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certificazione della sostenibilita' della filiera vitivinicola - Disciplinare

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Approvazione del disciplinare del sistema di certificazione della sostenibilita' della filiera vitivinicola

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 16 marzo 2022  

Approvazione del disciplinare del sistema di certificazione della sostenibilita' della filiera vitivinicola. (22A01872)

(GU n.71 del 25-3-2022)
 
 


IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
delle politiche europee e internazionali
e dello sviluppo rurale

Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 e, in particolare,
l'art. 224-ter, introdotto dalla legge di conversione 17 luglio 2020,
n. 77, che prevede l'istituzione di un sistema unitario di
certificazione della sostenibilita' della filiera vitivinicola;
Visto il comma 1 del predetto art. 224-ter della legge 18 luglio
2020, n. 77, il quale stabilisce che e' necessario procedere con la
definizione di uno specifico disciplinare riportante l'insieme delle
regole produttive e di buone pratiche, ossia il sistema di
certificazione della sostenibilita' della filiera vitivinicola;
Visto il comma 4 del predetto art. 224-ter della legge 18 luglio
2020, n. 77, secondo cui il disciplinare del sistema di
certificazione della sostenibilita' della filiera vitivinicola si
basa, in sede di prima applicazione, sulle linee guida nazionali di
produzione integrata per la filiera vitivinicola, di cui alla legge 3
febbraio 2011, n. 4 alle cui procedure si fa riferimento per
l'adesione del sistema di certificazione, opportunamente integrate
con i principi della sostenibilita' economica ambientale e sociale;
Visto il comma 5 del medesimo art. 224-ter, il quale stabilisce che
il disciplinare del sistema di certificazione della sostenibilita'
della filiera vitivinicola e' approvato con decreto ministeriale del
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, previa
acquisizione del parere dell'Organismo tecnico scientifico di cui
all'art. 3 del decreto del Ministero delle politiche agricole e
forestali n. 4890 dell'8 maggio 2014;
Visto il decreto dipartimentale DIPEISR del 23 giugno 2021, n.
288989 che stabilisce le modalita' operative per dare esecuzione al
sistema di certificazione della sostenibilita' della filiera
vitivinicola ed, in particolare, l'art. 2 che conferisce al Comitato
della sostenibilita' vitivinicola (CoSvi) il compito di definire il
disciplinare di produzione di cui all'art 5 dell'art. 224-ter della
legge istitutiva;
Visto il decreto direttoriale PIUE del 5 ottobre 2021, n. 505553
che nomina il Comitato della sostenibilita' vitivinicola (CoSvi);
Vista la presenza di sistemi di certificazione (Equalitas, VIVA) e
di sistemi di autovalutazione (Tergeo) a livello nazionale, esistenti
alla data del decreto dipartimentale 23 giugno 2021, n. 288989 e che
hanno contribuito al lavoro di armonizzazione per la definizione del
disciplinare;
Visto il disciplinare del sistema di certificazione della
sostenibilita' della filiera vitivinicola, definito nel documento
denominato «Sistema di certificazione della sostenibilita' della
filiera vitivinicola - Disciplinare 2022» redatto e approvato dal
CoSVi in data 21 gennaio 2022;
Acquisito il parere espresso in data 8 febbraio 2022 dall'Organismo
tecnico scientifico di cui al comma 5 dell'art. 224-ter della citata
legge 18 luglio 2020, n. 77, contenente alcune osservazioni in ordine
alla necessita' di tener conto della sostanziale coerenza del
disciplinare della sostenibilita' vitivinicola con lo specifico
standard vitivinicolo del Sistema di qualita' nazionale di produzione
integrata - SQNPI e di rinviare all'annualita' 2023 gli ulteriori
impegni, che saranno definiti anche a seguito del completamento del
processo programmatorio della Politica agricola comune 2023-2027;
Considerato che il recepimento delle osservazioni espresse con il
suddetto parere, da innestare nel quadro giuridico definito dalla
richiamata legge che istituisce il sistema di certificazione della
sostenibilita' vitivinicola, concretizza uno stato di equivalenza tra
certificazione della sostenibilita' della filiera vitivinicola e
quella del Sistema di qualita' nazionale della produzione integrata
(SQNPI);
Considerato inoltre che per l'annualita' 2022 si rende opportuno
avviare la certificazione della sostenibilita' vitivinicola
avvalendosi della predetta equivalenza, utilizzando procedure,
standard e segno distintivo in regime SQNPI, in attesa del
completamento del processo di integrazione dei diversi sistemi, da
portare a termine nell'annualita' 2023, anche a seguito
dell'approvazione del Piano strategico della politica agricola comune
2023-2027;
Ritenuto che detto sistema di equivalenza, per l'annualita' 2022,
possa essere riconosciuto anche per gli altri sistemi di
certificazione della sostenibilita' esistenti a livello nazionale ai
fini del rilascio della certificazione della sostenibilita'
vitivinicola;

Decreta:

Art. 1

Disciplinare di sostenibilita' vitivinicola

1. E' approvato il disciplinare del sistema di certificazione della
sostenibilita' della filiera vitivinicola, di seguito disciplinare,
istituito ai sensi dell'art. 224-ter del decreto-legge 19 maggio
2020, n. 34, introdotto dalla legge di conversione 17 luglio 2020, n.
77, costituito dall'insieme delle regole produttive adottate
nell'ambito dell'intera filiera, a partire dalle pratiche in campo
fino a quelle per l'immissione del prodotto sul mercato.
2. Il disciplinare, per l'annualita' 2022, coerentemente con le
disposizioni del comma 4 della legge che istituisce il sistema di
certificazione, si identifica nello standard specifico della filiera
vitivinicola nell'ambito del «Sistema di qualita' nazionale della
produzione integrata», di seguito SQNPI, integrato dagli impegni
aggiuntivi di cui alla «certificazione facoltativa transitoria»,
parte integrante della norma SQNPI - adesione gestione controllo rev.
11 del 16 novembre 2021, paragrafo 2.1.

Art. 2

Adesione al sistema di certificazione della sostenibilita'
vitivinicola, segno distintivo, equivalenza

1. L'adesione al sistema di certificazione della sostenibilita'
vitivinicola e' volontaria e avviene, da parte di aziende singole o
associate, attraverso le modalita' di adesione, gestione e controllo
gia' in uso per il Sistema di qualita' nazionale della produzione
integrata (SQNPI).
2. La conformita' alle disposizioni del «disciplinare» in regime
SQNPI viene attestata, per l'annualita' 2022, dall'organismo di
controllo mediante il rilascio del certificato di sostenibilita'
della filiera vitivinicola. L'acquisizione del predetto certificato
consente di utilizzare il segno distintivo SQNPI.
3. I sistemi di certificazione della sostenibilita' vitivinicola
esistenti a livello nazionale alla data del decreto ministeriale 23
giugno 2021, n. 288989, attenendosi alle procedure di cui ai commi 1
e 2, sono considerati conformi al disciplinare di cui all'art. 1 e
sono autorizzati all'utilizzo del relativo segno distintivo.
Il presente provvedimento entra in vigore il giorno successivo alla
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 16 marzo 2022

Il Capo del Dipartimento: Blasi

Allegato

SISTEMA DI CERTIFICAZIONE DELLA
SOSTENIBILITA'
DELLA FILIERA VITIVINICOLA

DISCIPLINARE 2022

Indice
1. Premessa
2. Integrazione al disciplinare
A. Fase agricola
A.1. Sostenibilita' ambientale
A.1.1. Registrazioni
A.2. Sostenibilita' sociale
B. Fase post raccolta e trasformazione
B.1. Sostenibilita' ambientale
B.2. Sostenibilita' sociale
B.3. Sostenibilita' economica
1. Premessa
Il disciplinare alla base del sistema di certificazione della
sostenibilita' della filiera vitivinicola, di seguito disciplinare,
riporta l'insieme delle regole produttive e di buone pratiche
finalizzate a garantire il rispetto dell'ambiente, la qualita' e
sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini, un
adeguato reddito agricolo. In sede di prima applicazione, il
disciplinare fa riferimento alle procedure, ai principi e alle
disposizioni contenute nelle «linee guida nazionali di produzione
integrata per la filiera vitivinicola», di cui alla legge 3 febbraio
2011, n. 4, da integrare tenendo conto, sia per la fase di campo che
di cantina, delle prescrizioni e dei requisiti previsti da norme
cogenti o volontarie, nazionali o internazionali, e dei piu' recenti
orientamenti in materia di sostenibilita' dei processi produttivi
della filiera vitivinicola.
Il presente disciplinare stabilisce le condizioni di ammissione e
gli obblighi che le aziende vitivinicole devono rispettare ai fini
della certificazione della sostenibilita' della filiera vitivinicola.
Detto disciplinare integra le LGN di produzione integrata delle
colture e contiene i seguenti documenti:
LGN di produzione integrata delle colture «Sezione difesa
fitosanitaria e controllo delle infestanti 2022» e relativa scheda
colturale «VITE»;
LGN di produzione integrata delle colture «Tecniche agronomiche
2022» e relativa scheda colturale «VITE»;
LGN di produzione integrata delle colture «Modalita' di
adesione e gestione del Sistema di qualita' nazionale di produzione
integrata (SQNPI) 2022»;
piano dei controlli del Sistema di qualita' nazionale di
produzione integrata (LGNPC_2022_rev_8_Alleg_I).
Le integrazioni dei suddetti documenti sono le seguenti:
a) per la fase agricola:
1 - il capitolo «Mantenimento dell'agrosistema naturale»
delle LGN di produzione integrata delle colture «Tecniche agronomiche
2022» e' integrato con i requisiti specifici per la protezione delle
superfici naturali/semi-naturali e delle specie protette che
caratterizzano il territorio;
2 - nelle LGN di produzione integrata delle colture
«Modalita' di adesione e gestione del Sistema di qualita' nazionale
di produzione integrata (SQNPI) 2022» e' inserito il nuovo capitolo
«Sostenibilita' sociale», che riporta i requisiti relativi alla
salvaguardia dei diritti dei lavoratori e agli adempimenti di natura
contrattualistica;
3 - il capitolo «Registrazioni» delle LGN di produzione
integrata delle colture «Modalita' di adesione e gestione del Sistema
di qualita' nazionale di produzione integrata (SQNPI) 2022» e'
integrato con il requisito specifico relativo al monitoraggio del
consumo della risorsa «acqua».
b) per la fase post raccolta e trasformazione:
1 - il capitolo «Requisiti a carico dell'operatore in fase
post raccolta» delle LGN di produzione integrata delle colture
«Modalita' di adesione e gestione del Sistema di qualita' nazionale
di produzione integrata (SQNPI) 2022» e' integrato con tutti i
requisiti ambientali, sociali ed economici relativi a questa fase.
c) il piano dei controlli del Sistema di qualita' nazionale di
produzione integrata (LGNPC_2022_rev_8_Alleg_I) e' integrato con i
requisiti di cui all'allegato «Sostenibilita'
Vitivinicola_2022_Allegato_I».
2. Integrazione al disciplinare
Nell'ambito del Sistema di qualita' nazionale di produzione
integrata, i requisiti di sostenibilita' della filiera vitivinicola
che integrano le LGN sono identificati da un codice «FV» (Filiera
vitivinicola) e con la lettera:
A, riferita alla fase agricola;
T, riferita alla fase di trasformazione,
seguiti da un numero progressivo.
A. Fase agricola
Sono di seguito riportati i requisiti aggiuntivi degli operatori
nella fase di coltivazione, che rispondono ai requisiti di
sostenibilita' della filiera vitivinicola.
A.1. Sostenibilita' ambientale
A.1.1. Registrazioni
L'operatore deve mantenere un registro aggiornato degli utilizzi
di acqua e determina i consumi adottando prioritariamente contatori
volumetrici applicati alle condotte principali (da pozzo o da corpo
idrico superficiale, es. canale) o effettuando stime basandosi su
portata/tempo di erogazione.
A.1.2. Mantenimento dell'agroecosistema naturale
Sono inclusi in questa sezione i requisiti che comprendono la
tutela dell'ambiente, della biodiversita' e degli ecosistemi degli
elementi naturali e non, caratteristici di una determinata zona.
Le azioni di protezione delle superfici naturali e semi-naturali
sono finalizzate a preservarne l'estensione, la struttura
ecosistemica e a garantirne l'interconnessione.
L'azienda, a seguito di impianti di nuovi vigneti, non riduce in
modo significativo l'estensione di boschi presenti sulle sue
superfici, ovvero identifica i nuovi impianti in progettazione o
effettuati nel periodo di riferimento e verifica l'estensione e le
caratteristiche dell'area preesistente.
Qualora l'azienda possegga una superficie coltivata superiore ai
15 ettari, questa gestisce aree non coltivate, non costruite, non
soggette a pascolo (incolti funzionali); i disciplinari regionali
definiscono la percentuale di destinazione ad area semi-naturale.
Le specie protette sono tutelate a livello normativo e
costituiscono un importante elemento dell'agroecosistema; l'azienda
ha consapevolezza rispetto alla presenza di specie protette
all'interno del territorio sul quale insistono la proprieta' e i
terreni in diretta gestione.
L'azienda possiede un elenco aggiornato delle specie vegetali o
animali minacciate e protette presenti sul territorio sul quale
insistono la proprieta' e i terreni in diretta gestione, basato su
fonti ufficiali disponibili presso gli enti preposti.
Per almeno l'1% della superficie l'azienda garantisce la presenza
di colture foraggere per gli insetti pronubi (inclusa la gestione del
l'interfila).
A.2. Sostenibilita' sociale
I consumatori, consapevoli dei problemi sociali che sempre piu'
affliggono diverse realta' produttive a livello globale (lavoro
minorile, caporalato, sfruttamento delle categorie piu' deboli o
svantaggiate in genere), richiedono una sempre maggiore attenzione
sulle varie fasi dei processi produttivi aziendali e sul loro impatto
rispetto al territorio in cui e' inserita l'organizzazione, sulle
condizioni di lavoro degli addetti e sul rispetto dei diritti umani.
L'azienda si preoccupa di formare i lavoratori sulle tematiche
inerenti la sostenibilita', aumentando in questo modo la loro
consapevolezza e competenza rispetto al proprio lavoro, in un'ottica
di crescita aziendale.
Premesso che l'azienda deve rispettare le normative obbligatorie
sulla contrattualistica del lavoro e sulla salvaguardia dei diritti
dei lavoratori, la stessa deve poter dimostrare di aver adempiuto
agli obblighi di legge attraverso la raccolta dei documenti
obbligatori (a titolo esemplificativo, contratti e/o comunicazioni
previdenziali). Tale prescrizione e' da intendersi sia per personale
dipendente dell'azienda, sia per dipendenti forniti da agenzie
interinali/cooperative di servizi.
L'azienda conosce i principali dati anagrafici, si accerta
dell'esistenza e della completezza della documentazione prevista
dalle normative cogenti (nazionalita', permesso di soggiorno, ecc.) e
per questo motivo dispone di un elenco aggiornato dei lavoratori. Nel
caso di personale reclutato tramite agenzie
interinali/cooperative/agenzie esterne, l'azienda si attiva per
raccogliere la documentazione attestante la corretta applicazione
delle prescrizioni contrattuali previste (DURC).
B. Fase post raccolta e trasformazione
Sono di seguito riportati i requisiti aggiuntivi degli operatori
e delle strutture della fase post-raccolta e trasformazione, che
rispondono ai requisiti di sostenibilita' della filiera vitivinicola.
B.1. Sostenibilita' ambientale
L'operatore deve identificare, caratterizzare e gestire le aree
semi-naturali non coltivate presenti sul territorio sul quale
insistono la proprieta' e i terreni in diretta gestione, ovvero deve
registrare su mappe catastali o cartografia GIS tali aree
(principalmente boschi, corpi idrici, parchi, muretti a secco, siepi
etc.) e prevedere azioni volte a conservarne la biodiversita'
(esempi: realizzazione e ripristino di siepi, nidi artificiali,
invasi d'acqua, muretti a secco, inerbimento polifita, sfalcio
alternato dei filari).
L'operatore deve monitorare e gestire la produzione dei reflui
dell'impianto di trasformazione e/o di condizionamento.
L'operatore deve registrare il consumo di acqua dolce prelevata
da corpo idrico superficiale o di falda e utilizzata nell'impianto di
trasformazione e/o condizionamento.
L'azienda definisce e applica un programma di monitoraggio e
gestione delle risorse idriche impiegate presso le installazioni
incluse nei propri confini organizzativi ed esteso alle sole
operazioni legate al settore vitivinicolo. Con cadenza almeno
annuale, l'azienda effettua un riesame dei propri processi, con lo
scopo di individuare nuove possibili modalita' tecnico-operative che,
a parita' di garanzia dei requisiti qualitativi del processo,
minimizzino i consumi idrici e/o energetici.
L'operatore deve disporre di informazioni relative a:
peso medio della bottiglia di vetro;
consumi energetici della cantina per litro di vino prodotto.
L'operatore monitora:
il consumo e la produzione o l'acquisto di energia da fonti
rinnovabili certificate;
il peso medio della bottiglia di vetro utilizzata;
l'uso di materiali di confezionamento riciclabili o riciclati.
B.2. Sostenibilita' sociale
In Italia la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto
al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo
diritto. Le regole di base in materia di obblighi e garanzie per i
provvedimenti disciplinari sono dettate dall'art. 7 dello statuto dei
lavoratori (legge n. 300 del 1970). L'individuazione concreta dei
comportamenti non consentiti e delle relative sanzioni avviene in
genere con i contratti collettivi nazionali (CCNL) e in seconda
battuta con i regolamenti aziendali predisposti dal datore di lavoro.
L'azienda pertanto verifica che i lavoratori reclutati tramite
agenzie interinali/cooperative/agenzie esterne siano assunti con un
contratto conforme al CCNL.
L'azienda inoltre deve rispettare la normativa relativa alla
sicurezza dei lavoratori, calcolando per tutti i
lavoratori/dipendenti l'indice di frequenza e l'indice di gravita'
degli infortuni sul lavoro, monitorandone l'andamento nel tempo.
Sempre di piu' negli ultimi anni e' evidente che un'azienda non
puo' prescindere dal costruire un rapporto proattivo con il
territorio di appartenenza e la comunita' in cui opera e per questo
deve avviare un confronto su problematiche o aspetti della propria
attivita' che possono avere impatti negativi sulla collettivita' in
cui e' inserita. Per questo motivo l'azienda deve predisporre un
sistema che permetta di raccogliere ogni tipo di segnalazione o
comunicazione proveniente dall'esterno per esaminarle nell'ottica di
individuare possibili spunti di miglioramento.
L'azienda si preoccupa di formare i lavoratori sulle tematiche
inerenti alla sostenibilita', garantendo una corretta manutenzione e
utilizzo delle attrezzature e macchine per prevenire incidenti sul
lavoro e aumentando in questo modo la loro consapevolezza e
competenza rispetto al proprio lavoro, in un'ottica di crescita
aziendale.
Premesso che l'azienda deve rispettare le normative obbligatorie
sulla contrattualistica del lavoro e sulla salvaguardia dei diritti
dei lavoratori, la stessa deve poter dimostrare di aver adempiuto
agli obblighi di legge attraverso la raccolta dei documenti
obbligatori (a titolo esemplificativo, contratti e/o comunicazioni
previdenziali). Tale prescrizione e' da intendersi sia per personale
dipendente dell'azienda, sia per dipendenti forniti da agenzie
interinali/cooperative di servizi.
L'azienda conosce i principali dati anagrafici, si accerta
dell'esistenza e della completezza della documentazione prevista
dalle normative cogenti (nazionalita', permesso di soggiorno, ecc.) e
per questo motivo dispone di un elenco aggiornato dei lavoratori
comprensivo di indicazione del tipo di contratto applicato, della
provenienza del lavoratore, genere, eta', durata del contratto,
durata del rapporto di lavoro.
L'azienda effettua annualmente il calcolo del turnover.
Nel caso di personale reclutato tramite agenzie
interinali/cooperative/agenzie esterne, l'azienda si attiva per
raccogliere la documentazione attestante la corretta applicazione
delle prescrizioni contrattuali previste (Durc).
L'azienda, nel comunicare i risultati raggiunti in materia di
sostenibilita' (e quindi anche l'avvenuta certificazione), si attiene
al rispetto di quanto previsto nel presente documento, fornendo
informazioni trasparenti e veritiere e ponendo attenzione ad evitare
messaggi ingannevoli o fuorvianti.
B.3. Sostenibilita' economica
L'azienda e' invitata a svolgere attivita' di sponsorizzazione
e/o donazioni a favore di enti e/o istituzioni non riconducibili alla
sua proprieta' (conservando le attestazioni di avvenuto pagamento),
dimostrando cosi' il suo ruolo proattivo sul territorio di
appartenenza.
L'azienda promuove la riduzione degli sprechi e la valorizzazione
delle risorse nell'ottica dell'economia circolare (es. identifica il
materiale di scarto o i sottoprodotti della propria attivita'
riutilizzati, i materiali ecocompatibili utilizzati).
L'azienda valuta periodicamente le modalita' con cui opera
nell'ottica di migliorare la propria sostenibilita' sotto il profilo
ambientale (minimizzando i consumi idrici e/o energetici, utilizzando
materiali di confezionamento riciclabili o riciclati), sociale
(minimizzando il rischio di infortunio per i lavoratori) ed economico
(dimostrando gli investimenti sostenuti).

FASE AGRICOLA

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