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Patata della Sila Igp - Proposta disciplinare di produzione 2023

Pubblicato da disciplinare
Patata della Sila Igp

La patata della Sila viene prodotto in alcuni comuni che delimitano e circondano naturalmente l'Altopiano della Sila, dove la natura dei  terreni, e le caratteristiche climatiche permettono di ottenere una crescita dei tuberi costante e lenta e una maturazione della pianta ottimale in provincia di Cosenza e di Catanzaro

MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
COMUNICATO 

Proposta di modifica del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta Patata  della Sila (23A04524)

(GU n.188 del 12-8-2023)
 
 


Il Ministero dell'agricoltura della sovranita' alimentare e delle
foreste ha ricevuto, nel quadro della procedura prevista dal
regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del consiglio,
l'istanza intesa ad ottenere la modifica del disciplinare di
produzione della indicazione geografica protetta «Patata della Sila»
registrata con regolamento (UE) n. 898 della commissione dell'8
ottobre 2010, pubblicato il 9 ottobre 2010 nella Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea L 266.
Considerato che la modifica e' stata presentata dal Consorzio di
tutela della «Patata della Sila» IGP, con sede in via Forgitelle, 28
- 87052 Camigliatello silano (CS) - quale soggetto riconosciuto ai
sensi dell'art. 14 della legge n. 526/1999, che possiede i requisiti
previsti all'art. 13, comma 1, del decreto del 14 ottobre 2013 n.
l2511;
Ritenuto che le modifiche apportate non alterano le
caratteristiche del prodotto e non attenuano il legame con l'ambiente
geografico;
Considerato altresi', che l'art. 53 del regolamento (UE) n.
1151/2012 prevede la possibilita' da parte degli Stati membri, di
chiedere la modifica ai disciplinari di produzione delle
denominazioni registrate;
Il Ministero dell'agricoltura della sovranita' alimentare e delle
foreste acquisito il parere positivo della Regione Calabria circa la
richiesta di modifica, ritiene di dover procedere alla pubblicazione
del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta
«Patata della Sila» cosi' come modificato. Tale pubblicazione assolve
sia a quanto previsto dall'art. 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012
che a quanto previsto dell'art. 6-ter del regolamento delegato (UE)
n. 664/2014, modificato dal regolamento delegato (UE) n. 2022/891
come da comunicato del Ministero dell'agricoltura della sovranita'
alimentare e delle foreste pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana n. 294 del 17 dicembre 2022.
Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative alla
presente proposta, dovranno essere presentate, al Ministero
dell'agricoltura della sovranita' alimentare e delle foreste -
Dipartimento delle politiche competitive della qualita'
agroalimentare, ippiche e della pesca - Direzione generale per la
promozione della qualita' agroalimentare e dell'ippica - Divisione
PQAI IV, via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma - entro trenta giorni
dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana della presente proposta, dai soggetti interessati e
costituiranno oggetto di opportuna valutazione da parte del predetto
Ministero. Decorso tale termine, in assenza delle suddette
osservazioni o dopo la loro valutazione ai sensi dell'art. 49,
paragrafo 3 del regolamento (UE) n. 1151/2012, ove pervenute, la
proposta di modifica sara' approvata con apposito provvedimento e
comunicata alla Commissione europea.

Allegato

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA «PATATA DELLA SILA»

Art. 1.

Denominazione

L'indicazione geografica protetta «Patata della Sila» e' riservata esclusivamente al prodotto che  risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.

Art. 2.

Descrizione del prodotto

La denominazione «Patata della Sila» designa il tubero della specie Solanum tuberosum, della  famiglia delle Solanacee ottenuto dalle varieta' Agria, Desiree, Marabel, Nicola, Fontane, Krone, Jelly, Cherie, Cupido, Manitou, Laura, Sunita, Inova, Almonda e Malice e che deve presentare al  consumo le seguenti caratteristiche:
Caratteristiche fisiche
Forma: tonda, ovale o oblunga a seconda della varieta'.
Calibro:
>28 e <=45 mm (mezzanella o tondello);
>45 e <=75 mm (prima);
>75 mm (fiorone).
Buccia: resistente dopo sfregamento.
Polpa: compatta, senza cedimenti alla pressione.
Sostanza secca: contenuto minimo 19%.
All'atto dell'immissione al consumo i tuberi devono essere sani,
non germogliati, interi, puliti, esenti da macchie aventi una
profondita' superiore a 3 mm e/o danni provocati da attacchi
parassitari. E' ammessa la presenza di tagli e/o unghiature e/o
spellature su una quantita' in peso di tuberi inferiore al 5% del
totale.
R.m.a. (residuo ammesso di principi attivi) (%): inferiore al 50%
del limite previsto dalla legislazione vigente.

Art. 3.

Zona di produzione

La zona di produzione della «Patata della Sila» comprende esclusivamente il territorio dei  seguenti comuni: Acri, Aprigliano, Bocchigliero, Celico, Colosimi, Longobucco, Parenti, Pedace, Rogliano, San Giovanni in Fiore, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, in Provincia di Cosenza
ed i Comuni di Albi, Carlopoli, Cicala, Confluenti, Decollatura, Magisano, Martirano,  Martirano Lombardo, Motta S. Lucia, Serrastretta, Sorbo San Basile, Soveria Mannelli, Taverna in  Provincia di Catanzaro.
I suddetti comuni delimitano e circondano naturalmente Altopiano della Sila, dove la natura dei  terreni, e le caratteristiche climatiche permettono di ottenere una crescita dei tuberi costante e lenta e una maturazione della pianta ottimale.

Art. 4.

Prova dell'origine

Ogni fase del processo produttivo deve essere monitorata
documentando per ognuna gli input e gli output. In questo modo, e
attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dall'organismo
di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la
coltivazione, dei produttori e dei condizionatori, nonche' attraverso
la denuncia tempestiva alla struttura di controllo dei quantitativi
prodotti, e' garantita la tracciabilita' del prodotto. Tutte le
persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno
assoggettate al controllo da parte dell'organismo di controllo,
secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo
piano di controllo.

Art. 5.

Metodo di ottenimento

Caratteristiche del tubero-seme
La «Patata della Sila» deve provenire da tuberiseme certificati
secondo le norme sementiere nazionali. Questi devono essere seminati
nel territorio di cui all'art. 3 per un ciclo produttivo. E' ammesso
l'utilizzo di semi autoriprodotti, per non piu' di un ciclo
produttivo, dall'azienda agricola produttrice (c.d. rimonta). Le
dimensioni dei tuberi-seme devono essere di calibro compreso tra
28-55 mm. I tuberi-seme devono essere conservati in ambienti aerati
con finestre e/o con sistemi di ventilazione forzata, con umidita'
relativa superiore all'80% e temperatura statica compresa tra 4 e
12°C. E' ammessa la frigoconservazione alla temperatura compresa tra
4 e 6°C nel periodo dal 1° marzo al 31 maggio, al fine di evitare la
germogliazione.
Pre-germogliazione
E' ammessa una pre-germogliazione dei tuberiseme, allo scopo di
stimolare un anticipo del ciclo produttivo della tuberificazione. Il
periodo di pregermogliazione puo' variare da 10 a 20 giorni prima
della messa a dimora (semina), al termine del quale i germogli devono
raggiungere una lunghezza compresa tra 1 e 1,5 cm. Per i tuberi-seme
di dimensione superiore ai 45 mm e' ammesso il taglio manuale o
meccanico, rispettando rigorosamente un periodo di almeno quattro
giorni di cicatrizzazione prima della messa a dimora. Sono ammessi
trattamenti concianti al seme con principi attivi registrati.
Preparazione del terreno
I terreni destinati alla coltivazione della «Patata della Sila»
devono essere preparati per facilitare lo sgrondo dell'acqua ed
evitare la presenza di ristagni. L'aratura si deve praticare in
autunno nel periodo che va dal 21 settembre al 21 dicembre o in
primavera nel periodo che va dal 21 marzo al 21 giugno. E' ammesso
l'interramento della paglia o dei residui delle coltivazioni in modo
da incrementare la sostanza organica nel terreno. E' ammessa la
fresatura del terreno.
Fertilizzazioni
Le unita' azotate massime per ettaro non dovranno superare le
duecentoventi unita' in caso di assenza di apporto di sostanza
organica e le centocinquanta unita' in caso di apporto di sostanza
organica.
Tecnica di semina e coltivazione
Rotazioni
Gli impianti della «Patata della Sila» devono essere
realizzati su terreni ove si registra l'assenza della solanacea per
almeno due anni precedenti consecutivi. Si consiglia in questo
intertempo la coltivazione di cereali autunno-vernini, di erbai (a
base leguminose) e di prati polifiti di montagna.
Epoca e caratteristiche della semina
La semina deve essere effettuata nel periodo compreso tra il
15 aprile ed il 30 giugno. Non puo' essere superata una densita'
massima di 80.000 tuberi/ha.
Irrigazione
Le irrigazioni devono essere effettuate a partire dall'epoca
di tuberizzazione adottando volumi non superiori ai 45 mm.
Difesa
Salvo condizioni favorevoli, i trattamenti dovranno iniziare
alla chiusura delle file ed in via preventiva dovranno essere
utilizzati prodotti di contatto, mentre in caso di attacco, si
potranno utilizzare prodotti sistemici in miscela con citotropici o
citotropici + contatticidi. Il trattamento con piretroidi deve essere
fatto su terreno umido.
Raccolta
La raccolta della «Patata della Sila» avviene manualmente o
meccanicamente prelevando il tubero dal terreno esclusivamente nel
seguente periodo: dal 20 di agosto fino al 30 di novembre. L'epoca
precisa di raccolta viene determinata quando il periderma e'
completamente formato e consistente.
Fase di post-raccolta
La conservazione della «Patata della Sila» avviene al
coperto, in bins o in cumuli di altezza non superiore ai quattro
metri. In questo secondo caso si deve prevedere l'arieggiamento del
prodotto attraverso la creazione di cunicoli di aerazione forzata sia
orizzontali che verticali. Per favorire l'asciugatura e la
cicatrizzazione del prodotto occorre arieggiare il locale per
dieci-quindici giorni dalla raccolta attraverso l'apertura di
finestre, oppure favorire l'immissione di aria tramite impianti di
areazione forzata. La «Patata della Sila» deve essere conservata al
buio a temperatura ambiente oppure in apposite celle frigorifere con
temperature comprese tra 5° e 10°C e umidita' pari a 93-98%. In ogni
caso il periodo massimo di conservazione e' di dieci mesi e comunque
non oltre il 30 giugno dell'anno successivo.
Non sono ammessi trattamenti antigermoglianti con prodotti di
sintesi chimica. Sono invece ammessi trattamenti antigermoglianti con
i soli prodotti utilizzabili in agricoltura biologica. Fermo quanto
appena specificato, la coltivazione della «Patata della Sila» puo'
essere eseguita secondo le modalita' di coltivazione dell'agricoltura
biologica e/o dell'agricoltura integrata cosi' come previsto dalla
regolamentazione comunitaria e nazionale in materia.

Art. 6.

Legame con l'ambiente

La «Patata della Sila» e' contraddistinta ed apprezzata per le
ottime qualita' culinarie, in particolare per quel che riguarda la
frittura grazie all'elevato contenuto di sostanza secca che
presentano i tuberi coltivati sull'Altopiano Silano. Relativamente a
questo aspetto e' stata condotta un'analisi sulla varieta' Agria,
comparandola con campioni provenienti da altre zone produttive. I
risultati hanno dimostrato come la patata coltivata sull'Altopiano
Silano presenti livelli di sostanza secca molto piu' elevati, quindi
una migliore attitudine alla frittura, nonche' un sapore tipico piu'
marcato rispetto alle altre provenienze. La patata della Sila e'
percepita come prodotto di qualita' dalle popolazioni che circondano
l'Altopiano della Sila (Cosenza - Crotone - Catanzaro -Piana di
Sibari) che si approvvigionano tradizionalmente direttamente dalle
aziende produttrici. Particolarmente rinomata nei mercati della
Sicilia, della Puglia e della Campania che, nei periodi di raccolta
mantengono legami stabili di commercio fin dagli anni '50. La
capacita' di conservazione e il mantenimento delle caratteristiche
organolettiche rendono la patata della Sila storicamente molto
utilizzata per le provviste invernali in tutte queste aree. L'ottima
reputazione della Patata della Sila e' testimoniata anche dall'enorme
successo che hanno le manifestazioni e le sagre sul tema, le quali
richiamano una miriade di turisti, provenienti principalmente dalle
regioni su citate, che ogni autunno giungono sull'Altopiano
desiderosi di gustare il prelibato tubero. L'aspetto pedoclimatico
del territorio dove viene coltivato questo prodotto assume una grande
importanza. Da un punto di vista granulometrico i terreni silani sono
in massima parte sciolti, tendenzialmente sabbiosi a grana fine e
quindi molto permeabili e facilmente lavorabili; il pH risulta con un
valore compreso tra 5 e 6,5; infine risultano essere ben dotati di
sostanza organica, e quindi di fertilita' naturale, che in alcune
aree raggiunge valori pari al 10,04%. Dal punto di vista pedologico,
secondo recenti studi (si puo' citare a riguardo Lulli ed al.. 2002)
emerge che tali caratteristiche sono ottimali per la coltivazione
della patata. Dal punto di vista climatico l'Altopiano della Sila
presenta un clima estremamente secco d'estate e freddo d'inverno. Le
temperature registrate riportano valori crescenti nel periodo tra
aprile e maggio, ideale quindi per le semine. L'irrigazione avviene
con acqua di sorgente e i trattamenti sono ridotti al minimo poiche'
grazie alle escursioni termiche estive tra il giorno e la notte molto
accentuate, al rigido inverno e alla neve che detergono l'ambiente da
innumerevoli agenti dannosi per le colture, gli attacchi di parassiti
sono estremamente rari, circoscritti e pertanto facilmente
controllabili. La crescita delle piante e' inoltre favorita
dall'escursione termica giornaliera e dalla radiazione prolungata che
permettono di ottenere una crescita costante e lenta, favorevole
all'accumulo di sostanza secca, ed una maturazione finale della
pianta consona all'ottenimento di un prodotto adatto alla lunga
conservazione. La zona e' totalmente avulsa da fonti di inquinamento
atmosferico e/o idrico, poiche' non esistono industrie sul
territorio, il traffico di veicoli a motore e' molto limitato perche'
non ci sono autostrade e strade extra urbane principali. Sul
territorio insiste una bassa densita' di popolazione. Lo sfruttamento
dei suoli Silani e' estremamente contenuto. La patata rappresenta
l'unico prodotto ortofrutticolo coltivato sull'altopiano, con una
rotazione almeno biennale sullo stesso terreno, ove la solanacea
viene solitamente alternata con grano o foraggio. La coltivazione
della patata nella Sila ha una storia lunga e documentata. Un primo
cenno si ritrova nella Statistica del Regno di Napoli del 1811. Nel
1955 nasce il «Centro Silano di Moltiplicazione e Selezione delle
Patate da Seme» con il compito di favorire la diffusione del seme
certificato. Alcuni studi alla fine degli anni '80 (1988) attestano
che l'Altopiano Silano era tra i maggiori bacini di produzione di
patate da semina registrando l'ampiezza media maggiore in assoluto
degli stabilimenti. La coltivazione della patata ha rappresentato da
sempre un'importante fonte economica per l'Altopiano silano. Nel
corso degli anni le famiglie contadine silane hanno continuamente
tramandato la coltivazione della patata e, sebbene le origini della
sua introduzione siano antiche, e' solo a partire dagli ultimi
decenni che intorno alla sua coltivazione si e' sviluppato un
positivo sistema economico e produttivo. Dal punto di vista
«sociale», la pataticoltura impegna circa 1.200 famiglie. Il solo
settore della produzione si attesta su un fatturato di oltre 15
milioni lordi di euro, ma se a questo dato viene aggiunto l'indotto
rappresentato da trasporti, prestazioni tecniche e contabili,
attrezzature, macchine ed impianti, materiali per la lavorazione,
consumi di carburante, etc., il comparto pataticolo raggiunge la
consistente cifra di circa 30 milioni di euro. Questi dati, dal punto
di vista economico fanno trasparire una fondamentale fonte di reddito
per gli operatori locali che, peraltro, impegnati nel processo
produttivo stesso, garantiscono l'insediamento stabile di cose e
persone nell'Altopiano, rendendolo sempre vivo in ogni periodo
dell'anno. Il legame culturale del prodotto al territorio e'
dimostrato dalle sagre e manifestazioni ad esso dedicate. Tra queste
si segnalano per tradizione e qualita' degli espositori:
-Camigliatello Silano, dove dal 1978 si celebra, nel mese di ottobre,
la famosa Sagra della Patata della Sila, unitamente alla Mostra
Mercato della Patata della Sila e delle Macchine Agricole. -Parenti,
dove dal 1980 consecutivamente l'ultima domenica di agosto, si svolge
una grande manifestazione sulla Patata della Sila a carattere
folcloristico e culinario; Il legame culturale e' sottolineato anche
dal largo impiego della patata in numerose ricette tipiche della
tradizione gastronomica locale, come «pasta, patate e uova», «pasta e
patate al forno», «pasta, patate e zucchine», «pasta patate finocchio
selvatico e carne».

Art. 7.

Strutture di controllo

Il controllo sulla conformita' del prodotto al disciplinare e'
svolto, da una struttura di controllo, conformemente a quanto
stabilito dagli articoli 36 e 37 del regolamento (UE) n. 1151/2012.
Tale struttura e' l'organismo di controllo ICEA - via Nazario Sauro
2, 40121 Bologna -tel. +39 051.272986 - fax +39 051.232011
-icea@icea.info

Art. 8.

Etichettatura

Confezionamento
Per l'immissione al consumo il confezionamento della «Patata
della Sila» deve essere effettuato in una delle seguenti tipologie di
confezioni:
confezione vert-bag, girsac e buste nei formati da 1 kg a 5
kg;
retina nei formati da 0,5 kg a 2,5 kg;
sacco nei formati da 2 kg a 10 kg;
cartone nei formati da 1 kg a 20 kg;
cassa in legno nei formati da 5 kg a 20 kg;
cesta nei formati da 10 kg a 20 kg;
vassoio nei formati da 0,5 kg a 1 kg;
vaschetta nei formati da 0,5 kg a 1 kg.
Tutte le confezioni devono essere in materiale idoneo all'uso
alimentare e sigillate in modo tale che il prodotto non possa essere
estratto senza la rottura della confezione stessa.
Non e' ammessa la vendita di prodotto sfuso, ad esclusione del
caso in cui il singolo tubero venga contrassegnato mediante
apposizione del logo (ad es. marchiatura a laser del tubero o
apposizione di bollini). L'etichettatura del singolo tubero con il
logo e' applicabile solo ai calibri superiori o uguali a 46 mm.
Etichettatura
Le modalita' di presentazione del prodotto all'atto
dell'immissione al consumo prevedono che sull'etichetta compaiano, a
caratteri chiari e leggibili, oltre al logo, al simbolo grafico
comunitario e relative menzioni e alle informazioni corrispondenti ai
requisiti di legge, le seguenti indicazioni:
a) «Patata della Sila», con l'eventuale traduzione aggiunta,
seguita, per esteso o in sigla (IGP), dalla espressione traducibile
«Indicazione geografica protetta»;
b) il nome, la ragione sociale, l'indirizzo dell'azienda
produttrice e del centro di lavorazione e confezionamento.
La denominazione «Patata della Sila» e' traducibile. E' vietata
l'aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista. E'
tuttavia consentito l'utilizzo di indicazioni che facciano
riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi privati purche' non
abbiano significato laudativo o tali da trarre in inganno il
consumatore, nonche' di altri riferimenti veritieri e documentabili
che siano consentiti dalla normativa comunitaria, nazionale o
regionale e che non siano in contrasto con le finalita' e i contenuti
del presente disciplinare. Poiche' il prodotto e' ottenuto in
territorio classificato geograficamente di montagna, l'etichetta
dovra' riportare la dicitura «prodotto della montagna».
Logo
Il logo del prodotto riporta come elemento centrale ed in primo
piano la scritta PATATA della SILA (in maiuscolo le parole «PATATA» e
«SILA», in minuscolo «della»).
La scritta e' sviluppata orizzontalmente tra due linee
irregolari: la linea superiore raffigura a sinistra tre alberi
stilizzati ed, a seguire, una montagna con cinque cime; la linea
inferiore sostiene la scritta e termina con il disegno di un'onda
stilizzata con quattro punte.
Entrambe le linee iniziano e terminano in corrispondenza della
scritta PATATA della SILA.
Il carattere tipografico del testo e' il «Galliard BT» di
colore blu, «pantone reflex blue».
Il colore presente nel logo e' il blu, «pantone reflex blue».
E' consentito riprodurre il logo in altri colori. Il limite
massimo di riduzione del marchio e' di base cm 2,5.

Patata della Sila Igp

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