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La Bella della Daunia DOP - Disciplinare di produzione

Pubblicato da disciplinare
Categoria : Non classificato Argomenti : La Bella della Daunia dop, La Bella della Daunia, oliva, disciplinare
La Bella della Daunia

La Dop La Bella della Daunia designa le olive da mensa di colore verde e di colore nero ottenute dalla varieta' di olivo la "Bella di Cerignola". La zona di produzione de La Bella della Daunia DOP comprende in provincia di Foggia, parte dei territori comunali di Cerignola, Orta Nova, Stornarella e  Trinitapoli e gli interi agri di San Ferdinando e Stornara.

Disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta "La Bella della Daunia"


Art. 1.
La denominaizone d'origine protetta "La Bella della Daunia" e' 
riservata alle olive da mensa di colore verde e di colore nero che
rispondono ai requisiti ed alle condizioni stabilite dal regolamento
(CEE) n. 2081/92 e dal presente disciplinare di produzione.


Art. 2.
La denominazione di origine protetta "La Bella della Daunia"
designa le olive da mensa di colore verde e di colore nero prodotte
nella zona delimitata al successivo art. 3 del presente disciplinare
ottenute dalla varieta' di olivo la "Bella di Cerignola".


Art. 3.
La zona di produzione della denominazione di origine protetta "La
Bella della Daunia" di cui al presente disciplinare, comprende in
provincia di Foggia, parte dei territori comunali di Cerignola, Orta
Nova, Stornarella e Trinitapoli e gli interi agri di San Ferdinando e
Stornara.
Il confine che delimita il territorio idoneo alla coltivazione
dell'oliva da mensa "La Bella della Daunia" s'estende da ovest verso
l'estremo sud:
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 "Canosa di Puglia" IV S.O.:
partendo da ovest il confine dell'area interessata inizia con la
delimitazione del fiume Ofanto e prosegue verso il "Ponte Romano"
situato sulla s.s. n. 98 e verso Cerignola sino all'incrocio con la
strada provinciale "Ciminiera", deviando a sinistra fino al
raggiungimento del locale "Casalini".
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Madonna di Ripalta" I S.E.:
attraverso la strada "Ciminiera" raggiunge la s.s. 529 Ofantina da
dove prosegue verso sinistra lungo la suddetta stradale.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Villaggio Gaudiano" II N.E.:
dalla masseria Catenaccio s'estende lungo la s.s. 529 Ofantina sino
al km 13, devia a destra sino alla masseria Moschella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "S. Carlo" II N.O.:
dalla masseria Moschella la delimitazione continua sino al limite
dell'agro di Cerignola, prosegue lungo detto limite fino all'incrocio
della strada S. Leonardo-Topporusso, devia a destra, percorre la
stessa strada sino a 800 ml circa oltre la masseria Posta Barone
Grella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Borgo Liberta'" I S.O.:
il confine segue la strada S. Leonardo-Topporrusso dal km 13,00
sino al km 11,00 circa.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Madonna di Ripalta" I S.E.:
dal km 11,00 circa la delimitazione s'estende sino al quadrivia
della strada Pozzo Terraneo, devia a sinistra e proseg's'sungo la
strada Pozzo Monaco-Pozzoterraneo.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Borgo Liberta'" I S.O.:
prosegue lungo la strada Pozzo Monaco-Pozzoterraneo sino al
quadrivia di S. Giovanni in Fonde distante 5 km circa dal comune di
Stornara e devia dapprima verso sinistra sino al km 11,3 e poi verso
destra percorrendo la strada comunale che conduce al comune di
Stornarella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Orta Nova" I N.O.:
seguendo la strada sopra descritta, raggiunge il comune di
Stornarella e da qui prosegue attraverso la provinciale
Stornarella-Ascoli Satriano sino al limite dell'agro di Stornarella
(confinante con il canale "La Pidocchiosa").
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Corleto" IV S.E.:
la delimitazione prosegue poi fino al limite costituito dall'agro
comunale di Stornarella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Ordona" IV N.E.:
dall'agro del comune di Stornarella il confine s'estende lungo la
strada provinciale Orta Nova-Ascoli Satriano fino al comune di Orta
Nova.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Orta Nova" I N.O.:
dal comune di Orta Nova attraverso la s.s. n. 161 Orta Nova-Napoli
il confine s'estende fino al "Passo d'Orta", da qui devia verso
sinistra con la s.s. n. 16 Cerignola-Foggia in direzione del
capoluogo di provincia, fino al limite dell'agro di Orta Nova.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 164 "Stazione di Orta Nova" II S.O.:
il confine continua lungo la s.s. n. 16 in direzione di Foggia
costeggiando l'agro di Orta Nova fino al raggiungimento della s.s. n.
544 Foggia-Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 164 "Tressanti" II S.E.:
la delimitazione prosegue poi lungo la s.s. n. 544
Foggia-Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 165 "Stazione di Candida" III S.O.:
il confine continua lungo la s.s. n. 544 Foggia-Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 165 "Trinitapoli" III S.E.:
la delimitazione prosegue lungo la s.s. n. 544 Foggia-Trinitapoli e
raggiunge la periferia del comune di Trinitapoli sino ad incrociare
la strada comunale "Mandriglia". Da li' prosegue fino a raggiungere
il "Vecchio derivativo Ofantino". Devia poi verso destra lungo il
limite dell'agro comunale di Trinitapoli sino al fiume Ofanto.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 "Canne della battaglia" IV N.E.:
il confine prosegue poi lungo il fiume Ofanto limite di confine
dell'agro comunale di Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 "S. Ferdinando di Puglia" IV N.O.:
prosegue ancora lungo il fiume Ofanto limite dell'agro comunale di
S. Ferdinando di Puglia.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 "Canosa di Puglia" IV S.O.:
il confine s'estende lungo il fiume Ofanto e raggiunge il "Ponte
Romano" situato sulla s.s. n. 98 Cerignola-Canosa.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 "Cerignola" I N.E.:
il territorio di Cerignola descritto all'interno della carta I.G.M.
n. 175 "Cerignola" I N.E. risulta essere compreso entro i confini
precedentemente delimitati.


Art. 4.
Il sistema di coltivazione deve essere quello tradizionalmente
adottato nella zona, fortemente legato ai peculiari caratteri
orografici e pedoclimatici.
Il sistema di potatura annuale, le forme di allevamento e sesti
d'impianto sono quelli tradizionali della zona, con un numero massimo
di piante/Ha 420, anche consociate.
La raccolta delle olive avviene direttamente dalla pianta, per le
olive verdi va eseguita dal 1 ottobre al 20 novembre, nel momento in
cui la pellicola inizia a virare dal verde foglia al verde paglierino
con lenticelle ben pronunciate, per le olive nere deve aver luogo dal
25 ottobre al 10 dicembre, quando le olive sono invaiate o mature con
colorazione rossovinoso.
Per evitare il contatto delle olive con il terreno devono essere
usati dei teli.
L'irrigazione deve terminare 10/15 giorni prima della raccolta per
non danneggiare le drupe (ammaccature) che risultano troppo turgide e
delicate.
Il trasporto deve essere fatto in modo idoneo per evitare danni al
frutto. A tal fine devono essere impiegate idonee cassette di
plastica.
La produzione massima consentita d'olive per ettaro ammessa a
tutela non deve superare i 110 q.li/Ha in coltura specializzata o
promiscua (in tal caso si intende la produzione ragguagliata).
Le olive verdi "La Bella della Daunia" a D.O.P. subiscono un
processo di trasformazione Sistema Sivigliano che viene di seguito
descritto: le olive dopo la calibratura sono trattate con soluzione
di liscivia alcalina (idrossido di sodio), le concentrazioni variano
dai 2 ai 4 Baume', secondo la maturazione delle olive della
temperatura, della qualita' dell'acqua. Il trattamento si fa in
recipienti di capacita' variabile badando che la soluzione copra
totalmente i frutti ed interrotto quando la liscivia sia penetrata ai
2/3 circa dello spessore della polpa. Questa fase di lavorazione dura
da un minimo di otto ore ad un massimo di dodici ore. Le olive devono
essere costantemente coperte di acqua per evitare ossidazioni.
Dopo il trattamento con la liscivia alcalina vengono fatti dei
lavaggi con acqua per eliminare la soluzione sodica. Segue la
fermentazione 30-60 giorni in recipienti adeguati nei quali le olive
devono essere sempre coperte con salamoia che inizialmente deve avere
una concentrazione iniziale del 9-10% che scende rapidamente intorno
al 5% per l'alto contenuto d'acqua scambiabile dell'oliva. E'
necessario successivamente l'aggiunta di sale macinato in modo da
stabilizzarla tra l'8 ed il 10%. Dopo la fermentazione le olive
vengono confezionate in contenitori di vetro o di latta con una
salamoia al 3% circa e con pH=4,6 circa; segue la pastorizzazione o
la sterilizzazione.
Le olive nere "La Bella della Daunia" a D.O.P. subiscono un
processo di trasformazione Sistema Californiano che viene di seguito
descritto: le olive sono calibrate e messe in contenitori con
salamoia salina concentrata dal 2,5 al 10% in ragione inversa della
grossezza e al riparo dell'aria nell'attesa d'essere lavorate.
Successivamente e' sostituita la salamoia con una prima soluzione di
liscivia (idrossido di sodio) al 2% circa, per essere poi
direttamente arieggiate o immettendo aria compressa nell'acqua.
Ripetuti trattamenti con liscivie diluite seguiti ciascuno da
aereazione, facilitano la penetrazione fino al nocciolo; se e'
necessario le olive sono trattate con soluzione di gluconato di ferro
o di lattato ferroso alimentare fino a 150 mg/kg d'olive per
l'annerimento completo del frutto. Successivamente le olive sono
lavate, sottoposte a vapore e confezionate in contenitori di vetro o
di latta con una salamoia al 3% circa e con pH=4,6 circa. Segue la
pastorizzazione o la sterilizzazione.


Art. 5.
L'accertamento della sussistenza delle condizioni tecniche di
idoneita' ed i relativi controlli di cui all'art. 10 del regolamento
CEE 2081/92 sono curati dalla regione Puglia che vi provvedera'
attraverso le proprie strutture e/o attraverso organismi che
rispondano ai requisiti di cui alle vigenti norme in materia.
Gli oliveti e le ditte di trasformazione idonee alla produzione
della DOP "La Bella della Daunia" sono iscritti in un apposito
elenco, attivato, aggiornato e conservato dalla Camera di commercio
di Foggia.
L'iscrizione nell'elenco dei trasformatori avverra' previa
dimostrazione del possesso dei requisiti necessari per trasformare le
olive da mensa.
Il confezionamento, ai fini dell'immissione al consumo, puo' essere
fatto anche da ditte esterne al territorio delimitato all'art. 3.


Art. 6.
All'atto dell'immissione al consumo l'oliva verde da mensa D.O.P.
"La Bella della Daunia" deve avere le seguenti caratteristiche:
la tonalita' di colore deve essere verde paglierino uniforme con
lenticelle marcate;
forma allungata, somigliante ad una susina, con base ristretta ed
apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e compatta della polpa,
quasi croccante, sottigliezza della pellicola;
peso medio della drupa di 11 gr;
resa in polpa 80%;
contenuto in grasso 15%;
tenore in zuccheri riduttori 2,8%.
All'atto dell'immissione al consumo l'oliva nera da mensa D.O.P "La
Bella della Daunia" deve avere le seguenti caratteristiche:
colore deve essere nero intenso in tutto lo spessore della polpa;
forma allungata, somigliante ad una susina, con base ristretta ed
apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e compatta della polpa,
sottigliezza della pellicola;
peso medio della drupa di 11 gr;
resa in polpa 80%;
contenuto in grasso 18%;
tenore in zuccheri riduttori 2,4%.


Art. 7.
L'immissione al consumo della DOP "La Bella della Daunia" deve
avvenire secondo le seguenti modalita': il prodotto deve essere posto
in vendita in appositi contenitori di vetro, con peso da un minimo di
314 g ad un massimo di 5000 g, sono ammesse confezioni in
termoplastica da 100 g in su, in latte verniciate interiormente
almeno i due coperchi da 1,5 a 20 kg, contenitori in plastica da 20 a
150 kg (per il trasporto delle olive dai trasformatori ai
confezionatori) che non alterino e non trasmettano alle olive odori o
sostanze nocive. Le confezioni in vetro o in latte devono essere
sottoposte a pastorizzazione o sterilizzazione.
Tutti i contenitori devono essere provvisti di etichettatura
corrispondente ai requisiti stabiliti dalle varie disposizioni di
legge; sull'etichetta saranno riportate a caratteri di stampa chiari
e leggibili delle medesime dimensioni le seguenti indicazioni:
"La Bella della Daunia" e "Denominazione di origine protetta" (o la
sua sigla DOP);
il nome, la ragione sociale, l'indirizzo dell'azienda produttrice e
confezionatrice;
peso netto sgocciolato contenuto nella confezione espresso in
conformita' alle norme vigenti.
Dovra' figurare, inoltre, il simbolo grafico relativo all'immagine
artistica del logotipo specifico ed univoco, da utilizzare in
abbinamento inscindibile con la Denominazione di origine protetta.
Il simbolo grafico e' composto da una figura femminile che si
ispira alla tradizione iconografica vascolare presente anticamente in
Daunia ed e' resa "in negativo", si tratta di una danzatrice che
nella mano sinistra stringe un ramo di ulivo sollevato dalla figura.
Attorno alla figura si inserisce il titolo "La Bella della Daunia"
con caratteri classici "graziati" (in maiuscolo). Nella cornice
esterna di colore oro pantone 872 si inserisce superiormente la
dicitura "Oliva da mensa DOP", inferiormente viene riportato il nome
della cultivar: varieta' "Bella di Cerignola".
Nelle riproduzioni la figura e' nera con tratti bianchi su sfondo
bianco. Essa e' inscritta in una doppia circonferenza profilata di
colore oro Pantone 872. La prima circonferenza mostra come sfondo il
colore bianco, la seconda a fondo colore oro Pantone 872. Entrambe le
scritture sono in nero. Il simbolo grafico sara' riprodotto su di un
bollino autoadesivo di tre dimensioni con diametro: cm 2, cm 3, cm 5.

La Bella della Daunia

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