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Savuto Doc

Pubblicato da disciplinare

“Savuto” bianco:
- Montonico: fino ad un massimo del 40%;
- Chardonnay: fino ad un massimo del 30%;
- Greco bianco: fino ad un massimo del 20%;
- Malvasia bianca: fino ad un massimo del 10%;
“Savuto” rosso e rosato:
- Gaglioppo (localmente noto come Arvino): fino ad un massimo del 45%;
- Aglianico fino ad un massimo del 45%
- Greco nero, Nerello cappuccio, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 10%.
La zona di produzione delle uve destinate alla produzione della Doc Savuto comprende in parte i comuni appresso descritti:
provincia di Cosenza: Rogliano, S. Stefano di Rogliano, Marzi, Belsito, Grimaldi, Altilia, Aiello Calabro, Cleto, Serra Aiello, Pedivigliano, Malito, Amantea, Scigliano, Carpanzano.
provincia di Catanzaro: Motta S. Lucia, Martirano Vecchio, Martirano Lombardo, S. Mango d’Aquino, Nocera Terinese e Conflenti.

Questo vino nasce nella bassa valle del fiume Savuto, da cui prende il nome, sul versante tirrenico della Calabria. La zona di produzione interessa 13 comuni della provincia di Cosenza e 6 comuni della provincia di Catanzaro, si estende lungo la valle dell’omonimo fiume , vero confine naturale tra le pendici nord-occidentali del Massiccio del Reventino e la parte più meridionale della catena Costiera che termina col gruppo del monte Cocuzzo.
Nell’area si osservano affioramenti di scisti, filladi grigi, gneiss e scisti biotitici, filladi calcaree e
scisti verdi. I suoli si caratterizzano per l’accumulo della sostanza organica negli orizzonti
superficiali. Tali orizzonti appaiono molto soffici, bruni e dotati di una porosità interconnessa
sufficientemente sviluppata. Inoltre l’accumulo di sostanza organica garantisce una buona
strutturazione del profilo con peds ben espressi e durevoli.
I dati climatici evidenziano che le piogge sono concentrate prevalentemente nel periodo autunno-inverno, raggiungono il loro valore massimo nel mese di ottobre, dicembre e gennaio ed il minimo nel mese di luglio. La situazione climatica invece è più variabile tra le zone collinari più piovose e umide e le zone a ridosso del mar Tirreno, dove il clima è più temperato La temperatura media mensile raggiunge il massimo nel mese di agosto ed il minimo nel mese di gennaio. Siamo in presenza di un clima sub-umido con basso deficit idrico.


Fattori umani rilevanti per il legame
Ha grande tradizione di vino pregiato sin dall’antichità. Decantato da Plinio e Strabone, amato dai
patrizi romani ai cui banchetti non poteva mai mancare, il Savuto (“Sanutum” per i Latini) si
distingue dagli altri vini calabresi perché, invece di essere il prodotto di vigneti degradanti verso il
mare, deriva da viti che sono piantate sulle pendici dei monti che sovrastano il fiume Savuto, da cui questo vino prende il nome. Ancora oggi, peraltro, la vite da cui si trae questo vino di ottima
levatura è allevata ad alberello, con il sistema praticato dall’antica popolazione dei Bruzi nel III
secolo a.C. Nei secoli, sconvolgimenti del territorio causati da guerre, fattori politici, eventi
patologici, hanno decimato le produzioni e i vigneti del Savuto, la cui produzione si è dunque
stabilizzata solo a partire dal XV secolo, grazie all’evoluzione dei trasporti marittimi e alla
conseguente instaurazione di regolari rapporti commerciali con mercati lontani. Dopo la discesa dei Romani al sud della penisola italica, il vino “Sanutum“ ora Savuto, veniva ampiamente apprezzato alla pari de grandi vini dell’epoca.
A quei tempi la Calabria, già sottomessa al dominio di Roma, pagava a questa tributi sotto forma di legnami e vino. Nel 1807,il di arista, Duret de Tavel, ufficiale francese, di transito nella valle del Savuto, in “ Lettere dalla Calabria” indirizzate al padre, scriveva tra l’altro: “ Rogliano 18 dicembre 1807…questo borgo abitato da duemila anime… ha diverse belle case ed è rinomato per  l’aria salubre e per il suo buon vino Successivamente alla seconda guerra mondiale la Calabria si è posta su un piano di rinnovamento generale, ed anche nella nostra zona i produttori hanno badato più alla qualità che alla quantità considerando il Savuto un vino tipico di classe elevata; i suoi attestati vanno ricercati nelle attività promozionali intraprese. La plaga di questo vino, come è noto, comprende i centri situati a sud della provincia di Cosenza. Caldo e robusto questo nettare ha un uvaggio che è un atto di amore della terra che lo produce. Il suo vitigno più importante è il Gaglioppo, detto anche Magliocco o Arvino, di antica origine, introdotto nel periodo magno greco.


B) Informazioni sulla qualità o sulle caratteristiche del prodotto essenzialmente o esclusivamente attribuibili all'ambiente geografico.
La DOC “Savuto” è riferita alle tipologie di cui all’art. 1 che dal punto di vista analitico ed
organolettico presentano caratteristiche molto evidenti e peculiari, descritte all’art. 6 del
disciplinare, che ne permettono una chiara individuazione e tipicizzazione legata al particolare
ambiente pedoclimatico.


C) Descrizione dell'interazione causale fra gli elementi di cui alla lettera A) e quelli di cui alla lettera B).
Tra le zone di produzione più caratteristiche di tutta la Calabria, dal grande valore paesaggistico e
culturale, la coltivazione della vite nell'area di produzione tipica del Savuto, si pratica su stretti
terrazzi digradanti verso il fondo valle, ottenuti con muretti in blocchi di pietra. Mentre la geologia dei terreni si conserva abbastanza omogenea, racchiusa tra i rilievi montuosi cristallini della Sila, della Catena Costiera e del gruppo del Reventino. Il vino Savuto si produce nella unica varietà di rosso con l'utilizzo di uva proveniente da vitigni locali come stabilisce il disciplinare di produzione.
Per questo vino nel corso della lunga storia, sono stati innescati ad opera dell’uomo processi
innovativi per migliorare e affinare la produzione notevoli. Questa attività, pur tramandando, con le varie generazioni le tecniche tradizionali di coltivazione, ha permesso di modernizzare in modo
encomiabile le tecniche produttive.

VITIGNI PRINCIPALI

AGLIANICO (MAIN)
* Gaglioppo N (OIV)
** Greco Nero (MAIN)
** Greco Bianco (OIV)
* Chardonnay (MAIN)
** Nerello Cappuccio (MAIN)
** Montonico Bianco B (OIV)
** Malvasia Bianca B (OIV)

VITIGNI SECONDARI

Alicante N (OIV)
* Ansonica B (OIV)
* Barbera N (OIV)
* Cabernet Franc N (OIV)
* CABERNET SAUVIGNON N. (MAIN)
* Calabrese N (OIV)
** Castiglione N (OIV)
** Guardavalle B (OIV)
** Guarnaccia B (OIV)
** Magliocco Canino N (OIV)
** Malvasia Nera di Brindisi N (OIV)
** Manzoni Bianco B (OIV)
** Marsigliana Nera N (OIV)
* Merlot N (OIV)
* Montepulciano N (OIV)
* Moscato Bianco B (OIV)
** Nerello Mascalese N (OIV)
** Nocera N (OIV)
** Pecorello N (OIV)
** Petit Verdot N (OIV)
* Pinot Bianco B (OIV)
** Prunesta N (OIV)
** Riesling Italico B (OIV)
* Sangiovese N (OIV)
* Sauvignon B (OIV)
** Sémillon B (OIV)
* Syrah N (OIV)
** Traminer Aromatico Rs (OIV)
** Trebbiano Toscano B (OIV)
* Verdicchio Bianco B (OIV)
** Zibibbo (OIV)

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