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Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc

Pubblicato da disciplinare

 Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
Malvasia di Schierano o Malvasia Nera Lunga (dall’85% al 100%), Freisa (max.15%).

La zona di produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” comprende i territori dei comuni di Albugnano, Castelnuovo don Bosco Passerano Marmorito, Pino d’Asti, Berzano S. Pietro e Moncucco Torinese in provincia di Asti

Inventario delle principali varietà di uve da vino

FREISA N.

Varietà di uve da vino elencate dall'OIV

Malvasia Nera Lunga N
Malvasia di Schierano N

LEGAME CON LA ZONA GEOGRAFICA DOC “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco”

Informazioni sulla zona geografica:
L’area nord occidentale del Monferrato, e dell’intero bacino terziario piemontese, al confine con la collina torinese che ha tutt’altra origine geologica (morenica) possiede un suo specifico patrimonio ampelografico. Ne fanno parte tra gli altri il vitigno Freisa, che si è diffuso in seguito in altre aree piemontesi , e alcuni vitigni aromatici a bacca nera: la Malvasia di Schierano e la Malvasia nera.In questa piccola area di produzione, si coltivano La Malvasia di Schierano e la Malvasia Nera, uve a bacca nera aromatica. Da queste due varietà, come tradizione in questa piccola enclave, si possono ottenere tre tipologie di prodotti, che vanno a costituire la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco: il vino dolce, frizzante o spumante (è possibile il taglio tradizionale con Freisa fino al 15%). C) Il vino prende il nome da uno dei sei comuni della piccola zona di produzione, Castelnuovo Don Bosco. Alla tutela e miglioramento della viticoltura dell’area del castelnuovese e alla sua notorietà portò il suo contributo anche San Giovanni Bosco, figlio di viticoltori, che parrebbe aver anche scritto un testo divulgativo andato perduto, L'enologo italiano.


Informazioni sul prodotto:
La zona di produzione è rappresentata da colline che si impennano ad altitudini maggiori rispetto alla restante area nord-astigiana, ad oltre 400 metri. I suoli poggiano su marne mioceniche (langhiano-burdigaliano) e sono di colore chiaro, di medio impasto; le pendenze sono spesso elevate e i versanti peggio esposti o troppo ripidi sono occupati da boschi, che contribuiscono a mitigare il calore estivo.


Legame causale:
Il vino prende il nome da uno dei sei comuni della piccola zona di produzione, Castelnuovo Don Bosco. Alla tutela e miglioramento della viticoltura dell’area del castelnuovese e alla sua notorietà portò il suo contributo anche San Giovanni Bosco, figlio di viticoltori, che parrebbe aver anche scritto un testo divulgativo andato perduto, L'enologo italiano.

Vitigni principali

Quadro di riferimento giuridico: Nella legislazione nazionale
Tipo di condizione supplementare: Disposizioni supplementari in materia di etichettatura
Descrizione della condizione:

I vini a Denominazione di Origine Controllata “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” devono essere ottenuti dalle uve provenienti da vigneti aventi in ambito aziendale la seguente composizione ampelografica: Malvasia di Schierano e/o Malvasia Nera Lunga: dall’ 85% al 100%; Freisa: dallo 0% al 15%.

 

Nome e titolo del richiedente: CONSORZIO TUTELA VINI D'ASTI E DEL MONFERRATO
Status giuridico, dimensioni e composizione (per le persone giuridiche): CONSORZIO TUTELA VINI DOC E DOCG (170 aziende associate in rappresentanza di viticoltori, vinificatori, imbottigliatori delle 10 denominazioni tutelate)
Nazionalità: Italia
Indirizzo: 15 Morelli
14100 Asti
Italia
Telefono: 39 0141 598998
e-mail: consorzio@viniastimonferrato.it

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