Domo Rosada Sardegna - Appartamenti turistici e camere per affitti breviDomo Rosada Sardegna - Appartamenti turistici e camere per affitti brevi

Siete qui : Home » articolo » Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra' -Modifiche ordinarie

Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra' -Modifiche ordinarie

Pubblicato da disciplinare
Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra' -Modifiche ordinarie

Modifiche ordinarie al disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata dei vini  «Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'»

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 6 agosto 2021  

Modifiche ordinarie al disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata dei vini  «Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'». (21A04958)

(GU n.201 del 23-8-2021)
 
 


IL DIRIGENTE DELLA PQAI IV
della direzione generale per la promozione
della qualita' agroalimentare e dell'ippica

Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei
mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n.
922/1972, (CEE) n. 234/1979, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007
del Consiglio;
Visto in particolare la parte II, titolo II, capo I, sezione 2, del
citato regolamento (UE) n. 1308/2013, recante norme sulle
denominazioni di origine, le indicazioni geografiche e le menzioni
tradizionali nel settore vitivinicolo;
Visto il regolamento (CE) n. 607/2009 della Commissione e
successive modifiche, recante modalita' di applicazione del
regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le
denominazioni di origine protette e le indicazioni geografiche
protette, le menzioni tradizionali, l'etichettatura e la
presentazione di determinati prodotti vitivinicoli;
Visto il regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione del 17
ottobre 2018 che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le domande di
protezione delle denominazioni di origine, delle indicazioni
geografiche e delle menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo,
la procedura di opposizione, le restrizioni dell'uso, le modifiche
del disciplinare di produzione, la cancellazione della protezione
nonche' l'etichettatura e la presentazione;
Visto il regolamento di esecuzione (UE) 2019/34 della Commissione
del 17 ottobre 2018, recante modalita' di applicazione del
regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto riguarda le domande di protezione delle denominazioni di
origine, delle indicazioni geografiche e delle menzioni tradizionali
nel settore vitivinicolo, la procedura di opposizione, le modifiche
del disciplinare di produzione, il registro dei nomi protetti, la
cancellazione della protezione nonche' l'uso dei simboli, e del
regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto riguarda un idoneo sistema di controlli;
Vista la legge 12 dicembre 2016, n. 238, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 302 del 28
dicembre 2016, e successive modifiche ed integrazioni, recante la
disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione
e del commercio del vino;
Visto il decreto ministeriale 7 novembre 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n.
275 del 24 novembre 2012, recante la procedura a livello nazionale
per la presentazione e l'esame delle domande di protezione delle DOP
e IGP dei vini e di modifica dei disciplinari, ai sensi del
regolamento (CE) n. 1234/2007 e del decreto legislativo n. 61/2010;
Considerato che, ai sensi dell'art. 90 della citata legge n.
238/2016, fino all'emanazione dei decreti applicativi della stessa
legge e dei citati regolamenti UE n. 33/2019 e n. 34/2019, continuano
ad essere applicabili per le modalita' procedurali nazionali in
questione le disposizioni del predetto decreto ministeriale 7
novembre 2012;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1973,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 217
del 23 agosto 1973 con il quale e' stata riconosciuta la
denominazione di origine controllata dei vini «Cinque Terre e Cinque
Terre Sciacchetra'» ed approvato il relativo disciplinare di
produzione;
Visto il decreto ministeriale 30 novembre 2011, pubblicato sul sito
internet del Ministero - Sezione qualita' - Vini DOP e IGP e nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n.
295 del 20 dicembre 2011, con il quale e' stato consolidato il
disciplinare della DOP dei vini «Cinque Terre e Cinque Terre
Sciacchetra'»;
Visto il decreto ministeriale 7 marzo 2014, pubblicato sul citato
sito internet del Ministero - Sezione qualita' - Vini DOP e IGP, con
il quale e' stato da, ultimo, aggiornato il disciplinare di
produzione della DOP dei vini «Cinque Terre e Cinque Terre
Sciacchetra'»;
Esaminata la documentata domanda presentata per il tramite della
Regione Liguria, su istanza del Consorzio volontario per la tutela e
la valorizzazione dei vini a DOP e IGP Colli di Luni, Cinque Terre,
Colline di Levanto e Liguria di levante con sede in Sarzana (SP),
intesa ad ottenere la modifica del disciplinare di produzione della
DOP dei vini «Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'» nel rispetto
della procedura di cui al citato decreto ministeriale 7 novembre
2012;
Atteso che la citata richiesta di modifica, considerata «modifica
ordinaria» che comporta variazioni al documento unico, ai sensi
dell'art. 17, del regolamento UE n. 33/2019, e' stata esaminata,
nell'ambito della procedura nazionale preliminare prevista dal citato
decreto ministeriale 7 novembre 2012, articoli 6, 7, e 10, relativa
alle modifiche «non minori» di cui alla preesistente normativa
dell'Unione europea, e in particolare:
e' stato acquisito il parere favorevole della Regione Liguria;
e' stato acquisito il parere favorevole del Comitato nazionale
vini DOP e IGP espresso nella riunione del 12 maggio 2021,
nell'ambito della quale il citato Comitato ha formulato la proposta
di modifica aggiornata del disciplinare di produzione della DOC dei
vini «Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'»;
conformemente alle indicazioni diramate con la circolare
ministeriale n. 6694 del 30 gennaio 2019 e successiva nota
integrativa n. 9234 dell'8 febbraio 2019, la proposta di modifica del
disciplinare in questione e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - Serie generale - n. 145 del 19 giugno
2021 al fine di dar modo agli interessati di presentare le eventuali
osservazioni entro trenta giorni dalla citata data;
entro il predetto termine non sono pervenute osservazioni sulla
citata proposta di modifica;
Considerato che a seguito dell'esito positivo della predetta
procedura nazionale di valutazione, conformemente all'art. 17,
paragrafo 2, del regolamento UE n. 33/2019 e all'art. 10 del
regolamento UE n. 34/2019, sussistono i requisiti per approvare, con
il presente decreto, le modifiche ordinarie contenute nella citata
domanda di modifica del disciplinare di produzione della produzione
della DOP dei vini «Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'» ed il
relativo documento unico consolidato con le stesse modifiche;
Ritenuto altresi' di dover procedere alla pubblicazione del
presente decreto di approvazione delle modifiche ordinarie del
disciplinare di produzione in questione e del relativo documento
unico consolidato, nonche' alla comunicazione delle stesse modifiche
ordinarie alla Commissione UE, tramite il sistema informativo messo a
disposizione ai sensi dell'art. 30, paragrafo 1, lettera a) del
regolamento UE n. 34/2019;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 16, lettera d);
Vista la direttiva direttoriale n. 140736 del 25 marzo 2021 della
Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare e
dell'ippica, in particolare l'art. 1, comma 4, con la quale i
titolari degli uffici dirigenziali non generali, in coerenza con i
rispettivi decreti di incarico, sono autorizzati alla firma degli
atti e dei provvedimenti relativi ai procedimenti amministrativi di
competenza;

Decreta:

Art. 1

1. Al disciplinare di produzione della DOP dei vini «Cinque Terre e
Cinque Terre Sciacchetra'», cosi' come consolidato con il decreto
ministeriale 30 novembre 2011 e da ultimo modificato con il decreto
ministeriale 7 marzo 2014 richiamati in premessa, sono approvate le
modifiche ordinarie di cui alla proposta pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 145 del 19
giugno 2021.
2. Il disciplinare di produzione della DOP dei vini «Cinque Terre e
Cinque Terre Sciacchetra'», consolidato con le modifiche ordinarie di
cui al comma 1, ed il relativo documento unico consolidato, figurano
rispettivamente agli allegati A e B del presente decreto.

Art. 2

1. Il presente decreto entra in vigore a livello nazionale il
giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
2. Le modifiche ordinarie di cui all'art. 1 sono comunicate, entro
trenta giorni dalla predetta data di pubblicazione, alla Commissione
UE tramite il sistema informativo «e-Ambrosia» messo a disposizione
ai sensi dell'art. 30, paragrafo 1, lettera a) del regolamento (UE)
n. 34/2019. Le stesse modifiche entrano in vigore nel territorio
dell'Unione europea a seguito della loro pubblicazione da parte della
Commissione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, entro tre
mesi dalla data della citata comunicazione.
3. Il presente decreto e il disciplinare consolidato della DOP dei
vini «Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'» di cui all'art. 1
saranno pubblicati sul sito internet del Ministero - Sezione qualita'
- Vini DOP e IGP.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 6 agosto 2021

Il dirigente: Cafiero

Allegato A

Disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata
dei vini «Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'»

Art. 1.
Denominazioni e vini

Le denominazioni di origine controllata «Cinque Terre» anche con
l'eventuale specificazione delle seguenti sottozone: «Costa de Sera»,
«Costa de Campu», «Costa da Posa» e «Cinque Terre Sciacchetra'» anche
nelle tipologie «Passito» e «Riserva» e' riservata ai vini bianchi ed
ai vini bianchi passiti, che rispondono alle condizioni e ai
requisiti prescritti dal presente disciplinare di produzione.

Art. 2.
Base ampelografica

I vini di cui all'art. 1 devono essere ottenuti dalle uve
prodotte dai vigneti aventi nell'ambito aziendale, la seguente
composizione ampelografica:
Vitigni principali: da soli o congiuntamente Bosco e/o Albarola
e/o Vermentino bianco non meno dell'80%;
Vitigni complementari: quelli a bacca bianca idonei alla
coltivazione per la Regione Liguria fino ad un massimo del 20%.
Il vino a denominazione di origine controllata «Cinque Terre»
puo' essere designato con una delle seguenti sottozone: «Costa de
Campu», «Costa da Posa», «Costa e Sera», se esclusivamente ottenuti
da uve prodotte da vigneti situati nelle rispettive zone delimitate
nel successivo art. 3.

Art. 3.
Zona di produzione delle uve

La zona di produzione delle uve destinate alla produzione dei
vini a denominazione di origine controllata «Cinque Terre», «Cinque
Terre Sciacchetra'» e «Cinque Terre Sciacchetra' Riserva» ricade
nella Provincia della Spezia e comprende i terreni vocati alla
qualita' degli interi Comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso
nonche' parte del territorio del Comune di La Spezia, denominato
«Tramonti di Biassa» e «Tramonti di Campiglia», confinante a
nord-ovest col territorio del Comune di Riomaggiore, a nord-est con
la mulattiera che dal Monte della Madonna (quota 527) va verso
sud-est, passa per la Chiesa di S. Antonio (quota 510), tocca le
quote 567, 588, 562, l'abitato di Campiglia e S. Caterina (quota 398)
da dove segue la rotabile a fondo naturale fino alla quota 351. Da
tale punto la linea di delimitazione di tale territorio, segue il
sentiero che passa per la quota 368 fino ad incontrare la linea di
confine del Comune di Portovenere, che segue fino al mare.
La sottozona «Costa de Sera» e' cosi' delimitata:
dalla strada litoranea La Spezia - Manarola in corrispondenza
dell'ingresso della galleria di Lemmen si scende seguendo la linea di
delimitazione del foglio di mappa n. 30 con i fogli n. 31 e n. 32
fino al mare, costeggiando il quale, in direzione ovest, si raggiunge
la foce del Fosso di Val di Serra che si segue risalendo fino a
ritornare alla quota della strada litoranea. Da qui in direzione est
ci si ricongiunge con il punto di origine.
La predetta sottozona risulta compresa nel foglio di mappa n. 30
del Comune di Riomaggiore.
La sottozona «Costa de Campu» e' cosi' delimitata:
scendendo lungo la strada provinciale La Spezia - Manarola nel
punto in cui si supera il Canale del Groppo si sale lungo la linea di
separazione del foglio di mappa n. 16 con il foglio n. 11 fino ad
incontrare la strada comunale di Fiesse che si segue fino ad
incontrare la strada comunale di Campo. Da qui si segue, in direzione
ovest, la linea di separazione del foglio di mappa n. 15 con il
foglio n. 8 fino ad incontrare la strada comunale della Collora -
Donega che si segue, scendendo, fino ad incrociare la strada comunale
del Luogo seguendo la quale, in direzione est, si raggiunge, in
prossimita' della chiesa, il Canale di Groppo e da qui, risalendo,
fino al punto di origine.
La predetta sottozona risulta compresa nei fogli di mappa n. 16 e
n. 15 del Comune di Riomaggiore.
La sottozona di produzione «Costa da Posa» e' cosi' delimitata:
dalla strada provinciale Groppo - Volastra - Corniglia in
corrispondenza del Rio della Valle Asciutta si scende, seguendo
questo, fino al mare costeggiando il quale, in direzione ovest, si
raggiunge la foce del Rio Molinello. Si risale il Rio fino ad
incrociare la strada comunale Vecchia Corniglia - Volastra che si
segue, salendo, fino all'intersezione della linea di separazione del
foglio di mappa n. 4 con il foglio n. 1 del Comune di Riomaggiore. Da
qui si segue la linea di delimitazione del foglio n. 4 con il foglio
n. 1 fino a ritornare sulla strada provinciale Groppo - Volastra -
Corniglia e da qui, verso est, si ritorna al punto di origine.
La predetta sottozona risulta compresa nel foglio di mappa n. 4
del Comune di Riomaggiore.

Art. 4.
Norme per la viticoltura

Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla
produzione dei vini «Cinque Terre» e «Cinque Terre Sciacchetra'» e
delle relative sottozone devono essere quelle normali della zona e
atte a conferire alle uve ed ai vini derivati le specifiche
caratteristiche di qualita'.
I vigneti devono trovarsi unicamente su terreni collinari
ritenuti idonei per la produzione della denominazione di origine di
cui si tratta.
Sono da escludersi i terreni eccessivamente umidi o
insufficientemente soleggiati.
Per i nuovi impianti e i reimpianti la densita' dei ceppi per
ettaro non puo' essere inferiore a 4.000.
I sesti di impianto e le forme di allevamento consentiti sono
quelli gia' usati nella zona o comunque atti a non modificare le
caratteristiche delle uve e dei vini.
E' vietata ogni pratica di forzatura.
E' consentita l'irrigazione di soccorso.
Nelle annate favorevole i quantitativi di uve ottenute e da
destinare alla produzione dei vini a DOC «Cinque Terre» e «Cinque
Terre Sciacchetra'» devono essere riportati nei limiti di cui sotto
purche' la produzione globale non superi del 20% i limiti medesimi,
fermi restando i limiti resa uva-vino per i quantitativi di cui
trattasi.
La produzione massima di uva a ettaro ed il titolo alcolometrico
volumico naturale minimo sono le seguenti:

===========================================================
| | |Titolo alcol.|
| | Prod. Uva | Vol. Nat. |
| Tipologia e sottozona | Tonn./ha |Min. % Vol.  |
+=========================+=================+=============+
| |Non sup. a 9 | |
|«Cinque Terre» |Tonn./ha | 10,5% |
+-------------------------+-----------------+-------------+
|«Cinque Terre |Non sup. a 9 | |
|Sciacchetra'» |Tonn./ha | 10,5% |
+-------------------------+-----------------+-------------+
|«Cinque Terre Costa de |Non sup. a 8,5 | |
|Sera» |Tonn./ha | 11% |
+-------------------------+-----------------+-------------+
|«Cinque Terre Costa de |Non sup. a 8,5 | |
|Campu» |Tonn./ha | 11% |
+-------------------------+-----------------+-------------+
|«Cinque Terre Costa da |Non sup. a 8,5 | |
|Posa» |Tonn./ha | 11% |
+-------------------------+-----------------+-------------+

La Regione Liguria, con proprio decreto, sentite le
organizzazioni di categoria interessate e la struttura di controllo,
ogni anno prima della vendemmia puo', in relazione all'andamento
climatico ed alle altre condizioni di coltivazione, stabilire un
limite massimo di produzione inferiore a quello fissato, dandone
immediata comunicazione al Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali.

Art. 5.
Norme per la vinificazione

Le operazioni di vinificazione per i vini di cui all'art. 1
devono essere effettuate nell'interno della zona di produzione
delimitata nel precedente art. 3, comma 1.
All'interno della predetta zona devono anche essere effettuate
l'appassimento e l'invecchiamento obbligatorio per il vino a DOC
«Cinque Terre Sciacchetra'».
Il vino a DOC «Cinque Terre Sciacchetra'» deve essere ottenuto da
parziale appassimento delle uve dopo la raccolta, in luoghi idonei,
ventilati, fino a raggiungere un tenore zuccherino che assicuri una
gradazione naturale minima di 19% vol.
La vinificazione delle uve, destinate alla produzione del vino
«Cinque Terre Sciacchetra'» e «Sciacchetra' Riserva» non puo'
avvenire prima del 1° ottobre dell'anno della vendemmia.
Le rese massime dell'uva in vino, comprese l'eventuale aggiunta
correttiva e la produzione massima di vino per ettaro sono le
seguenti:

=============================================================
| | | Prod. Massima |
| Tipologia o sottozone | Resa uva/vino | vino/ha |
+=========================+=================+===============+
|«Cinque Terre» | Max. 70% | 63 hl |
+-------------------------+-----------------+---------------+
|«Cinque Terre Costa de | | |
|Sera» | Max. 70% | 59,5 hl |
+-------------------------+-----------------+---------------+
|«Cinque Terre Costa de | | |
|Campu» | Max. 70% | 59,5 hl |
+-------------------------+-----------------+---------------+
|«Cinque Terre Costa da | | |
|Posa» | Max. 70% | 59,5 hl |
+-------------------------+-----------------+---------------+
|«Cinque Terre | | |
|Sciacchetra'» | Max. 32% | 28,80 hl |
+-------------------------+-----------------+---------------+

Qualora la resa uva/vino superi i limiti di cui sopra, ma non il
75% per i vini «Cinque Terre» con le sottozone «Costa de Campu»,
«Costa de Sera», «Costa da Posa» o il 40% per il vino «Cinque Terre
Sciacchetra'» anche se la produzione ad ettaro resta al di sotto del
massimo consentito, l'eccedenza non ha diritto alla denominazione di
origine. Oltre detto limite decade il diritto alla denominazione di
origine controllata per tutta la partita.
Il vino a denominazione di origine controllata «Cinque Terre
Sciacchetra'» non puo' essere immesso al consumo se non dopo il 1°
ottobre dell'anno successivo alla vendemmia.
Il vino «Cinque Terre Sciacchetra' Riserva» non puo' essere
immesso al consumo prima del 1° ottobre del terzo anno successivo
alla vendemmia.

Art. 6.
Caratteristiche al consumo

I vini di cui all'art. 1 devono rispondere, all'atto
dell'immissione al consumo, alle seguenti caratteristiche:
«Cinque Terre»:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato piu' o meno
intenso, vivo;
odore: intenso, netto, fine, caratteristico;
sapore: secco, gradevole, sapido, talvolta minerale;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidita' totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;
«Cinque Terre Costa de Sera»:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato piu' o meno
intenso, vivo;
odore: intenso, netto, fine e persistente, composito;
sapore: secco, sapido, intenso, minerale, gradevole;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidita' totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;
«Cinque Terre Costa de Campu»:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato piu' o meno
intenso, vivo;
odore: intenso, netto, fine e persistente, composito;
sapore: secco, sapido, intenso, gradevole;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidita' totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;
«Cinque Terre Costa da Posa»:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato piu' o meno
intenso, vivo;
odore: intenso, netto, fine e persistente, composito;
sapore: secco, sapido, intenso, gradevole;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidita' totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;
«Cinque Terre Sciacchetra'»:
colore: da giallo dorato ad ambrato tendente al bruno piu' o
meno intenso;
odore: intenso di vino passito, caratteristico, talvolta con
sentori di miele, spezie, frutta secca;
sapore: dolce, talvolta tannico, di buona struttura,
persistente con retrogusto ammandorlato;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 19,00% vol. di
cui almeno 11,50% vol. effettivi;
acidita' totale minima: 5,0 g/l;
acidita' volatile massima: 30 meq/l;
estratto non riduttore minimo: 26,0 g/l;
«Cinque Terre Sciacchetra' Riserva»:
colore: da giallo dorato fino ad ambrato tendente al bruno
piu' o meno intenso;
odore: intenso di vino passito, piacevole, speziato, tostato,
caratteristico;
sapore: dolce, talvolta tannico, armonico, di buona
struttura, con retrogusto talvolta ammandorlato;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 20,00% vol. di
cui almeno 11,50% vol. effettivi;
acidita' totale minima: 5,0 g/l;
acidita' volatile massima: 30 meq/l;
estratto non riduttore minimo: 28,0 g/l.
In relazione all'eventuale conservazione in recipienti di legno,
il sapore dei vini, di cui all'art. 6, puo' rivelare percezione di
legno.

Art. 7.
Etichettatura designazione e presentazione

Nella etichettatura, designazione e presentazione dei vini di cui
all'art. 1 e' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione diversa
da quelle previste dal presente disciplinare, ivi compresi gli
aggettivi, «fine», «scelto», «selezionato» e similari.
E' tuttavia consentito l'uso di indicazioni che facciano
riferimento a nomi, ragioni sociali e marchi privati non aventi
significato laudativo e non idonei a trarre in inganno il
consumatore.
Per i vini a denominazione di origine controllata di cui al
precedente art. 1 e' consentito altresi' l'uso di indicazioni che
facciano riferimento a comuni e frazioni comprese nella zona
delimitata dal precedente art. 3, dalle quali effettivamente
provengono le uve da cui il vino cosi' qualificato e' stato ottenuto.
Le menzioni facoltative esclusi i marchi ed i nomi aziendali
possono essere riportate nell'etichettatura soltanto in caratteri
tipografici non piu' grandi o evidenti di quelli utilizzati per la
denominazione di origine del vino, salve le norme generali piu'
restrittive.
Sulle bottiglie o altri recipienti contenente i vini a
denominazione di origine controllata «Cinque Terre» e «Cinque Terre
Sciacchetra'», e' obbligatorio riportare in etichetta l'indicazione
dell'annata di produzione delle uve.
E' consentito altresi' l'uso di indicazioni geografiche e
toponomastiche aggiuntive che facciano riferimento a unita'
amministrative, frazioni, aree, zone, localita', fattorie, dalle
quali effettivamente provengono le uve da cui il vino cosi'
qualificato e' stato ottenuto, purche' comprese nella zona delimitata
nel precedente art. 3, nel rispetto della normativa vigente.

Art. 8.
Confezionamento

I vini di cui al presente disciplinare devono essere immessi al
consumo confezionati in bottiglie di vetro di forma renana,
borgognotta e bordolese, di capacita' fino a litri 3,00.
Sono ammesse tutte le chiusure previste dalla normativa
dell'Unione europea e nazionale ad esclusione dei tappi a corona,
capsule a strappo od altre chiusure analoghe.
E' ammesso l'utilizzo del tappo a vite a vestizione lunga.

Art. 9.
Legame con l'ambiente

A) Informazioni sulla zona geografica.
Fattori naturali rilevanti per il legame.
La zona geografica riferita al territorio della denominazione di
origine «Cinque Terre» ricade nella parte orientale della Regione
Liguria, in Provincia della Spezia e comprende un territorio
caratterizzato da vigneti situati per la maggior parte in alta
collina, terrazzati e di superficie media ridotta.
Aspetti pedologici:
i terreni coltivati a vite sono di limitata profondita', con
tessitura grossolana o franco-grossolana, ricchi di scheletro e
quindi molto permeabili, principalmente a reazione acida-subacida. I
substrati litologici dei rilievi collinari delle Cinque Terre
maggiormente rappresentati sono sedimenti marini (torbiditi).
Aspetti topografici:
l'altitudine dei terreni coltivati a vite e' compresa tra lo 0
e i 600 m s.l.m. con quota prevalente compresa tra 50 e 500 m,
pendenza tra il 35 e il 50%, esposizione prevalente orientata verso
sud-ovest e distanza dal mare compresa tra 0 e 2 Km.
Aspetti climatici:
la temperatura media dell'area interessata e' pari a circa
15°C;
l'indice bioclimatico di Huglin (IH) che descrive l'andamento
fenologico e della maturazione e' pari a circa 2240°C con valori
compresi tra 2050 e 2370 a seconda delle annate. La somma delle
temperature attive (STA) che da' indicazioni sulle disponibilita'
termiche della zona e' pari a circa 1970°C con valori compresi tra
1830 e 2110. La sommatoria delle escursioni termiche (SET), altro
indice bioclimatico utile per la caratterizzazione di un territorio
viticolo, e' pari a circa 550°C con valori compresi tra 490 e 590. Il
massimo della piovosita' si verifica nel mese di aprile con una media
di circa 220 mm, il minimo di piovosita' nel mese di luglio con 24 mm
medi;
le precipitazioni medie annue risultano essere di circa 1240
mm; i giorni con pioggia tra aprile e ottobre sono mediamente
quarantasette con un massimo di undici giorni ad aprile ed un minimo
di tre giorni a luglio.
Fattori umani rilevanti per il legame.
Cinque Terre e' il nome di un tratto della Riviera Ligure di
Ponente che riunisce i Comuni di Monterosso, Vernazza e Riomaggiore.
Una terra in cui vengono coltivati vitigni tipici e caratteristici
quali l'Albarola, il Bosco e il Vermentino. Questi vitigni sono stati
introdotti all'inizio del secolo scorso. Precedentemente le uve
caratteristiche della zona erano il Piccabun ed il Rossese bianco. Le
uve rosse coltivate fin dall'inizio del secolo scorso sono
Sangiovese, Canaiolo e Gambu Russu a Vernazza.
Le prime notizie certe della presenza di attivita' viticole nella
zona delle Cinque Terre risalgono ai secoli VI-V a.C., quando i
Greci, abili navigatori e commercianti, approdano sui lidi della
Riviera Ligure, portandosi prima del vino e dopo, dato il minor
costo, producendolo in loco.
E' molto probabile che in seguito i vini della zona avessero
trovato una via commerciale nel vino golfo della Spezia, presso il
gran porto di Luni, popolosa e commerciante citta' dell'Etruria.
Plinio proclama i vini di Luna come i migliori d'Etruria
(Etruriae palmam Luna habet).
Alla fine dell'XI secolo, con la formazione dei comuni, una rete
di rapporti commerciali e culturali favorisce lo sviluppo
dell'agricoltura nella zona delle Cinque Terre.
Nel Medioevo si verifica in tutta la Riviera Ligure di Levante
una notevole espansione demografica, che determina una ulteriore
espansione delle aree coltivabili. Le coltivazioni principali
dell'epoca, la vite e l'olivo, probabilmente insieme ad altre colture
orticole, sfruttano ogni spazio conquistato nell'acclivita' del
versante, con appezzamenti sostenuti da muretti a secco (fasce
terrazzate o terrazze). Nel XVIII e nel XIX secolo la zona delle
Cinque Terre si specializza nella produzione di vino. La massima
espansione dei terrazzamenti coltivati avviene nel corso dell'800,
con l'espansione demografica.
Molti testi descrivono i vigneti e gli uliveti terrazzati,
notando «l'industria dei coltivatori liguri, superiore a quanto si
conosca al mondo in questo genere».
Riportando una testimonianza della vita contadina dei primi del
1900, tratta da «Straniero Indesiderabile» di P. Riccobaldi: «Quelli
erano tempi veramente duri. La miseria era spaventosa, a Manarola
l'unica risorsa era il vino prodotto da terra avara che richiedeva
durissimo lavoro e sovrumani sacrifici. Emigrare, cercare lavoro
fuori era considerato come una dichiarazione di resa. Percio' quasi
tutti rimanevano aggrappati ai loro vigneti, orgogliosi di essere
proprietari, di lavorare in proprio.».
Nel 1920 le Cinque Terre furono colpite dalla piu' grave
calamita' della loro storia millenaria. In quell'anno la viticoltura
fu colpita dalla filossera, un parassita delle piante, che distrusse
irrimediabilmente tutti i tipi di vigna coltivati. All'inizio degli
anni '30 le vigne erano decimate e vasti spazi incolti. Dopo quella
distruzione gli abitanti ricostruirono i vigneti con l'impianto delle
barbatelle di vite americana poi innestate con i vitigni reperibili
in zona o importati da altre regioni viticole (Bosco, Vermentino,
Albarola, Gambu Russu, Sangiovese, Ciliegiolo, Pollera, Granaccia.
La nascita nel 1973 della Cantina sociale nonche' cooperativa
agricola, e la messa in opera di numerose monorotaie con carrelli per
il trasporto di materiali e persone, anche su pendenze molto
accentuate hanno ridato impulso, insieme ad altri interventi,
all'attivita' tradizionale per eccellenza delle Cinque Terre:
l'agricoltura. Nel 1999 e' stato istituito il Parco nazionale delle
Cinque Terre il cui territorio si estende dalla zona di Tramonti di
Biassa e di Campiglia, nel Comune della Spezia al Comune di Levanto.
Il Parco ha la particolarita' di essere l'unico in Italia finalizzato
alla tutela di un ambiente antropizzato, uno degli scopi e' infatti
la tutela dei terrazzamenti e dei muri a secco che li sorreggono.
La letteratura sul vino delle Cinque Terre e' vasta, ma non c'e'
verso o citazione che possa esprimere l'emozione profonda che dona la
vista dei suoi vigneti inerpicati ai limiti del praticabile per coste
scoscese che, in pochi metri, si trasformano da scogliera in
montagna, evocando il concetto di collina solo per assenza recidiva.
La base ampelografica dei vigneti e' caratteristica e riguarda
vitigni presenti solo nel territorio delimitato come il Bosco, il
Vermentino e l'Albarola che ne evidenziano originalita' e legame con
la tradizione. Le forme di allevamento sono tradizionali e nel tempo
non si sono mai discostate da quelle tradizionalmente utilizzate in
passato.
Recentemente le tecniche enologiche, a vent'anni dal
riconoscimento DOC nazionale, hanno portato gli operatori a
selezionare maggiormente le caratteristiche peculiari che il fattore
ambiente esalta e a migliorare in cantina un prodotto che, gia' dalla
vigna e dalle caratteristiche delle uve, ha le note del territorio.
B) Informazioni qualita' e caratteristiche prodotto esclusivamente
attribuibili all'ambiente geografico.
La DOC Cinque Terre fa riferimento a varie tipologie di vino
(art. 1) che, dal punto di vista chimico e organolettico, presentano
caratteristiche che permettono una chiara individuazione della sua
tipicita' e del legame col territorio.
Le peculiarita' dei vitigni utilizzati per le varie tipologie,
grazie all'influenza dell'ambiente geografico in cui sono coltivati
(clima e pratiche di elaborazione dei vini consolidate in zona e
adeguatamente differenziate per ciascuna delle tipologie), danno
luogo a vini con caratteristiche molto riconoscibili. In particolare
i vini si distinguono per il fatto di possedere acidita' modeste,
colori tenui, profumi fini e delicati in prevalenza floreali,
sapidita' al gusto.
La particolarita' del territorio e' da ricercarsi soprattutto
nella natura agricola delle Cinque Terre, e nell'esigenza di ovviare
alla mancanza di spazi adeguati per l'esercizio dell'agricoltura e la
produzione di prodotti che anticamente servivano per il sostentamento
delle popolazioni locali, viene tratteggiata una terra che non e'
affatto avara di frutti se lavorata con assiduita', grande dispendio
di energie e razionalita'. E' piuttosto una terra che non da'
certezze, per certi versi infida, dove anche un muretto a secco,
smottando improvvisamente, o un sentiero percorso con poca
attenzione, racchiudevano insidie pericolose.
Quello che ha certamente reso famosa questa terra e' senz'altro
il suo splendido paesaggio, che e' il prodotto dell'opera quotidiana
degli abitanti sulle terrazze vignate ed olivate.
Il termine «sciachetra'», con cui il rinforzato e'
commercializzato e ormai ovunque conosciuto, e' attestato soltanto
verso la fine dell'Ottocento. Pare che uno dei primi a utilizzarlo
sia stato il pittore macchiaiolo Telemaco Signorini il quale, nel suo
scritto di memorie Riomaggiore, ricordando le tante estati trascorse
nel borgo delle Cinque Terre, afferma che «in settembre, dopo la
vendemmia, si stendono le migliori uve al sole per ottenere il
rinforzato o lo sciaccatras».
C) Descrizione dell'interazione causale fra gli elementi di cui alla
lettera A) e quelli di cui alla lettera B).
Nella zona delle Cinque Terre la vite si coltiva da secoli
cadenzandone la storia di quei territori con numerosi riferimenti e
testimonianze che di fatto ne certificano l'importanza ed il valore.
La produzione del vino e' stata la principale, se non unica fonte
di sostentamento per la popolazione per secoli, i contadini per poter
coltivare le scoscese colline hanno mirabilmente costruito i
terrazzamenti con muretti a secco, dalle cime delle colline fino a
pochi metri dal mare.
Notevole e' il contributo delle attivita' agricole e della
viticoltura in particolare allo sviluppo socio-economico della zona.
Le Cinque Terre hanno tra le loro caratteristiche principali la
particolarita' del territorio su cui sorgono.
Particolarmente caratteristiche e suggestive le sistemazioni in
terrazzamenti sostenuti da muretti a secco, opera della pratica
nonche' dell'ingegno degli agricoltori del luogo. In tal senso e'
significativa l'opera di antropizzazione che l'uomo ha portato avanti
nei secoli in perfetta sintonia con l'ambiente e nel rispetto delle
biodiversita'.
Il clima tipicamente mediterraneo della inoltre aggiunge al
prodotto di quell'uva particolarita' interessanti immediatamente
riscontrabili, ad esempio, nella potenzialita' alcolica del vino e
nelle caratteristiche aromatiche e di sapidita' dello stesso.
In considerazione delle caratteristiche dei luoghi e della
particolare sistemazione dei terreni in fasce terrazzate, le
principali operazioni colturali vengono effettuate interamente a
mano, con notevole dispendio in termini di manodopera.
Il risultato del connubio fra gli elementi ambientali ed umani
sono l'alta qualita' che i prodotti hanno ottenuto nel corso degli
anni, anche con riconoscimenti prestigiosi nei concorsi enologici. La
limitata quantita' di produzione porta questi vini ad essere
consumati per lo piu' nel territorio di produzione, solo alcune
realta' aziendali piu' grandi riescono a commercializzare il prodotto
fuori dai confini regionali.
Il legame fra la tradizione enologica e vitivinicola e le
tipologie di vino descritte nel disciplinare hanno un valore storico
e di consuetudine. Infatti ogni operatore, ancora prima del
riconoscimento DOC avvenuto nel 1995, aveva fra le sue
caratteristiche produttive la tendenza ad offrire vini prodotti per
un consumo fresco e di breve durata.

Art. 10.
Riferimento alla struttura di controllo

Nome e indirizzo: Toscana Certificazione Agroalimentare S.r.l. -
viale Belfiore n. 9 - 50144 Firenze.
Toscana Certificazione Agroalimentare S.r.l. e' l'organismo di
controllo autorizzato dal Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali, ai sensi dell'art. 64 della legge n.
238/2016, che effettua la verifica annuale del rispetto delle
disposizioni del presente disciplinare, conformemente all'art. 19,
paragrafo 1, primo capoverso, lettere a) e c), ed all'art. 20 del
regolamento (UE) n. 34/2019 per i prodotti beneficianti della DOP,
mediante una metodologia dei controlli combinata (sistematica ed a
campione) nell'arco dell'intera filiera produttiva (viticoltura,
elaborazione, confezionamento), conformemente al citato art. 25,
paragrafo 1, secondo capoverso.
In particolare, tale verifica e' espletata nel rispetto di un
predeterminato piano dei controlli, approvato dal Ministero, conforme
al modello approvato con il decreto ministeriale 2 agosto 2018,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30 ottobre 2018.

Allegato B

Comunicazione di modifica ordinaria che modifica il documento unico
«Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'»

Denominazione/denominazioni: Cinque Terre e Cinque Terre
Sciacchetra' (it).
Tipo di indicazione geografica: DOP - Denominazione di origine
protetta.
Categorie di prodotti vitivinicoli:
1. Vino;
15. Vino ottenuto da uve appassite.
Descrizione dei vini.
a. Vino DOC Cinque Terre.
Breve descrizione testuale:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato piu' o meno
intenso, vivo;
odore: intenso, netto, fine, caratteristico;
sapore: secco, gradevole, sapido, talvolta minerale;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;
gli altri parametri analitici, che non figurano nella
sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa
nazionale e dell'UE.
Caratteristiche analitiche generali:
titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):
-;
titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):
-;
acidita' totale minima:
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico;
acidita' volatile massima (in milliequivalenti per litro):
-;
tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per
litro):
-.
b. Vino DOC Cinque Terre Costa de Campu.
Breve descrizione testuale:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato piu' o meno
intenso, vivo;
odore: intenso, netto, fine e persistente, composito;
sapore: secco, sapido, intenso, gradevole;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;
gli altri parametri analitici, che non figurano nella
sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa
nazionale e dell'UE.
Caratteristiche analitiche generali:
titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):
-;
titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):
-;
acidita' totale minima:
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico;
acidita' volatile massima (in milliequivalenti per litro):
-;
tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per
litro):
-.
c. Vino DOC Cinque Terre Costa da Posa.
Breve descrizione testuale:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato piu' o meno
intenso, vivo;
odore: intenso, netto, fine e persistente, composito;
sapore: secco, sapido, intenso, gradevole;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;
gli altri parametri analitici, che non figurano nella
sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa
nazionale e dell'UE.
Caratteristiche analitiche generali:
titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):
-;
titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):
-;
acidita' totale minima:
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico;
acidita' volatile massima (in milliequivalenti per litro):
-;
tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per
litro):
-.
d. Vino DOC Cinque Terre Costa de Sera.
Breve descrizione testuale:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato piu' o meno
intenso, vivo;
odore: intenso, netto, fine e persistente, composito;
sapore: secco, sapido, intenso, minerale, gradevole;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l;
gli altri parametri analitici, che non figurano nella
sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa
nazionale e dell'UE.
Caratteristiche analitiche generali:
titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):
-;
titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):
-;
acidita' totale minima:
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico;
acidita' volatile massima (in milliequivalenti per litro):
-;
tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per
litro):
-.
e. Vino DOC Cinque Terre Sciacchetra'.
Breve descrizione testuale:
colore: da giallo dorato ad ambrato tendente al bruno piu' o
meno intenso;
odore: intenso di vino passito, caratteristico, talvolta con
sentori di miele, spezie, frutta secca;
sapore: dolce, talvolta tannico, di buona struttura,
persistente con retrogusto ammandorlato;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 19,00% vol. di cui
almeno 11,50% vol. effettivi;
estratto non riduttore minimo: 26,0 g/l;
gli altri parametri analitici, che non figurano nella
sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa
nazionale e dell'UE.
Caratteristiche analitiche generali:
titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):
-;
titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):
11,50;
acidita' totale minima:
5 in grammi per litro espresso in acido tartarico;
acidita' volatile massima (in milliequivalenti per litro):
30;
tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per
litro):
-.
f. Vino DOC Cinque Terre Sciacchetra' Riserva.
Breve descrizione testuale:
colore: da giallo dorato fino ad ambrato tendente al bruno piu'
o meno intenso;
odore: intenso di vino passito, piacevole, speziato, tostato,
caratteristico;
sapore: dolce, talvolta tannico, armonico, di buona struttura,
con retrogusto talvolta ammandorlato;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 20,00% vol. di cui
almeno 11,50% vol. effettivi;
estratto non riduttore minimo: 28,0 g/l;
gli altri parametri analitici, che non figurano nella
sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa
nazionale e dell'UE.
Caratteristiche analitiche generali:
titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):
-;
titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):
11,50;
acidita' totale minima:
5 in grammi per litro espresso in acido tartarico;
acidita' volatile massima (in milliequivalenti per litro):
30;
tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per
litro):
-.
Pratiche di vinificazione.
Pratiche enologiche specifiche:
-.
Rese massime:
1. DOC Cinque Terre:
9000 chilogrammi di uve per ettaro;
2. DOC Cinque Terre Sciacchetra' e Sciacchetra' Riserva:
9000 chilogrammi di uve per ettaro;
3. DOC Cinque Terre Costa de Sera:
8500 chilogrammi di uve per ettaro;
4. DOC Cinque Terre Costa da Posa:
8500 chilogrammi di uve per ettaro;
5. DOC Cinque Terre Costa de Campu:
8500 chilogrammi di uve per ettaro.
Zona geografica delimitata.
La zona di produzione delle uve destinate alla produzione dei
vini a denominazione d'origine controllata «Cinque Terre», «Cinque
Terre Sciacchetra'» e «Cinque Terre Rosso» e «Cinque Terre Passito
Rosso» ricade nella Provincia della Spezia e comprende i terreni
vocati alla qualita' degli interi Comuni di Riomaggiore, Vernazza e
Monterosso nonche' parte del territorio del Comune di La Spezia,
denominato «Tramonti di Biassa» e «Tramonti di Campiglia», confinante
a nord-ovest col territorio del Comune di Riomaggiore, a nord-est con
la mulattiera che dal Monte della Madonna (quota 527) va verso
sud-est, passa per la Chiesa di S. Antonio (quota 510), tocca le
quote 567, 588, 562, l'abitato di Campiglia e S. Caterina (quota 398)
da dove segue la rotabile a fondo naturale fino alla quota 351. Da
tale punto la linea di delimitazione di tale territorio, segue il
sentiero che passa per la quota 368 fino ad incontrare la linea di
confine del Comune di Portovenere, che segue fino al mare.
La sottozona «Costa de Sera» e' cosi' delimitata: dalla strada
litoranea La Spezia - Manarola in corrispondenza dell'ingresso della
galleria di Lemmen si scende seguendo la linea di delimitazione del
foglio di mappa n. 30 con i fogli n. 31 e n. 32 fino al mare,
costeggiando il quale, in direzione ovest, si raggiunge la foce del
Fosso di Val di Serra che si segue risalendo fino a ritornare alla
quota della strada litoranea. Da qui in direzione est ci si
ricongiunge con il punto di origine. La predetta sottozona risulta
compresa nel foglio di mappa n. 30 del Comune di Riomaggiore.
La sottozona «Costa de Campu» e' cosi' delimitata: scendendo
lungo la strada provinciale La Spezia - Manarola nel punto in cui si
supera il Canale del Groppo si sale lungo la linea di separazione del
foglio di mappa n. 16 con il foglio n. 11 fino ad incontrare la
strada comunale di Fiesse che si segue fino ad incontrare la strada
comunale di Campo. Da qui si segue, in direzione ovest, la linea di
separazione del foglio di mappa n. 15 con il foglio n. 8 fino ad
incontrare la strada comunale della Collora - Donega che si segue,
scendendo, fino ad incrociare la strada comunale del luogo seguendo
la quale, in direzione est, si raggiunge, in prossimita' della
chiesa, il Canale di Groppo e da qui, risalendo, fino al punto di
origine. La predetta sottozona risulta risulta compresa nei fogli di
mappa n. 16 e n. 15 del Comune di Riomaggiore.
La sottozona di produzione «Costa da Posa» e' cosi' delimitata:
dalla strada provinciale Groppo - Volastra - Corniglia in
corrispondenza del Rio della Valle Asciutta si scende, seguendo
questo, fino al mare costeggiando il quale, in direzione ovest, si
raggiunge la foce del Rio Molinello. Si risale il Rio fino ad
incrociare la strada comunale Vecchia Corniglia - Volastra che si
segue, salendo, fino all'intersezione della linea di separazione del
foglio di mappa n. 4 con il foglio n. 1 del Comune di Riomaggiore. Da
qui si segue la linea di delimitazione del foglio n. 4 con il foglio
n. 1 fino a ritornare sulla strada provinciale Groppo - Volastra -
Corniglia e da qui, verso est, si ritorna al punto di origine. La
predetta sottozona risulta compresa nel foglio di mappa n. 4 del
Comune di Riomaggiore.
Varieta' principale/i di uve da vino.
Albarola B.
Bosco B.
Vermentino B.
Vermentino B. - Favorita B.
Vermentino B. - Pigato B.
Descrizione del legame/dei legami.
DOC Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetra'.
La zona geografica riferita al territorio della denominazione di
origine «Cinque Terre» ricade nella parte orientale della Regione
Liguria, in Provincia della Spezia e comprende un territorio
caratterizzato da vigneti situati per la maggior parte in alta
collina, terrazzati e di superficie media ridotta.
Aspetti pedologici:
i terreni coltivati a vite sono di limitata profondita', con
tessitura grossolana o franco-grossolana, ricchi di scheletro e
quindi molto permeabili, principalmente a reazione acida-subacida. I
substrati litologici dei rilievi collinari delle Cinque Terre
maggiormente rappresentati sono sedimenti marini (torbiditi).
Aspetti topografici:
l'altitudine dei terreni coltivati a vite e' compresa tra lo 0
e i 600 m s.l.m. con quota prevalente compresa tra 50 e 500 m,
pendenza tra il 35 e il 50%, esposizione prevalente orientata verso
sud-ovest e distanza dal mare compresa tra 0 e 2 Km.
Aspetti climatici:
la temperatura media dell'area interessata e' pari a circa
15°C;
l'indice bioclimatico di Huglin (IH) che descrive l'andamento
fenologico e della maturazione e' pari a circa 2240°C con valori
compresi tra 2050 e 2370 a seconda delle annate. La somma delle
temperature attive (STA) che da' indicazioni sulle disponibilita'
termiche della zona e' pari a circa 1970°C con valori compresi tra
1830 e 2110. La sommatoria delle escursioni termiche (SET), altro
indice bioclimatico utile per la caratterizzazione di un territorio
viticolo, e' pari a circa 550°C con valori compresi tra 490 e 590;
il massimo della piovosita' si verifica nel mese di aprile con
una media di circa 220 mm, il minimo di piovosita' nel mese di luglio
con 24 mm medi;
le precipitazioni medie annue risultano essere di circa 1240
mm; i giorni con pioggia tra aprile e ottobre sono mediamente
quarantasette con un massimo di undici giorni ad aprile ed un minimo
di tre giorni a luglio.
Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura,
altri requisiti).
-.
Link al disciplinare del prodotto
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT
/IDPagina/17117

Ricerca rapida : Cerca con le categorie Legislazione o con i tag Cinque Terre, Cinque Terre Sciacchetra', Modifiche ordinarie



Nella stessa categoria