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Salame di Varzi Dop - Discipliare di produzione

Pubblicato da disciplinare
Salame di Varzi

Il Salame di Varzi è prodotto con i tagli magri del suino pesante padano e proveniente dalle regioni del Piemonte, Lombardia e Emilia-Romagna. La zona di produzione del Salame di Varzi comprende il territorio dei alcuni comuni tutti facenti parte della provincia di Pavia

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE D'ORIGINE PROTETTA SALAME DI VARZI


Art. 1.
Denominazione
La denominazione d'origine protetta Salame di Varzi è riservata al prodotto di salumeria che risponde alle indicazioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.


Art. 2.
Zona di produzione
La zona di produzione del Salame di Varzi comprende il territorio dei seguenti comuni tutti facenti parte della provincia di Pavia:
Bagnaria, Brallo di Pregola, Cecima, Fortunago, Godiasco, Menconico, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Santa Margherita Staffora, Val di Nizza, Valverde, Varzi e Zavattarello.


Art. 3.
Caratteristiche del prodotto
3.1. Caratteristiche morfologiche:
peso a fine stagionatura compreso tra 100 e 4000 gr.;
diametro al momento dell'insacco compreso tra 38 e 110 mm.
3.2. Caratteristiche chimiche e chimico fisiche del prodotto al
momento dell'immissione al consumo:
proteine totali min: 23%;
umidità max: 48%;
rapporto collagene/proteine max: 0,09;
rapporto acqua/proteine max: 1,9;
rapporto grasso/proteine max: 1,5;
pH maggiore o uguale a 5,20.
3.3. Caratteristiche organolettiche del prodotto al momento dell'immissione al consumo:
consistenza: impasto tenero e compatto;
aspetto al taglio: colore rosso vivo con presenza della parte
grassa, perfettamente bianca;
sapore: dolce e delicato, aroma fragrante e caratteristico, strettamente condizionato dal periodo di stagionatura.


Art. 4.
Metodo di ottenimento
4.1. Materia prima.
Provenienza: la materia prima da destinare alla produzione del
Salame di Varzi deve rispondere ai requisiti previsti per il suino
pesante padano e proveniente dalle regioni del Piemonte, Lombardia
e Emilia-Romagna.
Caratteristiche materia prima: devono essere utilizzati i tagli di
carne magra del suino, con l'esclusione del magro di testa, opportunamente snervati e sgrassati. Il grasso da impiegare è esclusivamente
quello del guanciale, della testata di spalla, della pancetta, del culatello e del lardello.
Le carni macellate non devono subire nessun trattamento di
congelamento.
4.2. Ingredienti.
La miscela di salagione deve essere costituita da sale marino,
sodio o potassio nitrato e/o sodio nitrito, pepe nero in grani interi,
infuso di aglio in vino rosso filtrato nelle dosi di seguito specificate
per chilogrammo di pasta di salame:
sale marino: massimo 25 g/kg;
sodio o potassio nitrato: massimo 0,25 g/kg;
oppure sodio nitrito: massimo 0,15 g/kg;
oppure miscela di nitrato e nitrito: massimo 0,25 g/kg;
pepe nero in grani interi: massimo 2 g/kg;
infuso di aglio in vino rosso filtrato: massimo 10 ml/kg.
E' ammesso l'uso di colture starter autoctone, appartenenti alle
seguenti specie: lactobacillus curvatus, lactobacillus sakei e staphylococcus xylosus.
L'aggiunta di saccarosio e/o destrosio è consentita esclusivamente se abbinata all'utilizzo degli starter (destrosio e/o saccarosio
massimo 3,5 g/kg di pasta di salame).
E' consentito esclusivamente l'uso di budelli naturali.
4.3. Preparazione.
Il rapporto fra tagli magri e tagli grassi utilizzati nella preparazione dell'impasto non deve superare per ogni 100 chilogrammi di carne magra 45 chilogrammi di grasso.
La carne deve essere macinata in tritacarne i cui stampi devono avere fori non inferiori a 10 mm per la produzione di salami di diametro fino a 50 mm e non inferiori a 12 mm per la produzione dei salami di diametro superiore. Al trito viene aggiunta la miscela di salagione e si ottiene  l'impasto di salame.
L'impasto così ottenuto viene insaccato nel budello di maiale ed
il prodotto ottenuto, opportunamente forellato, deve essere legato
con spago a maglia fitta.
Il budello utilizzato può essere il pelato suino, il retto suino
(budello gentile) oppure il doppio pelato suino cucito (cucito doppio).
I salami di diametro fino a 50 mm possono essere insaccati anche
in budello torto bovino e possono essere legati con spago singolo
anziche¨ a maglia fitta.
4.4. Trasformazione.
L'asciugatura e la stagionatura devono avvenire in locali areati,
anche con l'utilizzo di attrezzature di ventilazione e/o climatizzazione.
Il periodo di stagionatura varia in funzione del diametro del prodotto secondo la sottostante tabella:
Diametro dell'insaccato fresco (mm)
Tempo minimo
di stagionatura compresa
l'asciugatura (giorni)
Fino a 50 compreso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Da 51 a 60 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
Da 61 a 80 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
Da 81 a 90 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
Da 91 a 110 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
Il Salame di Varzi insaccato in budello gentile suino o in
budello cucito doppio suino, ha un tempo di stagionatura minimo di
cento giorni indipendentemente dal diametro dell'insaccato fresco.
Questi due particolari tipi di budello hanno un maggior spessore e
richiedono quindi una lunga stagionatura indipendentemente dal diametro dell'insaccato.


Art. 5.
Prova dell'origine
5.1. Le origini del Salame di Varzi si fanno risalire all'epoca
dell'invasione longobarda. La conservazione delle carni per mezzo
del sale era infatti tipica delle popolazioni migranti barbare. Avendo
scoperto lungo il corso del torrente Staffora una vallata dell'Appennino con un clima perfetto per la produzione e la stagionatura degli
insaccati, i longobardi introdussero un programma economico volto
a stimolare l'allevamento dei maiali e la produzione del tipico salame.
Sembra addirittura che in un editto del re Ròtari fossero stabilite
pene asprissime per coloro i quali avessero maltrattato un porcaro.
Si ipotizza che il salame servisse da alimento a questo popolo
barbaro proprio per le caratteristiche di durabilità che offriva un
insaccato e per le sue indiscutibili caratteristiche nutrienti.
E' inoltre documentato che nel XIII secolo i Marchesi Malaspina,
feudatari e indiscussi signori di questo territorio, lo presentavano agli
ospiti della propria tavola come pietanza eccezionalmente prelibata.
Nei secoli a venire, il salame si inserì perfettamente nella parca
mensa dei contadini che videro nel maiale una risorsa indispensabile
alla loro sopravvivenza.
La tradizione della produzione famigliare del salame si è trasmessa invariata sino ai giorni nostri e la produzione industriale
attuale rispetta rigorosamente la ricetta e le regole tradizionali.
5.2. Rintracciabilità.
A livello di controlli per l'attestazione della provenienza dalla
produzione DOP, la prova dell'origine del Salame di Varzi dalla
zona geografica delimitata è certificata dall'organismo di controllo
di cui all'art. 7 sulla base di numerosi adempimenti cui si sottopongono i produttori nell'ambito dell'intero ciclo produttivo. I principali
di tali adempimenti, che assicurano la rintracciabilità del prodotto,
in ogni segmento della filiera, cui si sottopongono i produttori, sono
i seguenti:
iscrizione ad un apposito registro tenuto dall'organismo di
controllo di cui all'art. 7;
denuncia all'organismo di controllo delle quantità prodotte
annualmente;
tenuta degli appositi registri di produzione.


Art. 6.
Legame con l'ambiente
Due sono le ragioni fondamentali per cui nel territorio di Varzi è
nata così forte la tradizione del tipico salame.
Varzi è un paese della provincia di Pavia sito a circa 400 m s.l.m.
ed è il centro principale della Valle Staffora nel triangolo di Lombardia che si incunea tra l'Appennino ligure e quello emiliano.
Il nome di Varzi deriva probabilmente dal termine latino varicum,
ossia valico, passo , ovvero passaggio fra la pianura padana e la
Liguria o, secondo altre interpretazioni, dal termine dialettale ligure
var , acqua, fiume . Proprio per la sua ubicazione quasi al culmine
di una vallata dell'Appennino solcata dal torrente Staffora il clima di
Varzi e della sua valle godono del privilegio di un clima fortemente
influenzato dal corso del torrente stesso, dalle correnti fresche che provengono dal mare in contrasto con l'aria calma e più calda della pianura sottostante. Questo particolare microclima è ideale per favorire
un corretto processo di stagionatura degli insaccati suini.
Sempre grazie alla sua posizione geografica Varzi si trovava sul
percorso di una delle vie del sale, gli antichi percorsi dei mercanti
che commerciavano sale ed altre merci dai porti liguri alla pianura
Padana. Il sale, bene a quei tempi assai prezioso, è fondamentale per
la preparazione del salame e Varzi ha avuto la fortuna di trovarsi sulla
sua strada. Proprio nell'area dell'attuale comune di Varzi si tramanda
che i Marchesi Malaspina, al tempo feudatari del luogo, avessero
organizzato un grande deposito di sale, ingrediente fondamentale
per la preparazione del salame.


Art. 7.
Controlli
Il controllo per l'applicazione delle disposizioni del seguente
disciplinare è svolto da un organismo autorizzato, conformemente a
quanto stabilito dall'art. 10 del registro (CEE) n. 2081 del 14 luglio
1992.


Art. 8.
Confezionamento
Il Salame di Varzi può essere commercializzato in pezzi singoli, o confezionato sottovuoto o in atmosfera controllata, intero o in tranci o affettato.
Le operazioni di affettamento devono avvenire, sotto la sorveglianza della struttura di controllo indicata all'art. 7, esclusivamente nella zona di produzione indicata all'art. 2, al fine di garantire  la qualità, la tracciabilità e il controllo.


Art. 9.
Etichettatura e presentazione
Il Salame di Varzi deve essere immesso al consumo con una etichetta contenente le indicazioni di  legge e con il sigillo identificativo, apposto in modo inamovibile sullo spago di legatura.
Sul sigillo, sugli imballaggi o simili e devono essere scritte, con caratteri ben visibili e comunque con maggior risalto rispetto a qualsiasi altra indicazione le diciture Salame di Varzi e  Denominazione di origine protetta o il suo acronimo D.O.P. .
E' vietato l'uso di qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da quelle previste dal presente  disciplinare. E' consentito l'uso di indicazioni che facciano riferimento ad aziende, nomi, ragioni  sociali, marchi privati e consorzi, purche¨ non abbiano significato laudativo o siano tali da trarre  in inganno il consumatore. Tali indicazioni non devono essere prevalenti sulle altre indicazioni sopra citate.
Nel sigillo può altresì figurare il marchio comunitario di cui all'art. 1 del regolamento (CE) n.  1726/98.


Art. 10.
Simbolo grafico e sigillo
Il sigillo, di materiale plastico o cartaceo plastificato o comunque di altro materiale igienicamente  idoneo, deve essere conforme al modello sotto descritto e deve riportare le diciture e le  rappresentazioni grafiche previste dal presente disciplinare. 
La forma deve essere rettangolare con angoli smussati, il rapporto fra altezza e larghezza deve  essere 1,25:1; le sue dimensioni possono essere variate per meglio adattarsi alle dimensioni del  prodotto.
Sul fronte del sigillo deve essere riportato il logo come sotto descritto e la dicitura  Denominazione di Origine Protetta .
Sul retro del sigillo può essere riportato il marchio comunitario identificativo delle produzioni  D.O.P.
Il logo identificativo della D.O.P. Salame di Varzi è costituito dal disegno stilizzato di quattro  salumieri, che indossano il tipico grembiule, su sfondo arancione con ombre tratteggiate in nero  circondati da una cornice marrone in cui è inserito il logo SALAME DI VARZI D.O.P., scritto in nero  con carattere Adobe Garamond Bold.
Specifiche colori:
1) arancione:
stampa in quadricromia: 100% giallo, 55% magenta;
stampa a tinte piatte: su carta patinata lucida: Pantone 137 C;
su carta patinata opaca: pantone 137 U;
2) marrone:
stampa in quadricromia: 50% cyan, 90% giallo,
70% magenta;
stampa a tinte piatte;
su carta patinata lucida: pantone 730 C;
su carta patinata opaca: pantone 153 U;
3) nero:
stampa in quadricromia: nero 100%;
stampa a tinte piatte;
su carta patinata lucida: nero 100%;
su carta patinata opaca: nero 100%

Salame di Varzi

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