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Melannurca Campana Igp - Proposta di riconoscimento

Pubblicato da disciplinare
I.G.P. Melannurca Campana

Proposta di riconoscimento dell'Indicazione Geografica Protetta "Melannurca Campana"

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
COMUNICATO 

Proposta di riconoscimento dell'Indicazione Geografica Protetta "Melannurca Campana"

(GU n.71 del 26-3-2001)
 
 

Il Ministero delle politiche agricole e forestali esaminata
l'istanza intesa ad ottenere la protezione della indicazione
geografica protetta "Melannurca Campana", ai sensi del regolamento
(CEE) n. 2081/1992, presentata dall'Associazione Produttori
Ortofrutticoli e Mela Annurca - A.P.O.M.A. - e dall'Associazione
Produttori Ortofrutticoli Iropino-Sanniti A.P.O.I.S.
Esprime parere favorevole e formula la proposta di disciplinare
di produzione nel testo appresso indicato.
Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, dovranno
essere presentate dai soggetti interessati, nel rispetto della
disciplina fissata dal decreto del Presidente della Repubblica
26 ottobre 1972, n. 642 "Disciplina dell'imposta di bollo" e
successive modifiche al Ministero delle politiche agricole e
forestali - Direzione generale delle politiche agricole ed
agroindustriali nazionali - Ufficio tutela delle denominazioni di
origine, delle indicazioni geografiche e delle attestazioni di
specificita', via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma, entro trenta
giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana della presente proposta.
Decorso tale termine, in assenza delle predette osservazioni o
dopo la loro valutazione ove pervenute, la predetta proposta sara'
notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 5 del regolamento
(CEE) n. 2081/1992, ai competenti Organi comunitari.

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA "MELANNURCA CAMPANA"


Art. 1.
L'Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) "Melannurca Campana"
e' riservata ai frutti che rispondono alle condizioni ed ai requisiti
stabiliti dal regolamento (CEE) n. 2081/1992 e dal presente
Disciplinare di Produzione.


Art. 2.
L'Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) "Melannurca Campana"
designa i frutti dei biotipi riferibili alle cultivar di melo
"Annurca" e "Annurca Rossa del Sud", prodotti nel territorio
ricadente nella regione Campania e definito nel successivo art. 3.


Art. 3.
La zona di produzione della I.G.P. "Melannurca Campana",
comprende i territori, interi o parziali, dei seguenti comuni
ricadenti nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e
Salerno.

Provincia di Avellino

Comuni parzialmente interessati:
Cervinara, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
con il comune di Montesarchio; Est dal confine con il comune di S.
Martino V. Caudina fino all'altezza della strada provinciale
Rotondi-S. Martino V.C.; Sud dalla strada provinciale Rotondi-S.
Martino V.C.; Ovest dal confine con il comune di Rotondi fino alla
provinciale Rotondi-S. Martino V.C.
Montoro Inferiore, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dalla via Pescarola per l'intero tratto tra l'innesto con la via
Marconi della frazione Preturo e l'innesto con la via Mercatello
della frazione Borgo, inoltre, dalla via Marconi della frazione
Preturo per il tratto che va dall'innesto con via Pescarola
all'innesto con la via Variante; Est dalla SP 90 (detta Borgo)
dall'innesto con via Pescarola fino al congiungimento con la SP Turci
nella frazione Piazza di Pandola e seguendo tale strada fino alla
frazione Misciano all'altezza del ponte del raccordo autostradale
SA-AV; Sud dal confine con la provincia di Salerno nel tratto
compreso tra la SP Turci e la SS 18; Ovest dalla linea ferroviaria
BN-AV-SA nel tratto compreso tra il punto d'intersezione di questa
con via Granaro fino al passaggio a livello di Casa Pellecchia e da
qui lungo la SS 18 fino al confine con la provincia di Salerno.
Montoro Superiore, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dalla strada vicinale "Vallone delle Macchie", nel tratto compreso
dall'incrocio con la SP 90 fino all'incrocio con la SP 104 che
collega la frazione Banzano; Est dalla SP 104 tra l'innesto di questa
con la via vicinale "Vallone delle Macchie" fino all'altezza di via
dell'Aia della frazione Caliano e da questa fino all'incrocio con la
SP Piano-S. Pietro, quindi, partendo da quest'incrocio lungo via
Leone fino al congiungimento con via Turci; Ovest dalla strada
provinciale Borgo nel tratto compreso dall'innesto con via Pescarola
fino a quello con via Turci.
Rotondi, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
con la provincia di Benevento; Est dal confine con il comune di
Cervinara fino all'altezza della strada ex SS 374; Sud dalla strada
ex SS 374; Ovest dal confine con il comune di Paolisi fino
all'altezza della linea ferroviaria Valle Caudina.
S. Lucia di Serino, l'area interessata e' delimitata a:
Nord-Est dalla strada provinciale che attraversa il centro abitato di
S. Lucia collegandolo con Atripalda; Sud dal confine comunale di
Serino; Ovest dai confini con i comuni di S. Michele di Serino e S.
Stefano del Sole.
S. Martino Valle Caudina, l'area interessata e' delimitata a:
Nord dal confine con la provincia di Benevento; Est dal confine con
il comune di Pannarano fino all'altezza della strada provinciale
Rotondi-Pannarano; Sud dalla strada provinciale Rotondi-Pannarano;
Ovest dal confine con il comune di Cervinara.
S. Michele di Serino, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dal confine con il comune di Cesinali; Est dai confini con i comuni
di S. Stefano del Sole e S. Lucia di Serino; Sud dal confine con il
comune di Serino; Ovest dalla linea ferroviaria Avellino-Mercato S.
Severino.
S. Stefano del Sole, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dal confine con il comune di Cesinali; Est dalla strada provinciale
che collega S. Lucia ad Atripalda; Sud dal confine con il comune di
S. Lucia di Serino; Ovest dal confine comunale con S. Michele di
Serino.
Serino, l'area interessata e' delimitata a: Nord dai confini
con i comuni di S. Michele di Serino e S. Lucia di Serino; Est dalla
SP 28 che collega la frazione Ponte del comune di Serino al comune di
S. Lucia di Serino; Sud dal punto di confluenza della SP 28 "frazione
Ponte di Serino-S. Lucia di Serino" e della strada provinciale
"frazione Ponte di Serino-S. Michele di Serino"; Ovest dalla strada
che collega la frazione Ponte del comune di Serino al centro abitato
di S. Michele di Serino.

Provincia di Benevento

Comuni interamente interessati: Amorosi, Dugenta, Limatola,
Puglianello, S. Salvatore Telesino, Telese.
Comuni parzialmente interessati:
Airola, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
con i comuni di Moiano e Bucciano, a partire dalla rotabile
Moiano-Airola; Est dal confine comunale con il comune di Bonea e dal
confine amm.vo provinciale; Sud dal confine col comune di Paolisi;
Ovest dalla rotabile Moiano-Airola e dalla strada provinciale Caudina
per il tratto che collega il centro abitato di Airola con la
Nazionale Appia nei pressi del cavalcavia della linea ferroviaria
"Valle Caudina".
Bonea, l'area interessata e' delimitata a: Nord nel primo
tratto dalla strada comunale che dalla C.da Fizzo porta al centro
abitato passando per le localita' "Cavarena", "Guide" e "San Biagio";
nel secondo tratto dalla strada comunale che collega il comune di
Bonea con la C.da "Varoni" del comune di Montesarchio passando per
C.da "Mosca"; Est dal confine col comune di Montesarchio partendo
dall'intersezione della strada Bonea-Varoni fino al limite
provinciale; Sud dal confine amm.vo con la provincia di Avellino;
Ovest dal confine col comune di Airola fino all'intersecazione della
strada Bucciano-Montesarchio.
Bucciano, l'area interessata e' delimitata a: Nord dalla strada
provinciale Frasso Telesino-Bucciano-Montesarchio; Est e Sud dal
confine col comune di Airola; Ovest dal confine col comune di Moiano.
Durazzano, l'area interessata comprende tutta l'area
pianeggiante adiacente la strada Sant'Agata de'
Goti-Durazzano-Cervino, delimitata a: Nord dal rilievo di M. Longano;
a Est dal confine con il comune di Sant'Agata dei Goti e dai rilievi
di M. Buzzano e M. Aglio; a Sud ed Ovest dal confine amm.vo con la
provincia di Caserta.
Faicchio, l'area interessata e' delimitata a: Nord dalla strada
statale che collega Gioia Sannitica con Faicchio fino al centro
abitato, successivamente del torrete Titerno nel tratto che va dal
centro abitato al confine col comune di S. Lorenzello; Est dal
confine col comune di S.Lorenzello; Sud dal confine con i comuni di
S. Salvatore Telesino e Puglianello; Ovest dal confine amm.vo con la
provincia di Caserta.
Frasso Telesino, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine col comune di Melizzano; Est dalla rotabile Solopaca-Frasso
Telesino-Bucciano; Sud dal confine col comune di S.Agata de' Goti;
Ovest dal confine col comune di Dugenta.
Melizzano, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
con i comuni di Amorosi, Telese e Solopaca; Est dalla strada che
collega Solopaca con Frasso Telesino; Sud dal confine con i comuni di
Frasso Telesino e Dugenta; Ovest dal confine amm.vo con la provincia
di Caserta.
Moiano, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
col comune di S. Agata de' Goti; Nord-Est dalla strada provinciale
Frasso T.-Bucciano; Est dal confine col comune di Bucciano; Sud dal
confine col comune di Airola; Ovest dalla provinciale
Airola-Moiano-S. Agata de' Goti.
Montesarchio, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Est per
un primo tratto dal confine con Bonea ed il centro abitato di
Montesarchio, dalla strada che collega Bonea con Montesarchio
passando per C.da Varoni; per un secondo tratto dalla statale Appia
fino al limite provinciale; Sud dal confine amm.vo con la provincia
di Avellino; Ovest dal confine col comune di Bonea.
Paolisi, l'area interessata e' delimitata a: dal confine col
comune di Airola; Est dal confine amm.vo con la provincia di
Avellino; Sud dalla linea ferroviaria "Valle Caudina"; Ovest dal
confine col comune di Arpaia.
S. Lorenzello, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
torrente Titerno; Est dal confine con i comuni di Cerreto Sannita e
Guardia Sanframondi; Sud dal confine con il comune di Castelvenere;
Ovest dal confine con i comuni di Faicchio e S. Salvatore Telesino.
Sant'Agata dei Goti, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dal confine con i comuni di Frasso Telesino e Dugenta; Est dalla
strada provinciale Frasso Telesino-Bucciano, da un tratto del confine
con il comune di Moiano e dalle strade provinciali Durazzano-S. Agata
dei Goti e S. Agata dei Goti-Moiano; Sud dal confine col comune di
Durazzano; Ovest dal confine amm.vo con la provincia di Caserta.
Provincia di Caserta Comuni interamente interessati: Aversa,
Bellona, Calvi Risorta, Caianello, Camigliano, Carinaro, Casal di
Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Frignano, Grazzanise,
Gricignano, Lusciano, Orta di Atella, Parete, Pastorano, Pignataro
Maggiore, Riardo, S. Arpino, S. Cipriano d'Aversa, S. Maria la Fossa,
S. Marcellino, S. Tammaro, Sparanise, Succivo, Teano, Teverola,
Trentola-Ducenta, Villa di Briano, Vitulazio.
Comuni parzialmente interessati:
Ailano, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Est dalla
strada comunale S. Maria Zanneto lungo la curva livello di 275 m.
s.l.m., sino al nucleo abitato di Ailano e da qui lungo la strada
comunale del comune di Raviscanina sino a raggiungerlo; Sud dal
confine col comune di Vairano Patenora.
Alvignano, l'area interessata e' delimitata a: Nord dalla
vicinale che collega masseria Melone con mass. la Vecchia; Est dal
confine col comune di Ruviano; Sud dai confini con i comuni di
Ruviano e Caiazzo; Ovest seguendo la curva di livello del monte
Caracciolo, quota 108 m. s.l.m., fino alla strada SS. 158, poi
seguendo il rio Tella fino a mass. Melone.
Baia e Latina, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Ovest
dalla strada vicinale che staccandosi dalla prov. Dragoni-Baia e
Latina collega mass. Burrelli a mass. le Morecine fino al confine
com.le con Alife; Nord-Est dal confine col comune di Alife; Sud-Est
dal confine col comune di Dragoni; Sud-Ovest dalla strada prov.
Dragoni-Baia e Latina nel tratto dal confine con Dragoni fino a ponte
Murato.
Caiazzo, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
col comune di Alvignano; Est dal confine col comune di Ruviano;
Sud-Est dalla strada SS. 78 Sannitica nel tratto da mass. Fasulo a
mass. Pisciacchione; si segue poi la comunale per mass.
Pietramarino-la Torre- mass. Santoro, da qui si segue la strada
Caiazzo-Alvignano fino a mass. Pescara, proseguendo in direzione S.
Pietro Trappeto fino a Mondrone.
Capua, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine con
i comuni di Vitulazio, Bellona e Pontelatone; Est dalla vicinale che
dal Volturno porta a mass. Conte Mauro, da qui seguendo la SS.
Sannitica n. 87 in direzione c.da Mazzarella fino a S. Angelo in
Farmis; da qui, in direzione sud, seguendo la curva di livello, a
quota 50 m s.l.m., del monte Tifata fino al confine con S. Prisco;
Sud dai confini con i comuni di S. Maria la Fossa, S. Tammaro, S.
Maria C.V. e S. Prisco; Ovest dal confine col comune di Cancello
Arnone.
Carinola, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
con Sessa A. lungo la SS Appia fino all'incrocio per Ventaroli, da
qui seguendo la strada per S. Ianni, risalendo lungo la strada per
Cappelle fino al confine con Teano; Est dai confini con i comuni di
Teano e Francolise; Sud dalla Ciamprisco-Nocelleto-Carinola; Ovest
dalla strada Carinola-Cascano.
Castel di Sasso, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine con il comune di Pontelatone e dalla strada
Cisterna-Strangolagalli nel tratto mass. Adinolfi-S.
Marco-Strangolagalli; Est dalla strada Strangolagalli-mass. Lombardi
fino al confine con Piana di Caiazzo, seguendo poi questo confine (in
direzione sud) fino alla strada Taverna Nuova-Piana di Caiazzo; Sud
lungo la strada Taverna Nuova-Piana di Caiazzo nel tratto da mass. S.
Berardino a mass. Castagna; Ovest dal confine col comune di
Pontelatone.
Cellole, l'area interessata e' delimitata a: Nord, Est e Ovest
dal confine con il comune di Sessa Aurunca; a Sud-Ovest dalla SS. n.
7-quater Domiziana fino ad incontrare il comune di Sessa Aurunca.
Conca della Campania, l'area interessata e' delimitata a:
Nord-Est con la SS 6 Casilina; Nord-Ovest dal confine col comune di
Mignano Montelungo; Ovest dal confine col comune di Galluccio; Sud a
partire dal confine com.le con Galluccio in loc. Selva Seggi lungo la
vicinale che porta a Vezzuola, loc. Pantanello, loc. Gli Stagli, loc.
Viapiano; da qui lungo la strada Orchi-Tuoro di Teano fino al confine
comunale con Tora e Piccilli.
Dragoni, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Ovest dal
confine col comune di Baia e Latina; Nord-Est dal confine col comune
di Alife; Sud-Est dalla SS. 158 nel tratto da ponte Margherita a loc.
Pantano; Sud-Ovest dalla strada provinciale Dragoni-Baia e Latina,
nel tratto loc. Pantano-confine com.le di Baia e Latina.
Falciano del Massico, l'area interessata e' delimitata a:
Nord-Ovest dalla strada Mondragone-Falcione del Massico fino al
confine comunale con quest'ultimo; ad Est con il confine di Carinola;
a Sud-Est dal confine con il comune di Mondragone.
Formicola, l'area interessata e' delimitata a: Nord/Nord-Est
dalla strada che collega Rocchetta e Croce a Fondola, Cavallari,
Formicola fino in loc. mass. Campo ad incontrare il confine con
Pontelatone; Sud dal confine col comune di Pontelatone; Ovest dai
confini con i comuni di Giano Vetusto, Camigliano e Bellona.
Francolise, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine con i comuni di Teano e Sparanise; Est dal confine col comune
di Sparanise; Sud dal confine con il comune di Cancello A. fino
all'incrocio con la strada Brezza-S. Andrea-Pizzone-Ciamprisco, e
dalla suddetta strada fino al confine con Carinola; Ovest dai confini
con i comuni di Carinola e Teano.
Galluccio, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
con i comuni di Rocca d'Evandro e Mignano M.; Est dal confine col
comune di Conca della Campania; Sud a partire dal confine con Conca
della Campania dalla vicinale che congiunge loc. Madonna del
Sorbello, Fortinelli, Spicciano e Fulighi; e dal confine col comune
di Sessa Aurunca; Ovest dal confine col comune di Rocca d'Evandro.
Giano Vetusto, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine con il comune di Rocchetta fino all'incrocio con la strada
comunale Selva a quota 275 m. s.l.m.; Nord-Est dalla strada comunale
Selva e dalla strada comunale Capitolo fino al centro abitato di
Giano. Si prosegue lungo la strada vicinale Fontana e per la strada
comunale che collega Giano a Camigliano sino al confine amm.vo di
tale comune; Sud-Ovest dai confini con i comuni di Pignataro e
Pastorano; Ovest dal confine col comune di Calvi Risorta.
Maddaloni, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
col comune di Valle di Maddaloni; Est/Sud-Est dalla curva di livello,
quota 200 m. s.l.m., del colle Castellone passando per mass.
Garofalo, loc. la Crocella, e si chiude in corrispondenza della
intersezione della via Sannitica con la strada che porta alla
stazione ferroviaria di Maddaloni Inferiore; Ovest dalla curva di
livello, quota 195 m s.l.m., del monte S. Michele.
Marzano Appio, l'area interessata e' delimitata a: Nord Ovest
dal confine con i comuni di Tora e Piccilli e Presenzano; Est dal
confine col comune di Vairano P.; Sud dal confine col comune di
Caianello; Ovest dal confine col comune di Caianello, poi da Tuoro
Casale dalla strada per Fragoni, Piedituoro, mass. Vespasiano, mass.
Santi, Boiani, Ameglio, Centella, mass. Ciorlano fino alla SS. n. 6 e
proseguendo in direzione nord lungo la vicinale che costeggia la loc.
Castagneto fino al confine col comune di Tora e Piccilli.
Mignano Montelungo, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dalla strada ferrata, dal fiume Peccia fino a Vaco, poi dalla
vicinale costeggiando loc. Romano fino alla SS Casilina; da qui lungo
la curva di livello del monte Rotondo a quota 150 m. s.l.m. fino a
mass. Porcaro; Est da mass. Porcaro lungo la curva di livello del
monte Cavallo, monte Cesina, quota 200 m. s.l.m., e del colle Amato;
Sud dai confini con i comuni di Conca della Campania e Galluccio;
Ovest dal confine con Galluccio lungo la vicinale per Caspoli, la
strada per Campo, Casale, loc. Teroni, di qui seguendo Fosso Camponi
ed il Fosso del Lupo fino al confine regionale col Lazio.
Mondragone, l'area interessata e' delimitata ad Ovest dalla
strada che congiunge la localita' Masseria del Papa con la localita'
Casino della Starza; di qui il confine Nord prosegue lungo la strada
per Falciano del Massico, fino al relativo confine comunale; a
Nord-Est dal confine con il comune di Falciano del Massico; a Sud dal
canale Savane nel tratto compreso tra il confine con detto comune e
la localita' Massaria del Papa.
Pietramelara, l'area interessata e' delimitata a: Nord dalla
strada Riardo-Pietramelara-Baia; Est dal confine col comune di
Roccaromana; Ovest dal confine del comune di Riardo; Sud dalla curva
di livello di 300 m. s.l.m. sino a localita' Ceraselle e da qui sino
alla localita' di Valle di Trabucco, lungo la curva di livello di 400
m. s.l.m., quindi lungo la strada comunale tra Pietramelara ed il
comune di Rocchetta, in direzione di quest'ultimo a quota 500 m.
s.l.m. e infine, lungo la curva di livello di 300 m. s.l.m. fino al
confine con il comune di Riardo.
Pietravairano, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Ovest
dal confine col comune di Vairano P.; Nord-Est: dai confini con i
comuni di Raviscanina, S. Angelo d'Alife; Sud-Est dal confine con i
comuni di Pietramelara, Roccaromana, Baia e Latina; dal confine col
comune di Baia e Latina in loc. Santoianni, si segue la vicinale a
quota 133 m. s.l.m. per mass. Vaccareccia, questa costeggia il bosco
di monte Fossato, per raggiungere poi mass. Brunori, mass. Starze,
loc. Puglianello, loc. Bocca della Petrosa, infine costeggia monte
Monaco fino ad incontrare il confine col comune di Pietramelara; Sud
dal confine con i comuni di Riardo e Pietramelara.
Pontelatone, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Ovest dal
confine col comune di Formicola; Est partendo dal confine con
Formicola seguendo la strada per Savignano-Casalicchio, da qui lungo
la vicinale per mass. Corterosa, poi lungo la curva di livello del
monte Nizzola, quota 130 m. s.l.m, fino a Prea; da Prea a Cisterna si
segue il confine con comune di Castel di Sasso; da Cisterna si segue
la strada per mass. Aia Vecchia-mass. Adinolfi fino ad incontrare
nuovamente e seguire (verso sud) il confine comunale di Castel di
Sasso fino a mass. Castagna; Sud dalla strada che, proveniente dalla
Fagianeria congiunge mass. Castagna-Taverna Nuova-mass. Uranno fino
al confine con Bellona; Ovest dal confine con i comuni di Bellona e
Camigliano.
Pratella, l'area interessata e' delimitata a: Nord dalla strada
che collega la localita' mass. Quattro Stradoni con localita'
Mastrati per poi proseguire per il vallone che costeggia il colle di
Mastrati sino al crinale del Monte Cappella a quota 650 m. s.l.m.,
continuando lungo il vallone Rava della Stella fino in prossimita'
dell'abitato di Pratella ed infine verso localita' Colle Pizzuto sino
al confine del comune di Ailano; Sud-Est dal confine del comune di
Ailano; Sud dal confine col comune di Vairano-Patenora; Ovest dai
confini con i comuni di Sesto Campano e Presenzano.
Presenzano, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Ovest
dalla strada comunale che parte dal km 164 della SS n. 6 Casilina
sino alla localita' mass. Quercia al centro abitato di Presenzano,
per poi seguire la curva di livello di 300 m. s.l.m., sino alle
condotte della centrale idroelettrica di Presenzano e da qui lungo la
curva di livello di 200 m. s.l.m. fino al confine comunale di Sesto
Campano; Nord-Est dai confini con i comuni di Sesto Campano e
Pratella; Est/Sud-Est dal confine col comune di Vairano P.; Sud dal
confine col comune di Marzano Appio; Sud-Ovest dal confine col comune
di Tora e Piccilli.
Rocca d'Evandro, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine regionale con il Lazio (comune di Cassino); Est dal confine
col comune di Mignano M., seguendo poi il fiume Peccia fino alla
vicinale che porta a loc. Colli e da qui a Rocca d'Evandro; da qui
lungo la strada vicinale per Campolongo, Cucuruzzo, loc. Campanara
fino al confine con Galluccio; Sud dal confine col comune di Sessa
Aurunca; Ovest dal confine regionale con il Lazio (comuni di
Castelforte, S. Andrea, S. Ambrogino, S. Apollinare).
Roccamonfina, l'area interessata e' delimitata a: Nord dalla
strada Fontanafredda S. Domenico-Roccamonfina-Tavola-Tuoro di Tavola;
Est dal confine col comune di Marzano Appio, poi dalla vicinale Tuoro
di T.-Garofali fino ad incontrare e seguire il confine con il comune
di Teano; Sud dalla vicinale che staccandosi dal confine con Teano in
loc. Cambre giunge, lambendo il monte Torrecastiello fino a loc.
mass. Perrotta; da qui segue il confine comunale con Sessa A. fino a
loc. "le Forche"; Ovest dalla vicinale che congiunge "le Forche"-m.
di Sotto-Fontanafredda.
Roccaromana, l'area interessata e' delimitata a: Est e Sud dal
confine amm.vo, al 1994, della Comunita' Montana Monte Maggiore;
Ovest dal confine col comune di Petramelara.
Ruviano, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
col comune di Alvignano; Est dalla vicinale che collega mass.Franco a
loc. Ponte Nuovo; Sud-Est dalla strada SS. 87 Sannitica nel tratto
Ponte Nuovo-Mass. Fasulo; Ovest dal confine con i comuni di Alvignano
e Caiazzo.
S. Pietro Infine l'area interessata e' delimitata a: Nord-Est
dal confine amm.vo, al 1994, della Comunita' Montana Monte S. Croce;
Sud dal confine con il comune di Mignano M.; Nord-Ovest dal confine
regionale con il Lazio (comune di S. Vittore).
Sessa Aurunca, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Ovest
dal confine regionale col Lazio; Nord-Est dal fiume Garigliano in
loc. Taverna Vecchia lungo la mulattiera Taverna V.mass. Tonda,
Aconursi, Corigliano; da Corigliano lungo la strada che congiunge
Corigliano-Li Paoli-Fontanaradina-Ponte; Est dalla strada che
congiunge Ponte-Sessa A. fino all'incrocio con la SS. Appia in loc.
S. Rocco; Sud dalla strada che staccandosi dalla SS. Appia raggiunge
la frazione Avezzano e prosegue verso le frazioni Corbello, Carano e
Piedimonte Massicano, fino all'incrocio con la SS. n. 7-quater
Domiziana,da qui il confine Ovest prosegue lungo la medesima SS. n.
7-quater Domiziana fino al confine con il comune di Cellole.
Tora e Piccilli, l'area interessata e' delimitata a: Nord-Ovest
dal confine con il comune di Conca della Campania; Nord-Est dal
confine col comune di Presenzano; Sud dalla strada Conca della
Campania-Tuoro di Teano-Piccilli fino a loc. Convento S. Antonio; poi
lungo la vicinale che da Convento S. Antonio raggiunge Piccilli; da
qui lungo la strada che da Piccilli lambisce loc. Fontana Caponi, e
poi lungo la vicinale che raggiunge il confine di Marzano Appio.
Vairano Patenora, l'area interessata e' delimitata a: Nord dai
confini con i comuni di Pratella e Ailano; Est dal confine con il
comune di Pietravairano, poi da mass. S. Pasquale segue la strada per
Cirelli, Marzanello, Acquarelli; da qui segue la vicinale per loc. il
Palazzone, loc. Cava, contrada Pizzomonte fino a costeggiare
l'abitato di Vairano P.; da qui segue la strada per Greci fino a loc.
Marcone; da loc. Marcone segue la curva di livello, quota 144 m.
s.l.m., costeggiando mass. Pacchiadiello, mass. del Parco, mass.
Ferraro, loc. Falso Piano, fino a Scafa di Vairano; da qui lungo il
tratturo, a quota 112 m. s.l.m., fino ad incontrare il confine col
comune di Ailano; Sud dal confine con i comuni di Pietravairano e
Riardo; Ovest dai confini con i comuni di Caianello, Marzano Appio,
Presenzano.
Valle di Maddaloni, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dal confine col comune di Caserta; Est dal confine amm.vo con la
provincia di Benevento fino alla strada pedemontana che collega mass.
Benzi a mass. Papa; Sud-Est dalla pedemontana mass. Pepe-mass. Benzi
in direzione loc. Molino; poi dalla curva di livello del monte
Airola, quota 200 m. s.l.m., fino alla intersezione col confine con
Maddaloni; Sud dal confine col comune di Maddaloni; Nord-Est a
partire dal confine con Maddaloni lungo la curva di livello, quota
195 m. s.l.m., della dorsale monte Calvi, monte Manio, fino da
incontrare il confine con il comune di Caserta.
Villa Literno, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine col comune di Cancello Arnone; Est dai confini con i comuni
di Casal di Principe e S. Cipriano d'Aversa; Sud dal confine col
comune di Qualiano; Ovest dalla strada di bonifica proveniente dal
lago Patria, che a partire da loc. Scorza di Radice, in direzione
nord incrocia le provinciali Trentola-Ischitella in loc. "le Trenta
moggia", e Villa Literno-Domitiana in loc. "Giardino", fino al
raggiungimento dei Regi Lagni, al confine con comune di Cancello
Arnone.

Provincia di Napoli

Comuni interamente interessati: Acerra, Brusciano, Caivano,
Calvizzano, Castello di Cisterna, Marano di Napoli, Mariglianella,
Marigliano, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Nola, Pomigliano
d'Arco, Qualiano, Quarto, Saviano, S. Antimo, S. Vitallano,
Villaricca.
Comuni parzialmente interessati:
Bacoli, l'area interessata e' delimitata a: Nord dalla masseria
Strigari, Est dalle Masserie Baccala', Coppola e Salemme, Sud dalla
C. Scamardella proseguendo per la cava di tufo, Ovest dalla loc.
Trippitello e dal Castello di Baia.
Cercola, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
con i comuni di Volla e PollenaTrocchia; Est dal confine col comune
di Pollena-Trocchia; Sud dal confine con il comune di Massa di Somma;
Ovest dal confine col comune di S. Sebastiano al Vesuvio, dalla
strada che congiunge Massa di Somma a S. Sebastiano al Vesuvio e dal
confine col comune di Napoli.
Giugliano, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
amm.vo con la provincia di Caserta; Est dai confini con i comuni di
S. Antimo, Melito, Mugnano, Villaricca, Qualiano, Frazione di
Villaricca e Quarto; Sud dal confine col comune di Pozzuoli; Ovest il
limite e' costituito dal Canale Vico Patria, dal punto in cui
incontra il confine con la provincia di Caserta fin dove incrocia la
Tangenziale di Napoli; dalla Tangenziale di Napoli, dal punto in cui
incontra il canale suddetto al quadrivio di Patria; dalla
circumvallazione esterna di Napoli dal quadrivio di Patria fino
all'incrocio con la via Domitiana; dalla stessa via Domitiana,
dall'incrocio con la circumvallazione di Napoli, in direzione sud,
fino al punto in cui la stessa incrocia la via Madonna di Pantano in
localita' Licola.
Massa di Somma, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine con il comune di Cercola; Est dal confine con Pollena T. fino
alla SS n. 268; Sud dalla SS n. 268; Ovest dal confine con il comune
di S. Sebastiano al Vesuvio.
Ottaviano, l'area interessata e' delimitata a: Nord ed Est dal
confine con i comuni di Nola e S. Gennaro Vesuviano; Sud dal confine
con il comune di S. Giuseppe Vesuviano; Ovest dalla statale n. 268
variante del Vesuvio e dal confine col comune di Somma Vesuviana.
Napoli, la prima area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine con i comuni di Marano e di Quarto; Est dalla strada
provinciale Marano-Pianura; Sud da via Pallucci, via provinciale
Pianura fino al confine con il comune di Pozzuoli; Ovest dal confine
col comune di Pozzuoli. La seconda area interessata confina a: Nord
con il confine del comune di Mugnano di Napoli passando per via Cupa
della Filanda proseguendo in direzione Sud-Est per via Piedimonte
d'Alife, via Vicinale Vecchia Miano-Piscinola, in direzione Sud per
via Miano, in direzione Est per viale Colli Aminei, via M.
Pietravalle, in direzione Sud per viaPansini, via Montesano, in
direzione Nord per via G. Quagliariello, strada comunale Santa Croce
ad Orsolone, via Cupa della Paradina, strada comunale Margherita,
Cupa 1o Vrito sino ad incontrare il comune di Marano di Napoli.
Pollena Trocchia, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine con i comuni di Volla e Casalnuovo; Est dal confine con il
comune di S. Anastasia; Sud dalla statale n. 268 variante del
Vesuvio; Ovest dal confine con il comune di Massa di Somma.
Pozzuoli, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
col comune di Quarto; Est dal confine col comune di Napoli; Sud il
limite e' costituito da via Cofanara, dal punto in cui incontra il
confine con il comune di Napoli fino alla sua immissione in via
Pietrarsa; da via Pietrarsa fino alla sua immissione in via S. Vito;
da via S. Vito fino alla sua immissione sulla via Campana all'altezza
del raccordo della Tangenziale di Napoli; Ovest da via Campana
dall'incrocio con il raccordo della tangenziale di Napoli fino al
confine col comune di Quarto.
S. Anastasia, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal
confine con i comuni di Casalnuovo e Pomigliano; Est dal confine col
comune di Somma Vesuviana; Sud dalla strada statale n. 286 variante
del Vesuvio; Ovest dal confine col comune di Pollena Trocchia.
S. Giuseppe Vesuviano, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dal confine col comune di Ottaviano; Est dal confine con i comuni di
S. Gennaro V. e Poggiomarino; Sud dal confine con i comuni di
Poggiomarino e Terzigno; Ovest dalla statale n. 268 variante del
Vesuvio.
S. Sebastiano al Vesuvio, l'area interessata e' delimitata a:
Nord dal confine col comune di Cercola; Est dal confine con Massa di
Somma; Sud ed Ovest dalla statale N. 268 variante del Vesuvio.
Somma Vesuviana, l'area di interesse e' delimitata a:
Nord-Ovest dal confine con i comuni di Castello di Cisterna e
Brusciano; Nord dal confine con i comuni di Mariglianella e
Marigliano; Est dal confine con i comuni di Scisciano, Saviano, Nola
e Ottaviano; Sud dalla strada statale n. 268 variante del Vesuvio;
Ovest dal confine col comune di S. Anastasia.

Provincia di Salerno

Comuni interamente interessati: Bellizzi, Montecorvino Pugliano.
Comuni parzialmente interessati:
Baronissi, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine
comunale con Fisciano - tratto che, partendo dal km. 10 della SS n.
88, costeggia Bolano fino a giungere poco sopra Orignano; Est dalla
strada che da sopra Orignano costeggia Caprecano e Fusara; Sud dalla
curva di livello che da Fusara costeggia Ervanita, Vissiniello,
quindi da strada che attraversa Aiello giunge sulla SS n. 88 tra il
km 6 e il km 7; Ovest dalla strada che, partendo dalla statale n. 88,
nei pressi di Acquamela, attraversa Saragnano, Capo Saragnano, Casa
Napoli, si immette sulla SS 88 all'altezza di Baronissi fino a
giungere al confine comunale con Fisciano.
Battipaglia, l'area interessata e' delimitata a: Sud, partendo
dal punto nei pressi del podere S. Donato, dal fiume Tusciano che
passa sotto Cifariello, si immette, prima di Fosso, sulla strada che
attraversa Tavernola, Tenente Santa Lucia, S. Lucia inferiore, risale
fino a S. Lucia superiore, si immette sulla SS n. 18 tra il km 76 e
il km 77, risale lungo la SS 18 fino al km 73, prosegue verso
Battipaglia che costeggia immettendosi sulla SS n. 19 tra il km 1 e
il km 2 fino al confine con il comune di Eboli dopo il km 3 della SS
19; Est lungo il confine con il comune di Eboli fino all'rntersezione
dei comuni di Eboli e Olevano; Nord lungo il confine il comune di
Olevano e di Montecorvino Rovella fino all'intersezione tra i comuni
di Montecorvino R., Bellizzi e Battipaglia; Ovest lungo il confine
con il comune di Bellizzi e poi di Pontecagnano lungo il Campagna,
l'area interessata e' delimitata a: Nord dal punto dal punto di
intersezione tra la SS n. 91 al km 126 e la strada prov.le
proveniente da Verticelli e Rofigliani in corrispondenza di
Quadrivio; Ovest dalla SS n. 91 da Quadrivio fino al confine del
comune di Eboli e da questo fino all'intersezione dei comuni di
Eboli, Serre e Campagna sul fiume Sele nei pressi della piana di
Vicario; Sud dal fiume Sele attraverso il Ponte Sele lungo la strada
che immette alla localita' Verticelli; Est da localita' Verticelli
lungo la strada provinciale fino a loc. Quadrivio.
Eboli, l'area interessata e' delimitata a: Nord dal confine con
il comune di Olevano al di sotto di Monticelli dalla strada che
passando al di sopra di Vallone del Lupo costeggia Melito, Tranna e
giunge ad Eboli si immette alla SS n. 19 tra il km 8 e il km 9, si
immette sulla SS 91 sino al confine con il comune di Campagna; Est
dal confine con il comune di Campagna sino all'intersezione dei
comuni di Campagna, Serre ed Eboli; Sud dal confine con Serre lungo
il fiume Sele da cui, all'altezza di Lagaro, si immette sulla strada
in direzione Le Chiuse che, poi, attraversa Masseria Rosale di sopra
e le Canoniche fino a Consiglio, da qui costeggiando Scorziello di
sotto, giunge nei pressi della Cava di Rena; Ovest da Cava di R.
lungo la strada che costeggia la Francesia fino alla SS 19 in cui si
immette all'altezza del km 5 per poi ripiegare sempre lungo la SS 19
fino al confine con il comune Battipaglia che segue fino al confine
con Olevano.
Fisciano, l'area interessata e' delimitata a: Sud dal confine
comunale con Baronissi, dal tratto che partendo dal km 10 della SS n.
88 costeggia Bolano fino a giungere a Orignano; Ovest dal confine
comunale con Mercato S. Severino; Nord dal confine comunale con
Montoro Inferiore da Piazza di Pandola sino al confine con Mercato S.
Severino; Est dalla strada che partendo da Orignano costeggia Penta,
Fisciano, Carpineto, Villa, Pizzolano, Madonna del Soccorso fino al
confine con Montoro Inferiore.
Giffoni Sei Casali, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dalla strada provinciale che da S. Cipriano Picentino passa per
Prepezzano, Capitignano, fino al confine con il comune di Giffoni
Valle Piana; Est dal confine con il comune di Giffoni Valle Piana;
Sud dal confine con il comune di Giffoni Valle Piana lungo il fiume
Picentino; Ovest dal confine con il comune di S. Cipriano Picentino.
Giffoni Valle Piana, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dalla strada provinciale che da Capitignano passando per Mercato S.
Severino fino al confine con il comune di Montecorvino R.; Est dal
confine con il comune di Montecorvino R. fino all'intersezione dei
confini tra il comune di Montecorvino Pugliano, di Montecorvino R. e
di Giffoni V.P.; Sud dal confine con Montecorvino P., di Pontecagnano
fino al punto in cui si intersecano i confini dei c. di Giffoni V.P.,
di Salerno e di Pontecagnano; Ovest dal suddetto punto di
intersezione, dal confine con Salerno, di S. Cipriano (lungo il fiume
Picentino) e di Giffoni Sei Casali.
Mercato S. Severino, l'area interessata e' delimitata a: Sud
dalla strada provinciale che partendo tra il km. 11 e km. 12 della
statale n. 88 costeggia le frazioni di Corticelle e Spiano; Ovest
dalla strada provinciale che da Spiano prosegue per Oscato, Curteri,
Mercato S. Severino, Pandola, Acigliano fino al confine con il comune
di Montoro Inferiore; Nord dal confine con il comune di Montoro
Inferiore - tra il km 16 e 17 della SS n. 88; Est confine con il
comune di Fisciano.
Montecorvino Rovella, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dalla strada provinciale che da Montecorvino Rovella arriva al
confine con il comune di Olevano sul Tusciano; Ovest dal confine con
il comune di Montecorvino Pugliano e di Giffoni Valle Piana; Sud dal
confine con il comune di Bellizzi e, poi, di Battipaglia fino
all'intersezione con il comune di Bellizzi, Montecorvino P. e
Montecorvino R.; ad Est dal confine con il comune di Olevano sul
Tusciano fino all'intersezione dei confini di Olevano, Battipaglia e
Montecorvino R.
Olevano sul Tusciano, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dalla strada provinciale che dal confine con il comune di
Montecorvino Rovella arriva fino alla frazione di Salitto; Est dalla
strada provinciale che da Salitto, passando per frazione Monticelli,
e per un tratto del confine con Eboli arriva al confine con il comune
di Battipaglia; Ovest dal confine con il confine di Montecorvino
Rovella; Sud dal confine con Battipaglia.
Pontecagnano Faiano, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dal confine col comune di Giffoni Valle Piana; Est dal confine con il
comune di Bellizzi e poi di Montecorvino Pugliano fino
all'intersezione dei confini di Montecorvino P., Giffoni V.P. e
Pontecagnano; Ovest dal confine con il comune di Salerno e, salendo,
dal confine con il comune di Giffoni Valle Piana fino alla linea
ferroviaria FFSS, segue tale linea ferroviaria immettendosi sulla
strada che va in direzione della litoranea, attraversando la C.da Fra
Diavolo quindi prosegue parallelamente alla litoranea a partire da
Piantanova in direzione Picciola e del confine con Battipaglia sul
fiume Tusciano al podere S. Donato; Sud dal confine con Battipaglia.
Salerno, l'area interessata e' delimitata a: Nord
dall'intersezione del confine tra il comune di S. Cipriano Picentino,
Giffoni Valle Piana e Salerno; Ovest da tale punto lungo la strada
provinciale che passa per Staglio e giunge a Fuorni; Sud dalla
statale n. 18 - km 61/62 - da Fuorni sino al confine con il comune di
Pontecagnano Faiano; Est dal confine con Pontecagnano con il comune
di Giffoni V.P. sino al punto di intersezione sopra menzionato.
S. Cipriano Picentino, l'area interessata e' delimitata a: Sud
dalla strada provinciale che costeggia Porte di Ferro, Contrada
Alfani fino al confine con S. Mango Piemonte; Ovest dalla strada
provinciale che da S. Mango Piemonte costeggia la frazione di Pezzano
fino a S. Cipriano Picentino; Nord fino al confine con il comune di
Giffon Sei Casali; Sud-Est dal confine con il comune di Giffoni Valle
Piana lungo il fiume Picentino.
S. Mango Piemonte, l'area interessata e' delimitata a: Ovest ed
a Sud dal confine con il comune di Salerno lungo il Rio Sordina; Est
confine co il comune di S. Cipriano Picentino fino all'intersezione
con il comune di Salerno; Nord dalla strada provinciale che dal
confine con Salerno, sopra Sordina, attraversa S. Mango e giunge fino
al confine con S. Cipriano.
Art. 4.
Le condizioni e i sistemi di coltivazione dei meleti destinati
alla produzione della I.G.P. "Melannurca Campana" tradizionalmente
attuati nel comprensorio tendono ad ottenere produzioni di qualita'
e, in special modo per i nuovi impianti atti a non modificare le
specifiche caratteristiche qualitative dei frutti
Nei meleti e' ammessa la presenza di altre varieta' di melo,
oltre l'Annurca e l'Annurca Rossa del Sud, ai fini di idonea
impollinazione, nella misura massima del 10% delle piante.
Oltre al Franco di melo e alle forme di allevamento "a vaso a
pieno vento", sono considerati idonei anche i portinnesti clonali e
le forme di allevamento "a parete" o obbligate (palmetta, fusetto e
forme simili), con un numero di piante per ettaro variabile, ma
comunque mai superiore a 1200 piante/Ha.
La produzione unitaria massima consentita di mele aventi diritto
alla I.G.P. "Melannurca Campana", pur con le variabili annuali in
funzione dell'andamento climatico, e' fissata in 35 tonnellate ad
ettaro.
Fermo restando il limite massimo sopra indicato, la resa per
ettaro di un meleto in coltura promiscua dovra' essere calcolata in
rapporto alla superficie effettivamente investita a melo.
L'acqua di irrigazione deve presentare valori di salinita' non
superiori a 1,1 ECW; non e' ammesso il diradamento chimico dei
frutti.
La raccolta dei frutti dalla pianta deve essere effettuata a
mano.
Successivamente alla raccolta, al fine di completare la
colorazione rossa dei frutti, questi vengono posti in "melai"
costituiti da piccoli appezzamenti di terreno, sistemati
adeguatamente in modo da evitare ristagni idrici, di larghezza non
superiore a metri 1,50 su cui sono stesi strati di materiale soffice
vario. I frutti sono disposti su file esponendo alla luce la parte
meno arrossata, i melai sono protetti dall'eccessivo irraggiamento
solare con apprestamenti di varia natura.
Le operazioni di arrossamento sono obbligatorie per entrambe le
varieta'.
Non sono ammessi trattamenti fitosanitari alle mele durante la
fase di arrossamento.
Le operazioni di raccolta ed arrossamento devono concludersi
entro il 15 dicembre.
Le mele raccolte devono presentarsi sane, indenni da attacchi
parassitari, prive di residui antiparassitari come per legge e di
sapori estranei.


Art. 5.
Gli impianti idonei alla produzione della I.G.P. "Melannurca
Campana" sono iscritti nell'apposito Elenco, attivato, tenuto e
aggiornato da un apposito organismo di controllo, che risponda ai
requisiti di cui alle vigenti norme in materia; questi e' tenuto a
verificare, attraverso opportuni sopralluoghi, la sussistenza delle
condizioni tecniche e dei requisiti richiesti per l'iscrizione
all'elenco di cui sopra.
Qualora l'iniziativa di tenere un analogo Elenco sia gia' stata
assunta, anche per altri scopi da un soggetto pubblico, l'organismo
di controllo potra' avvalersi delle informazioni e delle risultanze
dei relativi accertamenti in esso contenute.
L'accertamento della sussistenza delle condizioni tecniche di
idoneita' delle produzioni ed i relativi controlli, di cui all'art.
10 del Regolamento CEE 2081/1992, saranno comunque effettuati
dall'organismo di controllo all'uopo designato.
Le strutture di condizionamento del prodotto devono risiedere
operativamente nel territorio delimitato nell'art. 3 ed essere
iscritte in altro apposito Elenco, tenuto ed aggiornato
dall'organismo di controllo, secondo le stesse modalita' di cui al
primo comma.


Art. 6.
All'atto dell'immissione al consumo, il prodotto, allo stato
fresco, ammesso a tutela deve avere le seguenti caratteristiche:
Per la varieta' "Annurca":
forma del frutto: appiattita-rotondeggiante o tronco conico
breve, simmetrica o leggermente asimmetrica;
dimensioni: 60 mm di diametro ed un peso di 100 g. a frutto
(valori minimi ammessi); nel caso sia prodotto su Franco e' ammesso
un diametro di 55 mm ed un peso di 80 g. a frutto (valori minimi
ammessi);
buccia: di medio spessore o spessa; di colore, alla raccolta,
giallo-verdastro con striature rosse sul 50-80% della superficie e
con sovraccolore rosso sul 90-100% della superficie dopo il periodo
di arrossamento a terra; nel caso sia prodotto su Franco e' ammessa
una buccia di medio spessore o spessa, di colore, alla raccolta,
giallo-verdastro con striature rosse sul 40-70% della superficie e
con sovraccolore rosso sul 85-95% della superficie dopo il periodo di
arrossamento a terra;
epidermide: liscia, cerosa, con piccole lenticelle numerose ma
poco evidenti, mediamente rugginosa, in particolare nella cavita'
peduncolare;
polpa: bianca, molto compatta, croccante, mediamente
dolce-acidula, abbastanza succosa, aromatica e profumata, di ottime
qualita' gustative;
resistenza alle manipolazioni: ottima;
durezza al penetrometro (con puntale di 11 mm): alla raccolta:
8,5 kg; a fine conservazione: 5 kg (valori minimi ammessi); nel caso
sia prodotto su Franco e' ammessa una durezza al penetrometro alla
raccolta di 9 kg e a fine conservazione 5 kg (valori minimi ammessi);
residuo refrattometrico: alla raccolta 11,5o Bx; all'
immissione al consumo 12o Bx (valori minimi ammessi);
acidita' titolabile: alla raccolta 9,0 meq/100 ml di succo; a
fine conservazione 5,6 meq/100 ml di succo (valori minimi ammessi).
Per la varieta' "Rossa del Sud":
forma del frutto: appiattita-rotondeggiante o tronco conico
breve, simmetrica o leggermente asimmetrica;
dimensioni: 60 mm di diametro ed un peso di 100 g a frutto
(valori minimi ammessi);
buccia: di medio spessore, di colore giallo con sovraccolore
rosso sul 90-100% della superficie;
epidermide: liscia, cerosa, cori piccole lenticelle numerose ma
poco evidenti, con tracce di rugginosita', in particolare nella
cavita' peduncolare;
polpa: bianca, compatta, croccante, mediamente dolce-acidula e
succosa, aromatica e profumata, di buone qualita' gustative;
resistenza alle manipolazioni: ottima;
durezza al penetrometro: (con puntale di 11 mm): alla raccolta:
8,5 kg; a fine conservazione: 5 kg (valori minimi ammessi);
residuo refrattometrico: alla raccolta 12o Bx; all'inimissione
al consumo 12,5o Bx (valori minimi);
acidita' titolabile: alla raccolta 7,7 meq/100 ml di succo; a
fine conservazione 5,0 meq/100 ml di succo (valori minimi ammessi).


Art. 7.
L'immissione al consumo della "Melannurca Campana" deve avvenire
solo con il logotipo di seguito descritto, in abbinamento
inscindibile con la Indicazione Geografica Protetta e solo se il
prodotto risulta confezionato nel rispetto delle norme generali e
metrologiche del commercio ortofrutticolo.
Il logotipo della "Melannurca Campana" (IGP) e' il seguente: una
mela stilizzata su fondo bianco, il cui bordo inferiore e il
superiore sinistro sono rossi, mentre il superiore destro e' verde (e
non chiude la mela); la mela e' sormontata dal picciolo verde e da
una foglia bianca bordata di verde; nel corpo della mela e' riportata
la sigla I.G.P. in nero. Il bordo esterno superiore del logotipo e'
di colore rosso ed internamente riporta la scritta "Melannurca
Campana" in bianco; il bordo esterno inferiore e' di colore bianco e,
a seconda dei casi, riporta la dicitura varietale "Annurca" o "Rossa
del Sud". I colori di riferimento sono: rosso pantone 485 C; verde
pantone 348 C; per la scritta I.G.P.: Pantone, Process, Black C.
Sulle confezioni contrassegnate ad I.G.P., o sulle etichette
apposte sulle medesime, devono essere riportate, in caratteri di
stampa chiari, indelebili, delle medesime dimensioni e nettamente
distinguibili da ogni altra scritta, le seguenti indicazioni:
a) la dicitura "MELANNURCA CAMPANA", immediatamente seguita
dall'indicazione varietale "ANNURCA" o "ROSSA DEL SUD".
Nello spazio immediatamente sottostante deve comparire la
menzione "INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA" (o la sua sigla I.G.P.);
b) il nome, la ragione sociale, e l'indirizzo dell'azienda
confezionatrice e/o produttrice;
c) la quantita' di prodotto effettivamente contenuta nella
confezione, espressa in conformita' alle norme mercelogiche vigenti.
I prodotti trasformati potranno utilizzare, nella designazione
degli ingredienti il riferimento alla denominazione a patto che:
1) i frutti utilizzati siano esclusivamente quelli conformi al
presente disciplinare ad eccezione dei valori di calibratura e di
residuo refrattometrico che possono essere inferiori a quelli
dell'art. 6, ma mai al di sotto dei 50 mm per la calibratura e dei
10,5o Bx per il residuo;
2) sia esattamente indicato il rapporto ponderale tra la
quantita' utilizzata della I.G.P. Melannurca Campana e quantita' di
prodotto elaborato ottenuto;
3 ) l'elaborazione e/o trasformazione delle mele avvenga
esclusivamente nella regione Campania;
4) venga dimostrato l'utilizzo della I.G.P. Melannurca Campana
mediante l'acquisizione delle ricevute di produzione rilasciate dai
competenti organi.
All'Indicazione Geografica Protetta, di cui all'art. 1 e' vietata
l'aggiunta di qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da quelle
previste dal presente disciplinare, ivi compresi gli aggettivi: tipo,
gusto, uso, selezionato, scelto, fine extra, superiore e similari.
E' altresi' vietato utilizzare nomi di varieta' diverse da quelle
espressamente previste nel presente disciplinare di produzione.
E' tuttavia consentito l'uso di indicazioni che facciano
riferimento ad aziende, nomi, ragioni sociali, marchi privati,
consorzi, non aventi significato laudativo e non siano stati tali da
trarre in inganno l'acquirente. Tali indicazioni potranno essere
riportate in etichetta con caratteri di altezza e di larghezza non
superiori alla meta' di quelli utilizzati per indicare l'Indicazione
Geografica Protetta.

Melannurca Campana Igp, Melannurca Campana, proposta riconoscimento

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