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Cori Doc

Pubblicato da disciplinare
Categoria : Disciplinari, Vini, Doc, Dop Argomenti : Cori, disciplinare, doc, dop, latina, lazio, lazio-doc, vino

Cori
Bianco: Bellone (min. 50%), Malvasia del Lazio (min. 20%), Greco (min. 15%).
Rosso: Nero Buono (min. 50%), Montepulciano (min. 20%), Cesanese di Affile e/o Cesanese Comune (min. 15%)
Le uve devono essere prodotte nella zona di produzione appresso indicata che comprende in tutto il territorio amministrativo comunale di Cori ed in parte quello di Cisterna.

Inventario delle principali varietà di uve da vino

MONTEPULCIANO N.
MALVASIA DEL LAZIO B.
CESANESE D'AFFILE N
CESANESE COMUNE N
BELLONE B.

Varietà di uve da vino elencate dall'OIV

Nero Buono N
Greco B

LEGAME CON LA ZONA GEOGRAFICA DOC "Cori"

Informazioni sulla zona geografica:
Il legame con la zona geografica delimitata della DOC “Cori” è comprovato dai seguenti elementi contenuti nel disciplinare:

- dalle specifiche caratteristiche pedologiche, orografiche e climatiche della zona geografica delimitata, che ricade nella parte centrale della regione Lazio, in Provincia di Latina. Tale zona comprende la parte più interna della pianura nord orientale dell’Agro Pontino e le pendici nord occidentali dei monti Lepini con l’esposizione generale è orientata verso ovest, sudovest. I terreni, prevalentemente riconducibili alle terre rosse con tessitura argillo-limosa, con presenza di depositi piroclastici sabbiosi, sabbioso-argillosi, presentano in genere limitato spessore, con un limitato contenuto di elementi nutritivi e, proprio in virtù di tali caratteristiche, sono idonei ad una vitivinicoltura di qualità. Il clima dell’area è caratterizzato da precipitazioni abbondanti (mediamente 1100 mm), con scarse piogge estive e con aridità estiva non molto pronunciata nei mesi estivi e da una buona temperatura media annuale;

- dalla peculiare composizione varietale dei vigneti e dalle specifiche forme di allevamento, sesti di impianto, sistemi di potatura e tecniche di coltivazione dei vigneti. I vitigni idonei alla produzione del vino in questione sono il Bellone e la Malvasia del Lazio per i vini bianchi ed il Nero Buono ed il Montepulciano per quelli rossi; per i nuovi impianti e reimpianti la densità non può essere inferiore a 3.000 ceppi per ettaro e le forme di allevamento, i sesti d’impianto e i sistemi di potatura sono quelli tradizionali e tali da perseguire la migliore e razionale disposizione sulla superficie delle viti e l’esposizione della superficie fogliare. Le medio basse rese produttive, (105 hl/ha per le tipologie di base bianche e rosse, 84 hl/ha per la tipologia Bellone e 78 hl/ha per la tipologia Nero Buono), contribuiscono a conferire ai vini particolare equilibrio e complessità;


Informazioni sul prodotto:
Il legame con la zona geografica delimitata della DOC “Cori” è comprovato dai seguenti elementi contenuti nel disciplinare: - dalle peculiari caratteristiche qualitative ed organolettiche delle tipologie di prodotti qualificati con la DOC attribuibili all’ambiente geografico, comprensivo dei fattori umani, che hanno inciso sull’intero processo di produzione. Le due tipologie di vino bianco dal punto di vista analitico ed organolettico presentano un discreto tenore di acidità, un colore giallo paglierino più o meno intenso talvolta con riflessi verdognoli; in tutte le tipologie si riscontrano aromi floreali e fruttati. Le tre tipologie di vino rosso dal punto di vista analitico ed organolettico presentano un modesto tenore di acidità, il colore è rosso rubino con riflessi violacei tendente al granato con l’invecchiamento, con aromi floreali e fruttati tipici delle cultivar dei vitigni di base. Al sapore tutti i vini presentano un’acidità normale, un amaro poco percepibile, poca astringenza e buona struttura, che contribuiscono al loro equilibrio gustativo.


Legame causale:
Il legame con la zona geografica delimitata della DOC “Cori” è comprovato dai seguenti elementi contenuti nel disciplinare:

- dall’interazione tra le peculiarità ambientali, la tradizione storica e le tecniche produttive che permettono di ottenere le specifiche qualità delle tipologie dei vini DOC in questione, la cui rinomanza e reputazione sono consolidate. In sintesi, la millenaria storia vitivinicola, recuperata appieno nei primi anni del secolo scorso, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del vino“Cori”. Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere i rinomati vini “Cori”, le cui peculiari caratteristiche sono descritte all’articolo 6 del disciplinare.

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