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Valsusa Doc

Pubblicato da disciplinare

Aggiornamento GUUE n. C 427/2019 - 19.12.2019
La Doc Valsusa è riservata al vino rosso ottenuto da uve provenienti da vigneti aventi nell'ambito aziendale la seguente composizione ampelografica: Avanà, Barbera, Becuet, Dolcetto e Neretta cuneese da soli o congiuntamente: minimo 60%; 
Valsusa con la specificazione di uno dei seguenti vitigni:
-Baratuciat
-Avanà
-Becuet è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti aventi, in ambito aziendale, la corrispondente composizione ampelografica per almeno 85%.
La zona di produzione delle uve per l'ottenimento del vino atto ad essere designato con la Doc Valsusa, comprende l'intero territorio amministrativo dei seguenti comuni della provincia di Torino: Almese; Borgone di Susa; Bruzolo; Bussoleno; Caprie; Chianocco; Chiomonte; Condove; Exilles; Giaglione; Gravere; Mattie; Meana di Susa; Mompantero; Rubiana; San Didero; San Giorio di Susa; Susa; Villarfocchiardo.
Oltre che all’interno della zona delimitata di produzione, è consentito che le operazione di vinificazione siano effettuate nell’intero territorio amministrativo dei limitrofi comuni di Bardonecchia, Cesana torinese, Claviere, Moncenisio, Oulx, Salbertrand, Sauze d’Oulx, Sauze di Cesana, Sestriere, Avigliana, Caselette, Novalesa, Chiusa San Michele, Sant’Ambrogio, Sant’Antonino, Vaie, Venaus, Villar Dora.


Fattori naturali rilevanti per il legame.
I vini con denominazione Valsusa DOC sono prodotti in 19 comuni della provincia di Torino da Almese a Exilles, tutti parte della valle che dà il nome al vino, la Valle di Susa. La Valle di Susa situata nella parte occidentale del Piemonte ha decorso EST – Ovest, gode di un prezioso microclima al riparo dai venti freddi del Nord, dimostrato anche dalla presenza di alcune varietà vegetali tipiche del clima mediterraneo,(Orrido di Foresto). Interessa un comprensorio che ha inizio ad Almese e risale lungo la sinistra orografica della Dora Riparia, in parte la destra comuni di Meana di Susa e Gravere, fino a raggiungere i Comuni di Chiomonte ed Exilles. L’ambiente è particolarmente favorevole alla coltura della vite avendo solo il 20% delle precipitazioni annue in estate. Questa caratteristica unita alla ventosità elevata e al buon soleggiamento creano le condizioni ottimali per permettere la coltivazione della vite oltre gli 850 metri di altezza, condizione unica nel Piemonte, questo ha permesso lo svilupparsi di vitigni autoctoni (Avanà , Becuet, Baratuciat) che hanno potuto adattarsi al meglio al clima locale sviluppando proprie caratteristiche, conferendo al prodotto carattere di tipicità.

2. Fattori umani rilevanti per il legame.
Di grande importanza per la diffusione della vitivinicoltura fu il monastero benedettino della Novalesa. In un documento del 739 il fondatore dell’abbazia – Abbone – nominando come erede universale il monastero citò nell’elenco dei beni diverse località con vigneti. Più recenti sono le testimonianze storiche della viticoltura in Valsusa ed, in particolare, nel comune di Chiomonte dove intorno all' anno mille vi erano terreni coltivati dalla prevostura di Oulx in regione “Segneur” col vitigno “Avanà”, dove ancora oggi sorgono i vigneti coltivati.
Alla fine del XII secolo testimonianze storiche riportano che i vigneti venivano sottratti ai signorotti locali e nessun tipo di tassa ostacolava il commercio del vino. Dello stesso periodo storico sono le prime misure di carattere protezionistico nei confronti del vino come il divieto di introdurre vini da altre zone per poter consolidare il commercio e gli scambi che le popolazioni locali avevano con la Francia.
Fu proprio la via Franchigena che collegava la Provenza alla Lombardia che aiutò lo sviluppo della coltivazione della vite grazie alle locande e alle taverne poste lungo il percorso che proponevano esclusivamente vino locale. A partire dal XVI secolo la popolazione fu costretta a spostarsi e insediarsi nelle fasce montane in quanto numerose azioni belliche interessarono il fondo della vallata.
Questo spostamento portò alla costruzione di muretti di pietra a secco che sostenevano i terrazzamenti su cui la vite era coltivata. Nel XIX secolo, periodo di massima espansione della viticoltura dei due comuni si sono raggiunti anche i 100 ha vitati, poi con l'avvento della fillossera, qui giunta in ritardo rispetto al resto d'Italia, si sono ridotti in parte, mentre gli attuali 20 ha vitati sono dovuti allo spopolamento e alle difficoltà di produzione. B) Informazioni sulla qualità o sulle caratteristiche del prodotto essenzialmente o esclusivamente attribuibili all'ambiente geografico.
Tutte le tipologie del Valsusa sono caratterizzate dalle peculiarità dei vini di montagna , vini sottili di grande profumazione ma bassa gradazione se pur di buona conservabilità.
I vini della DOP Valsusa sono prodotti nelle tipologie rosso e con specificazione dei vitigni .
Il “Valsusa” rosso è ottenuto con un minimo di 60% di varietà autoctone piemontesi, come Barbera, Dolcetto e Neretta Cuneese e autoctoni della Val Susa quali Avanà e Becuet e con i quali si producono anche le relative le tipologie monovarietali.
Si presentano alla degustazione con un bel colore rosso rubino , profumo vinoso, caratteristico di frutti di bosco e ciliegie selvatiche, esaltati dalla forte escursione termica propria del territorio di produzione dovuta all’ orientamento est ovest che offre un microclima ideale alla coltivazione della vite rappresentato dal versante sinistro orografico (esposizione sud), con picchi precipitativi concentrati nei mesi di maggio e giugno e ottobre novembre, frequenti sono gli episodi di Favonio, vento caldo di caduta dal versante nord delle Alpi dovuto alla compressione delle masse ’aria provenienti.
I tannini non particolarmente marcati sono sostenuti dall’acidità moderata. Nel caso di vini invecchiati può essere presente il sentore di legno. Il bianco, ottenuto dalle uve Baratuciat, si caratterizza per l’equilibrata acidità che lo rende adatto sia alla vinificazione come fermo che come spumante. Il prodotto finale ha una buona sapidità con tipica profumazione floreale tipica del vitigno e freschezza derivanti dalle notevoli escursioni termiche .

C) Descrizione dell'interazione causale fra gli elementi di cui alla lettera A) e quelli di cui alla lettera B).
Per la comunità Chiomontina e Giaglionese la coltivazione della vite è sempre stata importante fonte di reddito con intensi scambi commerciali con la Francia e con la vicina città di Torino. Soprattutto è da sottolineare la peculiarità della coltivazione dei vitigni Avanà e Becuet che si sono storicamente adattati al particolare microclima della Val Susa, viticoltura definita eroica per queste zone, dove è quasi impossibile applicare la meccanizzazione sia per la coltivazione sia per la raccolta in quanto i vigneti sono posti su terreni rocciosi con pendenze variabilissime dall’altopiano al terrazzamento. Una viticoltura legata alla tradizione per motivi geologici e antropici ma che si rinnova costantemente seguendo le innovazioni viticole ed enologiche.


Aleatico (VITIGNO SECONDARIO)
Ancellotta N (VITIGNO SECONDARIO)
Avana' N (VITIGNO PRINCIPALE)
Avarengo N (VITIGNO SECONDARIO)
BARBERA N (VITIGNO PRINCIPALE)
Becuet N (VITIGNO SECONDARIO)
BONARDA N (VITIGNO SECONDARIO)
Cabernet franc (VITIGNO SECONDARIO)
Cabernet sauvignon (VITIGNO SECONDARIO)
Chatus N (VITIGNO SECONDARIO)
CILIEGIOLO N (VITIGNO SECONDARIO)
Cornarea N (VITIGNO SECONDARIO)
CROATINA N (VITIGNO SECONDARIO)
Dolcetto N (VITIGNO PRINCIPALE)
Durasa N (VITIGNO SECONDARIO)
FREISA N (VITIGNO SECONDARIO)
GAMAY N (VITIGNO SECONDARIO)
Gamba rossa N (VITIGNO SECONDARIO)
GRIGNOLINO N (VITIGNO SECONDARIO)
Lambrusca di Alessandria N (VITIGNO SECONDARIO)
NEBBIOLO N (VITIGNO SECONDARIO)
Ner d'Ala N (VITIGNO SECONDARIO)
NERETTA CUNEESE N (VITIGNO PRINCIPALE)
Neretto di Bairo N (VITIGNO SECONDARIO)
Pelaverga N (VITIGNO SECONDARIO)
Pelaverga Piccolo N (VITIGNO SECONDARIO)
PETIT VERDOT N (VITIGNO SECONDARIO)
Plassa (VITIGNO SECONDARIO)
Quagliano N (VITIGNO SECONDARIO)
Ruche' N (VITIGNO SECONDARIO)
SANGIOVESE N (VITIGNO SECONDARIO)
Slarina N (VITIGNO SECONDARIO)
SYRAH N (VITIGNO SECONDARIO)
TEROLDEGO (VITIGNO SECONDARIO)
Uva Rara N (VITIGNO SECONDARIO)
Uvalino N (VITIGNO SECONDARIO)
Vespolina N (VITIGNO SECONDARIO)




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