L’Abbacchio Romano IGP è riservata esclusivamente agli agnelli nati, allevati e macellati nel solo territorio della Regione Lazio, che siano in regola con le norme dettate dal presente disciplinare di produzione e identificazione.La nascita, l’allevamento degli agnelli da latte e le operazioni di macellazione dello “Abbacchio Romano” devono avvenire nel razza Sarda e suoi incroci, Comisana e suoi incroci, Sopravvissana e suoi incroci, Massese e suoi incroci, Merinizzata Italiana e suoi incroci.
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Accordata la protezione a titolo transitorio a livello nazionale ai sensi dell'art. 5, comma 6 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006, al disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta Abbacchio Romano che recepisce le modifiche richieste dal Consorzio di tutela dell'Abbacchio Romano I.G.P.
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Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione della Dop Abruzzo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione
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Modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Acciughe sotto sale del Mar Ligure» (specie Engraulis encrasicolus L.) registrata in qualita' di indicazione geografica protetta in forza al regolamento (CE) n. 776 del 4 agosto 2008.
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Iscrizione della denominazione «Aceto Balsamico di Modena», nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.
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Proposta di modifica del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta Aceto Balsamico di Modena
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Autorizzazione all’organismo denominato “Kiwa Cermet Italia SpA” ad effettuare i controlli per la denominazione di origine protetta “Aceto Balsamico Tradizionale di Modena”, registrata in ambito Unione europea.
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Modifica del disciplinare di produzione della denominazione "Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia" registrata in qualita' di denominazione di origine protetta in forza al Regolamento (CE) n. 813 della Commissione del 17 aprile 2000.
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Numerosissime sono le notizie storiche che riguardano l'"Aceto balsamico tradizionali e di Modena".
Il termine "balsamico" accanto alla parola aceto appare per la prima volta nel 1700, come riportato nel registro delle vendemmie e vendite dei vini per conto delle Cantine segrete ducali per l'anno 1747 (archivio di Stato, Modena). Pur tuttavia, questa tradizione a produrre un aceto balsamico "particolarissimo" in un'area abbastanza ristretta come appunto la provincia di Modena, e' tanto antica da trovare precisa memoria gia' nel 1508 alla corte del duca di Modena, Alfonso I d'Este, marito di Lucrezia Borgia.
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L’Aglio Bianco Polesano viene venduto allo stato secco. Questo aglio è ottenuto a partire da ecotipi locali nonché dalla varietà Avorio che è stata selezionata partendo dagli stessi ecotipi. Si tratta di un aglio con bulbo di forma rotondeggiante regolare con un leggero appiattimento della parte basale, di colore bianco lucente. Il bulbo è costituito da un numero di bulbilli variabile che risultano tra loro uniti in maniera compatta e con una caratteristica curvatura della parte esterna.
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