La produzione
massima e' di 13 tonnellate ad ettaro. La raccolta della produzione
secca inizia dal 15 settembre e termina entro il 30 novembre. La
produzione massima e' di 2,5 tonnellate ad ettaro.

Art. 6.

Legame

Le caratteristiche principali dei «Fagioli Bianchi di Rotonda»
che tanto si differenziano dallo standard qualitativo sono l'alto
contenuto proteico della granella che puo' raggiungere anche la
percentuale del 27% sulla sostanza secca legata ai terreni fertili e
ricchi di azoto e zolfo (i fagioli venivano usati nelle nostre
campagne con particolare frequenza nella alimentazione quotidiana
proprio per la ricchezza di proteine vegetali a basso costo e per
questo i fagioli venivano chiamati la «carne dei poveri»); il
tegumento molto sottile determinato dal basso contenuto di calcare
dei terreni (caratteristica molto apprezzata dai consumatori perche'
riduce drasticamente i tempi di cottura che se fossero lunghi
altererebbero la sua gradevolezza); la grande disponibilita' della
risorsa acqua favorisce durante lo sviluppo del seme l'accumulo di
amido e riduce lo spessore del tegumento. Infine i «Fagioli Bianchi
di Rotonda», si caratterizzano per la presenza di baccelli
completamente bianchi senza striature con semi di dimensione
maggiori, di forma tonda ovale, di colore bianco privi di screziature
che colorano meno il liquido di cottura. (Edizione Agricole -Sementi
Elette n. 6/200; Quaderni Alsia n. 4/2001) Queste caratteristiche
sono esaltate dalle particolari condizioni climatiche della zona che
hanno favorito la diffusione di questo prodotto. I terreni su cui
vengono coltivati i «Fagioli Bianchi di Rotonda» sono situati in una
valle denominata Valle del Mercure, il cui bacino e' di origine
lacustre e risale al periodo dell'Era quaternaria. Sono terreni di
origine alluvionale, sabbiosi e limo argillosi, freschi profondi e
fertili con una buona esposizione ed una buona capacita' di
immagazzinare acqua, ricchi di azoto e zolfo, privi di calcio
cosicche' il la durezza dei semi viene a diminuire. Il clima e'
sostanzialmente dolce e le piogge sono abbondanti nel periodo di
produzione, con escursioni termiche tra giorno e notte che
favoriscono la fecondazione dei baccelli ed il numero dei grani, le
piogge sono abbondanti nel periodo che va da ottobre a maggio. Questo
particolare ambiente fresco e ricco di acqua permette di produrre
semi che assorbono meno acqua rispetto a piante allevate in ambienti
caldi e secchi. Il territorio e' molto ricco di acqua proveniente da
sorgenti situati nel Parco nazionale del Pollino «la quantita' di
acqua, che, scende da vicini monti e' col piu' grande accorgimento
impiegata nelle irrigazioni; ne vi e' parte di quest'esteso
territorio, che l'industria degli abitanti non abbia reso
irrigabile». cosi' descritto dal Viaggio in alcuni luoghi della
Basilicata effettato dal Tenore nel 1826 (Edizione Prometeo - 1992).
Altrettanto racconta il Cirelli nella sua monografia del 1853:
«l'agro e' abbondante di acqua... le quali sono giovevolissime per
l'agricoltura,...» elemento importante che permette l'accumulo di
amido e la riduzione dello spessore del tegumento dei fagioli.
Particolarmente diffusa la coltivazione dei fagioli nell'area della
Valle del Mercure come riportato nella pubblicazione «Regno delle due
Sicilie - descritto e illustrato» del 1852 dove si descrive lo Stato
dell'agricoltura «La sedulita' dei coltivatori, la mitezza del clima,
la posizione dei terreni, e la loro buona qualita' offrono i fattori
piu' sicuri della produzione, la quale percio' e' svariata, offrendo
annualmente tutti i prodotti bisognevoli per la sussistenza degli
abitanti. Le molte coltivazioni adunque sono praticate e dirette con
piuttosto saggio accorgimento, poiche' il villico e' laborioso ed
accorto ...» 4 Nel descrivere i prodotti che questi terreni riescono
a dare l'autore riferisce «... si seminano molte piante graminacee,
leguminose e filifire...» e a proposito delle leguminose «... il
fagiuolo, e questo di piu' specie, ...». Tra tutte le varieta' di
fagioli coltivate, i fagioli bianchi di Rotonda vengono ripresi in un
articolo del 2 settembre del 1860 dell'Eco di Basilicata Calabria
Campania dove si descrivono le qualita' dei fagioli apprezzati
persino da Giuseppe Garibaldi che di ritorno dalla Sicilia si fermo'
a Rotonda per dormire e mangiare, gusto' i fagioli bianchi, ne
apprezzo' le qualita' e decise di portarsene una piccola quantita' da
seminare nella sua Caprera. Anche l'agrotecnica utilizzata per la
produzione dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» si caratterizza per la
marcata presenza dell'uomo nel processo produttivo, come parte
integrante della tecnica di coltivazione insieme alle risorse
agro-ambientali del Mercure, come l'utilizzo esclusivo di tutori di
castagno per il sostegno dei fagioli ottenuti dai boschi presenti
nella Valle del Mercure. La tecnica utilizzata per la coltivazione
dei fagioli bianchi di Rotonda e' la stessa che si e' tramandata nel
corso degli anni con una serie di operazioni colturali eseguite
interamente a mano come la realizzazione della struttura di sostegno
dei fagioli rampicanti, la scerbatura, la raccolta del prodotto, ecc.
Per l'impianto di sostegno dei fagioli vengono utilizzati pali di
castagno di varia dimensione secondo l'utilizzo del sistema «a
postarella» o a «rete», per la crescita dei fagioli rampicanti.
Sistema unico e particolare utilizzato esclusivamente dai produttori
della Valle del Mercure, molto differente dagli altri sistemi
utilizzati in Italia, che consente una buona aerazione evitando la
formazione di umidita' tra i filari responsabili dell'imbrunimento e
delle macchie sul baccello bianco molto delicato. Inoltre, si
consente di raccogliere agevolmente i baccelli. L'operazione di
raccolta dei baccelli freschi e secchi viene eseguita interamente a
mano con molta cura senza l'utilizzo macchine di raccolta per evitare
di compromettere la qualita' del baccello e del seme. Nel corso degli
anni si e' assistito ad un lavoro importante di selezione operata
dagli agricoltori dell'area del Mercure. Nell'ambito degli ecotipi
locali sono stati individuati i genotipi che presentavano baccelli
con i semi di dimensione maggiori, di forma tonda/ovale, di colore
bianco privo di screziature che colorava meno il liquido di cottura.
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» rappresentano in questa area del
Pollino una fondamentale espressione della storia e della gastronomia
locale. Nel corso degli anni si sono tramandate ricette di
saporitissimi piatti tipici che li vedono protagonisti quali:
«Scarola e fagioli bianchi», «Cavoli e fagioli bianchi» «patate e
fagioli minestra impastata», «fagioli e scorza (cotica di maiale»)
«Lagane e fagioli» (pasta fatta in casa). Oggi questi piatti pur
venendo consumati ancora in famiglia, vengono proposti nei
ristoranti, negli agriturismi e durante le sagre, tra cui quella
annuale «sagra del fagiolo» giunta alla ventesima edizione che
continua a richiamare migliaia di persone a Rotonda nel Parco
nazionale del Pollino e che meglio testimonia il forte legame che
esiste tra questo prodotto ed il territorio in cui e' coltivato. I
«Fagioli Bianchi di Rotonda» si sono cosi' affermati su tutte le
tavole ed in particolare nel mondo della ristorazione locale e
regionale di qualita' e la loro notorieta' trova ampia conferma nella
loro presenza in diversi programmi televisivi, su riviste
specializzate e libri di cucina. Nel 2004 i Fagioli Bianchi di
Rotonda sono stati inserti nell'elenco dei prodotti tradizionali
della Regione Basilicata.

Art. 7.

Controlli

Il controllo sulla conformita' del prodotto al disciplinare e'
svolto da una struttura di controllo conformemente a quanto stabilito
dagli articoli 10 e 11 del regolamento (CE) n. 510/2006. La struttura
di controllo designata e' l'autorita' pubblica Camera di commercio,
industria, artigianato e agricoltura della Basilicata, corso XVIII
Agosto n. 34 - 85100 Potenza; tel. 0971412111; indirizzo Pec:
cameradicommercio@pec.basilicata.camcom.it; sito internet:
http://www.basilicata.camcom.it

Art. 8.

Etichettatura

L'immissione al consumo della DOP «Fagioli Bianchi di Rotonda»
deve avvenire secondo le seguenti modalita': il prodotto fresco deve
essere posto in vendita nelle seguenti confezioni sigillate: retine
del peso fino a un massimo di 10 Kg. - cassette del peso fino a un
massimo di Kg 15. Il prodotto secco deve essere posto in vendita
nelle seguenti confezioni sigillate: scatole di cartone, sacchi di
iuta o altro materiale riciclabile del peso fino ad un massimo di Kg.
5. Sulle etichette apposte sulle confezioni devono essere riportate,
a caratteri di stampa chiari e leggibili, le seguenti indicazioni:
Fagioli Bianchi di Rotonda e «denominazione di origine protetta» e il
suo acronimo DOP con caratteri superiori a quelli usati per le altre
indicazioni. - il nome, la ragione sociale e l'indirizzo dell'azienda
confezionatrice o produttrice; la quantita' di prodotto
effettivamente contenuta nella confezione, espressa in conformita'
delle norme vigenti. - il logo del prodotto sotto riportato. E'
vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da
quelle previste dal presente disciplinare, ivi compresi gli
aggettivi: tipo, gusto, uso, selezionato, scelto e similari. E'
tuttavia consentito l'uso di indicazioni che facciano riferimento ad
aziende, nomi, ragioni sociali, marchi privati non aventi significato
laudativo e non idonei a trarre in inganno l'acquirente. Tali
indicazioni potranno essere riportate in etichetta con caratteri di
altezza e di larghezza inferiori a quelli utilizzati per indicare la
denominazione d'origine protetta. Il logo e' di forma ellittica
schiacciata lungo l'asse minore destro, raffigurante un chicco di
fagiolo con contorno di colore «verde oliva» e contorno interno
concentrico di colore bianco ed ombreggiatura esterna. Il riempimento
interno e' di colore «verde oliva pallido» e presenta una sfumatura
bianca. In prossimita' del fuoco posizionato sull'asse minore destro,
e' riportata una piccola forma convessa di colore «verde oliva».
All'interno del fagiolo, disposta su quattro righe, e' riportata la
dicitura «D.O.P. Denominazione di Origine Protetta» con carattere
font type «Arrus Bt» di colore «verde oliva». L'acronimo «D.O.P.»
presenta un doppio contorno esterno, esteso al lato destro, di colore
«verde oliva scuro». Sotto la scritta e' riportato lo stemma del
Comune di Rotonda, rappresentato da una torre merlata di colore
«verde oliva pallido» con sfumature «verde oliva», con finestra e
portone posizionati sull'asse centrale di colore «verde oliva». La
torre e' poggiata su 3 triangoli isosceli raffiguranti tre monti di
colore «verde oliva». All'interno del triangolo centrale, con
inclinazione parallela al lato dx, e' riportata una forma allungata
ed ondulata di colore «verde oliva pallido»; raffigurante un corso
d'acqua. Nella parte sottostante e' inserita una forma geometrica
raffigurante un settore circolare con ampiezza di 180° e colore
«verde oliva» con cornice interna di colore bianco, riportante lungo
l'asse centrale la dicitura «Fagioli Bianchi di Rotonda» carattere
font type «Arrus Bt» di colore «verde oliva». Indici colorimetrici: 6
Bordo: color verde oliva Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20;
K=60; forma ellittica: colore verde oliva chiaro Pantone CMYK
percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 con gradiente sfumato bianco verso
l'asse centrale; forma settore circolare: colore verde oliva CMYK
percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60; dicitura D.O.P. Denominazione di
origine protetta: caratteri «Arrus Bt» di colore verde oliva, Pantone
CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 su fondo verde oliva chiaro
Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60; dicitura Fagioli
Bianchi di Rotonda: caratteri «Arrus Bt» di colore verde oliva chiaro
Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 su fondo verde oliva
Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60; Stemma: Torre colore
verde oliva chiaro Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 con
ombra esterna e gradiente colore verde oliva Pantone CMYK percentuali
C=0; M=0; Y=20; K=60; montagne: colore verde oliva, Pantone CMYK
percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60; fiume: colore verde oliva chiaro
Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60.

Fagioli Bianchi di Rotonda

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