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Montello - Colli Asolani Doc

Pubblicato da disciplinare

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/2157 DELLA COMMISSIONE del 14 dicembre 2020 relativo all’approvazione di una modifica dell’Unione al disciplinare di una denominazione di origine protetta o di un’indicazione geografica protetta «Montello - Colli Asolani» (DOP).
La modifica prevede la variazione del nome «Montello - Colli Asolani» in «Asolo Montello» / «Montello Asolo».

Montello-Colli Asolani
Bianco: Chardonnay (dal 40% al 70%), Glera e/o Manzoni Bianco e/o Pinot Bianco e/o Bianchetta (dal 30% al 60%), Pinot Grigio.
Rosso: Cabernet Sauvignon (dal 40% al 70%), Merlot e/o Cabernet Franc e/o Carmenère (dal 30% al 60%), Recantina.

La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini a D.O.C. “Montello - Colli Asolani” è in provincia di Treviso e comprende l'intero territorio dei comuni di Castelcucco, Cornuda e Monfumo e parte del territorio dei comuni di: Asolo, Borso del Grappa, Caerano S. Marco, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Pederobba, Possagno, S. Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello

La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini a D.O.C. “Montello - Colli Asolani”, comprende l'intero territorio dei comuni di Castelcucco, Cornuda e Monfumo e parte del territorio dei comuni di: Asolo, Borso del Grappa, Caerano S. Marco, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Pederobba, Possagno, S. Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello.

La zona di produzione delle uve atte alla produzione del vino "Montello - Colli Asolani" Sottozona Venegazzu', interessa parte del territorio del comune di Volpago del Montello e precisamente la porzione della frazione di Venegazzu' corrispondente al foglio catastale n° 16. La delimitazione puntuale dei confini della zona geografica è riportata all’articolo 3 del disciplinare di produzione.

Inventario delle principali varietà di uve da vino

PINOT GRIGIO G.
PINOT BIANCO B.
MERLOT N.
MANZONI BIANCO B.
Chardonnay
CARMENERE N.
CABERNET SAUVIGNON N.
CABERNET FRANC N.

Varietà di uve da vino elencate dall'OIV

Bianchetta Trevigiana B

Altre varietà

Glera B.;
Recantina

LEGAME CON LA ZONA GEOGRAFICA

Informazioni sulla zona geografica:
Fattori naturali
L’area di produzione del vino DOC “Montello - Colli Asolani” si trova nella regione Veneto a nord di Venezia, in Provincia di Treviso, sui comprensori collinari costituiti dal Montello e dai Colli Asolani posti ai piedi delle Dolomiti, tra Nervesa della Battaglia ad est, e l’abitato di Fonte ad ovest. Sono questi due sistemi collinari quasi a se stanti, separati da una profonda incisione larga circa un chilometro, che costituiscono una unica entità geologica. Sono caratterizzati da un’altitudine che va dai 100 ai 450 metri s.l.m., e da un paesaggio, elemento fortemente distintivo, che presenta una forte integrità e una giacitura con pendenze e curve che gli conferiscono dolcezza e armonia. Le colline sono composte da grosse formazioni di conglomerato tenace formato da rocce cementate tra di loro e ricoperte da suolo marnoso-argilloso o marnoso-sabbioso facilmente lavorabile e disgregabile dagli agenti atmosferici, dalla tipica colorazione rossa che sta a testimoniare la loro origine antica. I suoli sono decarbonatati e a reazione acida, mediamente profondi, con buona capacità di riserva idrica e una buona dotazione minerale, e, non avendo subito violenti interventi di rimaneggiamento, presentano i loro caratteri originali con stratigrafie intatte e tessiture non sconvolte, e un’elevata attività microbiologica sulla sostanza organica che assicura una buona disponibilità di elementi nutritivi. Molto spesso la massa conglomeratica presenta numerose fratture più o meno verticali che favoriscono la circolazione idrica sotterranea e la formazione di fenomeni carsici testimoniati, soprattutto sul Montello, da oltre 2000 “doline”, con cavità del suolo di diversa dimensione formanti un perfetto sistema drenante sotterraneo. La peculiarità climatica del territorio consiste nel susseguirsi di primavere miti, estati non troppo calde e autunni nuovamente miti grazie alla favorevole esposizione a sud dei versanti vitati e alla conformazione dei rilievi che si dispongono ortogonali ai venti freddi che provengono da nord-est; le temperature estive hanno valori medi di 22.6 °C con i valori massimi a luglio; gli autunni si presentano caldi e secchi grazie alla presenza di brezze e forti escursioni termiche notte-giorno. Le precipitazioni sono di circa 700 mm da aprile a settembre, con una distribuzione discretamente regolare; tale piovosità si deve sempre correlare alla giacitura collinare dei suoli e quindi al facile smaltimento dell’acqua in eccesso e alla natura sciolta del terreno che permette una veloce infiltrazione sottosuperficiale.


Fattori storici e umani
La presenza e lo sviluppo della vite sui Colli Asolani e sul Montello si deve ai monaci benedettini prima e alla presenza della Repubblica Veneta poi. I monaci benedettini si insediarono intorno all’anno mille in particolare nel monastero di S. Bona a Vidor e nella Certosa del Montello a Nervesa; con il loro operato essi hanno influenzato in modo molto importante la storia agraria e vitivinicola del territorio, determinando la profonda cultura per la vite e il vino che persiste tutt’ora, tanto che la specializzazione degli impianti è più volte sottolineata nei testi storici. Nella seconda metà del 1300, quando quest’area passò ai veneziani, i Colli Asolani e il Montello vennero subito riconosciuti come un’importante area enoica e i suoi vini venivano esportati all’estero già nel 1400. Nel Cinquecento, che vede il trionfo della nobiltà veneziana con la costruzione di ville, barchesse e case di caccia con relativi vigneti, si ha il diffondersi nella zona di un pensiero aristocratico di ricerca del bello e del buono che si trasmette nel sapere viticolo ed enologico popolare. I colli sono ammirati dalle più prestigiose personalità e il vino è un prodotto ricercato che si confronta a Venezia con i vini portati dalla Grecia e viene tassato un terzo in più perché considerato migliore rispetto a quello di altre zone. A partire dal 1977 questi vini sono stati oggetto di tutela con il riconoscimento della DOC “Montello e Colli Asolani” e continuano a ottenere riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Nel Montello – Colli Asolani, l’antica conduzione familiare dove il vino costituiva parte importante dell'alimentazione quotidiana e dell'economia locale, ha caratterizzato un paesaggio rimasto con una forte integrità, che ha conservato i suoli originari e pertanto molto favorevoli alla coltivazione, dove la presenza non invadente del vigneto divide tutt’oggi lo spazio con altre colture. Da una civiltà importante come quella veneziana, si è sviluppata inoltre una imprenditorialità vivace e dinamica, e, grazie anche alla presenza a pochi chilometri della Scuola Enologica di Conegliano fondata nel 1876 e del Centro di Ricerca per la Viticoltura che hanno contribuito all’evoluzione culturale e alla specializzazione degli operatori, è cresciuta una vitivinicoltura in grado di valorizzare la splendida vocazione naturale del territorio.


Informazioni sul prodotto:
I vini rossi “Montello - Colli Asolani”, particolarmente quelli ottenuti sulle marne più magre, devono le loro peculiarità alla presenza di una ricca composizione fenolica, ad una diversificata composizione aromatica e ad un rapporto zuccheri/acidi ben calibrato. Presentano tannini morbidi, una alta concentrazione in antociani, un colore rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento, profumo vinoso intenso, una elevata ed equilibrata struttura. I vini delle varietà bianche (Pinots, Chardonnay, Manzoni Bianco, Bianchetta), soprattutto quelli ottenuti sui conglomerati e sui suoli più fertili e dove le escursioni termiche sono più accentuate, sono caratterizzati da intensi profumi floreali e fruttati esaltati da una fresca acidità e da una eleganza di corpo. Analisi organolettiche ripetute su più annate, confermano una costanza qualitativa indice di una stretta relazione tra prodotto e luogo di origine.


Legame causale:
L’interazione dei diversi fattori che caratterizzano i colli in esame (clima, suoli, morfologia, esposizione), determina delle condizioni differenziate che risultano ideali per le diverse tipologie di vini. Nei vini rossi le peculiarità climatiche quali i versanti esposti al sole, protetti dai venti freddi che provengono da nord, favorendo condizioni autunnali miti, permettono di avere maturazioni prolungate nel tempo che aggrediscono le note erbacee e ruvide, lasciando spazio alla maturazione zuccherina e fenolica che si trasforma in vini morbidi ed aristocratici. I terreni, soprattutto ove costituiti da marne più magre, favoriscono nei vini rossi la ricca composizione fenolica, una diversificata composizione aromatica e ad un rapporto zuccheri/acidi ben calibrato; questo determina i colori dal rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento, profumi con sfumature che possono presentarsi da leggermente erbacee, fino alla frutta rossa a piena maturazione; sapore di corpo, armonico e ben strutturato che può essere sapido, leggermente tannico, morbido, speziato, lievemente erbaceo. Nei bianchi, estati non troppo calde evitano maturazioni troppo anticipate con bassi livelli acidi e note aromatiche troppo dolci e esotiche, e, particolarmente sui suoli più fertili e dove le escursioni termiche sono più accentuate, favoriscono la sintesi dei terpeni e dei composti benzenici responsabili dei sentori agrumati, floreali e di frutta fresca esaltati da una fresca acidità e da una eleganza di corpo (non a caso questa zona di produzione fornisce le migliori espressioni del Manzoni Bianco, confermate dai numeri riconoscimenti internazionali). Altro elemento qualificante è l’utilizzo di varietà autoctone quali Bianchetta e Recantina, che dato il loro perfetto adattamento a queste zone collinari arricchiscono e danno originalità alla gamma dei vini. La piovosità, la giacitura collinare dei suoli favorevole allo smaltimento dell’acqua in eccesso e la natura sciolta del terreno che permette una veloce infiltrazione sottosuperficiale, permettono al vitigno una vigoria sempre su livelli equilibrati e contenuti che riesce comunque a proteggere i grappoli e a salvaguardare le sostanze aromatiche. La granulometria e la conformazione dei suoli permette all’apparato radicale un rifornimento idrico regolare, indispensabile per vitigni dai quali si vuole ottenere freschezza, acidità e intensità aromatica. La natura acida di tali suoli porta la pianta a privilegiare l’assorbimento di una maggior quota di microelementi rispetto ai suoli neutri, permettendo alla vite di raggiungere un buon equilibrio tra l'attività vegetativa e produttiva.

 

Nome e titolo del richiedente: Consorzio di tutela vini DOC Montello e Colli Asolani
Status giuridico, dimensioni e composizione (per le persone giuridiche): Consorzio volontario di tutela dei vini a DO (istituito ai sensi del D.lgs n. 61/2010)
Nazionalità: Italia
Indirizzo: 1, Via Cornuda
31010 Maser (Treviso
Italia
Telefono: +39 331 5730216
Fax: +39 0423 923002,
e-mail: info@montelloasolo.it

Scarica il disciplinare di produzione


DOMANDA DI MODIFICA DELL’UNIONE DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE «MONTELLO — COLLI ASOLANI»

PDO-IT-A0460-AM02

Data della domanda: 18.6.2019

1.   Richiedente e interesse legittimo

Consorzio di tutela vini DOC Montello e Colli Asolani

Associazione di produttori della DOP interessata

2.   Voce del disciplinare interessata dalla modifica

Nome del prodotto

Categoria di prodotto vitivinicolo

Legame

Restrizioni in materia di commercializzazione

3.   Descrizione e motivi della modifica

3.1.   Modifica del nome della denominazione

Voce del disciplinare interessata dalla modifica

Articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9

Descrizione e motivi

La modifica riguarda la variazione del nome della DOP da «Montello – Colli Asolani» in «Asolo Montello»/«Montello Asolo».

Trattasi della modifica di una parte del preesistente nome «Colli Asolani», che viene indicato in modo sintetico col nome geografico «Asolo», che a sua volta unito al nome geografico «Montello», rimasto invariato, va a costituire l’intero nuovo nome della denominazione «Montello Asolo», anche con la possibilità di utilizzare il nome alternativo «Asolo Montello».

La parziale modifica in questione non incide né sull’identità geografica della denominazione, né sulla delimitazione della relativa area di produzione, che resta invariata.

Infatti, «Asolo» costituisce il nome geografico dell’omonima città storica e dell’attuale Comune in provincia di Treviso, che costituiva e costituisce tuttora il centro economico e culturale di riferimento della parte di territorio collinare nella quale ricade l’area di produzione dei vini in questione. Il nome geografico «Asolo» è dunque idoneo ad identificare detta parte di territorio che finora è stato denominato «Colli Asolani».

In tal senso, il nuovo nome della DOP «Asolo Montello» o, in alternativa, «Montello Asolo», è inteso a rimarcare il legame della denominazione dei vini in questione con il territorio geografico contiguo e delimitato che è contraddistinto dal borgo storico della città di Asolo e dal colle del Montello.

Inoltre, considerata l’unità e l’omogeneità pedoclimatica e storico culturale delle citate due aree geografiche contigue che costituiscono il territorio di produzione, l’uso del nome alternativo della DOP «Asolo Montello»/«Montello Asolo» è inteso ad escludere ogni possibile prevalenza di un nome geografico sull’altro.

La modifica riguarda l’intero disciplinare e l’intero documento unico laddove è richiamato il nome della denominazione.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome del prodotto

 

Asolo Montello

 

Montello Asolo

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP — Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

5.

Vino spumante di qualità

4.   Descrizione del vino (dei vini)

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Bianco (cat. Vino)

Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli;

odore: lievemente fruttato;

sapore: armonico, fresco fine con la maturazione;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;

estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

5,0 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio (cat. Vino)

Colore: giallo dorato più o meno intenso per lo Chardonnay; giallo paglierino per il Pinot bianco; giallo paglierino con riflessi dorati per il Pinot grigio;

odore: fruttato, caratteristico per lo Chardonnay; delicato, fine, caratteristico per il Pinot bianco; fruttato esotico e a volte leggermente speziato per il Pinot grigio;

sapore: fruttato, fine, da delicato a intenso per lo Chardonnay; fresco, sapido, elegante per il Pinot bianco; caldo, ricco, avvolgente per il Pinot grigio;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;

estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

5,0 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Bianchetta (cat. Vino)

Colore: giallo paglierino a volte carico, con riflessi verdognoli;

odore: da mela a frutta esotica e nocciola con la maturazione;

sapore: fresco sapido con lieve nota di tannicità;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;

estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

5,5 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Manzoni Bianco (cat. Vino)

Colore: giallo paglierino a volte con riflessi verdognoli;

odore: fruttato, caratteristico;

sapore: fresco, ricco, sapido, avvolgente;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12 % vol;

estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

5,0 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Chardonnay, Pinot bianco spumante (cat. Vino Spumante di Qualità)

Colore: giallo paglierino brillante, con spuma persistente per lo Chardonnay; giallo paglierino chiaro con spuma persistente per il Pinot bianco;

odore: fruttato, delicato per lo Chardonnay; fine, caratteristico per il Pinot bianco;

sapore: sapido, caratteristico, da extra brut a dry per lo Chardonnay; caratteristico, pieno da extra brut a dry per il Pinot bianco;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;

estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

5,0 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Rosso (cat. Vino)

Colore: rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento;

odore: intenso, caratteristico, gradevole, tendente all’etereo se invecchiato;

sapore: sapido, robusto, lievemente erbaceo, armonico;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;

estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

4,5 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Merlot (cat. Vino)

Colore: rosso rubino, tendente al granato con l’invecchiamento;

odore: vinoso, intenso, caratteristico da giovane, più delicato, etereo e gradevole se invecchiato;

sapore: sapido, robusto di corpo, leggermente tannico, armonico;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;

estratto non riduttore minimo: 21.0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

4,5

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Cabernet, Cabernet Sauvignon; Cabernet Franc (cat. Vino)

Colore: rosso rubino, quasi granato se invecchiato per il Cabernet e il Cabernet Sauvignon; rosso rubino, con riflessi violacei, tendente al granato con l’invecchiamento per il Cabernet franc;

odore: vinoso, intenso, caratteristico per il Cabernet e il Cabernet Sauvignon; vinoso, lievemente erbaceo, etereo se invecchiato per il Cabernet franc;

sapore: sapido, di corpo, lievemente erbaceo, leggermente tannico, armonico, e caratteristico per il Cabernet; pieno, di buona struttura, armonico per il Cabernet Sauvignon; asciutto, sapido, di corpo, lievemente erbaceo, leggermente tannico, armonico e caratteristico per il Cabernet franc;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;

estratto non riduttore minimo: 21.0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

4,5 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Venegazzù e Venegazzù Superiore (cat. Vino)

Colore: rosso rubino intenso o granato;

odore: vinoso, intenso ed etereo;

sapore: pieno, corposo, armonico, ben strutturato;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol; (13,00 % per il Superiore);

estratto non riduttore minimo: 23 g/l (25 g/l per il Superiore).

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

4,5 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Carmenère (cat. Vino)

Colore: rosso rubino tendente al granato a seconda dello stato evolutivo del vino;

odore: sfumature da leggermente erbaceo fino alla frutta rossa a piena maturazione;

sapore: morbido, pieno equilibrato e di buona persistenza;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;

estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

4,5 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» Recantina (cat. Vino)

Colore: rosso violaceo tendente al granato con l’invecchiamento;

odore: intenso, caratteristico, tendente all’etereo se invecchiato;

sapore: secco, speziato, sapido, robusto, armonico;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;

estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.

Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

4,5 in grammi per litro espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

5.   Pratiche di vinificazione

a)   Pratiche enologiche essenziali

Assenti

b)   Rese massime

Venegazzù

70 ettolitri per ettaro

Merlot, Bianchetta, Chardonnay, Glera, Pinot bianco

84 ettolitri per ettaro

Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Carmenère, Recantina, Manzoni bianco, Pinot grigio

77 ettolitri per ettaro

6.   Zona geografica delimitata

 

A)

La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini «Asolo Montello»/«Montello Asolo» comprende l’intero territorio dei comuni di Castelcucco, Cornuda e Monfumo e parte del territorio dei comuni di Asolo, Borso del Grappa, Caerano S. Marco, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Pederobba, Possagno, S. Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello.

Tale zona è così delimitata: dalla località Ciano in comune di Crocetta del Montello il limite prosegue verso est lungo la provinciale della «Panoramica del Montello» fino al punto d’uscita sulla stessa della trasversale del Montello contraddistinta con il n. 14; dall’incrocio segue una linea verticale rispetto alla «Panoramica» fino a raggiungere l’orlo del colle che dà sul fiume Piave. Da questo punto il limite segue in direzione est la parte alta della scarpata del Montello che costeggia il Piave fino alla località detta Case Saccardo in comune di Nervesa della Battaglia, prosegue quindi, verso sud-est, lungo il confine tra i comuni di Nervesa e Susegana e lungo la litoranea del Piave che passando per l’idrometro conduce all’abitato di Nervesa, da dove piega ad ovest lungo la strada statale n. 248 «Schiavonesca Marosticana» che percorre fino al confine della provincia di Treviso con quella di Vicenza, in prossimità del km 42,500 circa, nel comune di S. Zenone degli Ezzelini.

In corrispondenza di tale punto segue verso nord il confine tra la provincia di Treviso e la provincia di Vicenza fino ad incrociare all’interno del comune di Borso del Grappa la curva di livello corrispondente alla quota di 400 m s.l.m. Il confine successivamente, sempre in corrispondenza della curva di livello sopra individuata, prosegue in direzione est passando sopra i borghi dei comuni di Borso del Grappa, Crespano del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba e Pederobba. Giunti nel comune di Pederobba segue dal punto di intersezione con la quota 400 m s.l.m. la strada Calpiana in direzione sud, che passando nei pressi della colonia Pedemontana porta a sud-est sulla «Pedemontana del Grappa».

Scende quindi per tale strada e ritornato sulla «Pedemontana del Grappa», il limite costeggia quest’ultima fino al suo punto di intersezione con la statale n. 348 «Feltrina», una volta superato il centro abitato di Pederobba.

Segue quindi detta statale fino a Onigo di Pederobba, in corrispondenza del quale piega ad est seguendo la strada per Covolo, tocca Pieve, Rive, costeggia il canale Brentella fino a quota 160 e poi verso nord-est raggiunge Covolo, lo supera e giunge a Barche, dove raggiunge la quota 146 m s.l.m. in prossimità della riva del Piave. Da quota 146 prosegue lungo la strada verso sud fino ad incrociare quella per Crocetta del Montello in prossimità del km 27,800 circa.

Lungo tale strada prosegue verso sud ed all’altezza della località Fornace piega a sud-est per quella che raggiunge Rivasecca, la supera e seguendo sempre verso sud-est la strada che costeggia il canale di Castelviero, raggiunge la località Ciano da dove è iniziata la delimitazione.

 

B)

La zona di produzione delle uve atte alla produzione del vino «Asolo Montello»/«Montello Asolo» sottozona Venegazzù, interessa parte del territorio del comune di Volpago del Montello e precisamente la porzione della frazione di Venegazzù corrispondente al foglio catastale n. 16.

Tale zona è così delimitata:

partendo esattamente dal km 65,000, della statale 248 Schiavonesca Marosticana, (qui denominata via Jacopo Gasparini), di fronte alla monumentale villa palladiana «Spineda-Loredan», si prosegue in direzione est fino ai limiti catastali della frazione di Venegazzù (rappresentato dal confine tra i fogli catastali del comune di Volpago del Montello n. 16 e n. 21). Qui si svolta a sinistra, in direzione nord, seguendo i limiti catastali della frazione di Venegazzù fino a raggiungere in corrispondenza delle «Case Semenzin» la via Frà Giocondo. Successivamente si svolta a sinistra, in direzione ovest, sempre seguendo i limiti catastali della frazione di Venegazzù (confine tra il foglio catastale n. 16 e i fogli catastali n. 13 e n. 12) e si percorre la via Fra Giocondo costeggiando il canale Brentella del bosco Montello fino a raggiungere i limiti amministrativi tra i comuni di Volpago del Montello e Montebelluna (come evidenziato, dalla punteggiatura continua […], nelle carte tecniche regionali). Superate le case Brunetta (quota 115 m s.l.m.), sempre seguendo i limiti amministrativi del comune di Volpago del Montello si raggiunge la S.S. 248 Schiavonesca-Marosticana (al km 63,730), da qui si percorre la S.S. fino al km 65,000 ritornando così al punto di partenza.

La descrizione della zona di produzione della tipologia Venegazzù fa riferimento al seguente elemento della Carta Tecnica Regionale: elemento N. 105 024 Volpago del Montello ed ai limiti amministrativi del comune di Volpago del Montello.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

 

Cabernet Franc N. - Cabernet

 

Pinot Bianco B. - Pinot Blanc

 

Pinot Grigio - Pinot Gris

 

Pinot Grigio - Ruländer

 

Glera Lunga B. - Glera

 

Recantina N.

 

Carmenère N. - Cabernet

 

Merlot N.

 

Chardonnay B.

 

Carmenère N. - Cabernet Italiano

 

Pinot Grigio - Pinot

 

Pinot Bianco B. - Pinot

 

Carmenère N. - Cabernet Nostrano

 

Carmenère N.

 

Manzoni Bianco B. - Incrocio Manzoni 6.0.13 B [Manzoni hybrid].

 

Bianchetta Trevigiana B. - Bianchetta

 

Cabernet Sauvignon N. – Cabernet

8.   Descrizione del legame/dei legami

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» - Categorie: Vino; Vino spumante di qualità

Fattori naturali

L’area di produzione dell’«Asolo Montello/Montello Asolo» si trova nella regione Veneto a nord di Venezia, in provincia di Treviso, sui comprensori collinari costituiti dal Montello e dai Colli Asolani posti ai piedi delle Dolomiti, tra Nervesa della Battaglia ad est, e l’abitato di Fonte ad ovest. Sono questi due sistemi collinari quasi a sé stanti, separati da una profonda incisione larga circa un chilometro, che costituiscono una unica entità geologica. Sono caratterizzati da un’altitudine che va dai 100 ai 450 m s.l.m., e da un paesaggio, elemento fortemente distintivo, che presenta una forte integrità e una giacitura con pendenze e curve che gli conferiscono dolcezza e armonia. Le colline sono composte da grosse formazioni di conglomerato tenace formato da rocce cementate tra di loro e ricoperte da suolo marnoso-argilloso o marnoso-sabbioso facilmente lavorabile e disgregabile dagli agenti atmosferici, dalla tipica colorazione rossa che sta a testimoniare la loro origine antica. I suoli sono decarbonatati e a reazione acida, mediamente profondi, con buona capacità di riserva idrica e una buona dotazione minerale, e, non avendo subito violenti interventi di rimaneggiamento, presentano i loro caratteri originali con stratigrafie intatte e tessiture non sconvolte, e un’elevata attività microbiologica sulla sostanza organica che assicura una buona disponibilità di elementi nutritivi. Molto spesso la massa conglomeratica presenta numerose fratture più o meno verticali che favoriscono la circolazione idrica sotterranea e la formazione di fenomeni carsici testimoniati, soprattutto sul Montello, da oltre 2 000«doline», con cavità del suolo di diversa dimensione formanti un perfetto sistema drenante sotterraneo. La peculiarità climatica del territorio consiste nel susseguirsi di primavere miti, estati non troppo calde e autunni nuovamente miti, grazie alla favorevole esposizione a sud dei versanti vitati e alla conformazione dei rilievi che si dispongono ortogonali ai venti freddi che provengono da nord-est; le temperature estive hanno valori medi di 22,6 °C con i valori massimi a luglio; gli autunni si presentano caldi e secchi.

Le precipitazioni sono di circa 700 mm da aprile a settembre, con una distribuzione discretamente regolare; tale piovosità si deve sempre correlare alla giacitura collinare dei suoli e quindi al facile smaltimento dell’acqua in eccesso e alla natura sciolta del terreno che permette una veloce infiltrazione sotto superficiale.

Fattori storici

La presenza e lo sviluppo della vite sui Colli Asolani e sul Montello si deve ai monaci benedettini prima e alla presenza della Repubblica Veneta poi. I monaci benedettini si insediarono intorno all’anno mille in particolare nel monastero di S. Bona a Vidor e nella certosa del Montello a Nervesa; con il loro operato essi hanno influenzato in modo importante la storia agraria e vitivinicola del territorio, determinando la profonda cultura per la vite e il vino che persiste tuttora. Nella seconda metà del 1300, quando quest’area passò ai veneziani, i Colli Asolani e il Montello vennero subito riconosciuti come un’importante area enoica e i suoi vini venivano esportati all’estero già nel 1400. Nel 1500 si ha il diffondersi nella zona di un pensiero aristocratico di ricerca del bello e del buono che si trasmette nel sapere viticolo ed enologico popolare. L’area viene ammirata dalle più prestigiose personalità e il vino è un prodotto ricercato che si confronta a Venezia con i vini portati dalla Grecia.

Fattori umani

Nell’«Asolo Montello/Montello Asolo», l’antica conduzione familiare dove il vino costituiva parte importante dell’alimentazione quotidiana e dell’economia locale, ha caratterizzato un paesaggio rimasto con una forte integrità, che ha conservato i suoli originari e pertanto molto favorevoli alla coltivazione, dove la presenza non invadente del vigneto divide tutt’oggi lo spazio con altre colture.

Da una civiltà importante come quella veneziana, si è sviluppata inoltre una imprenditorialità vivace e dinamica, e, grazie anche alla presenza a pochi chilometri della Scuola Enologica di Conegliano, fondata nel 1876, e del Centro di Ricerca per la Viticoltura, che hanno contribuito all’evoluzione culturale e alla specializzazione degli operatori, è cresciuta una vitivinicoltura in grado di valorizzare la splendida vocazione naturale del territorio.

Tali fattori tutti insieme costituiscono una ricchezza inestimabile che concorre maggiormente alla ricchezza varietale ed enologica dell’area Asolo Montello.

In particolare le aree collinari sono le migliori per ottenere vini bianchi profumati e di grande sapidità, dal caratteristico fruttato e speziato. In tali ambienti dove le correnti fredde rendono le uve più ricche di acidi organici, in particolare l’acido malico, si ottengono gli spumanti che sono caratterizzati da eleganza ed aromaticità.

Al contrario le aree vallive e pianeggianti, dotate di un profilo pedologico più profondo e fertile, generano vini morbidi e aristocratici, dalla ricca composizione fenolica ed aromatica per i vini rossi. Tali vini hanno profumi erbacei e di frutta matura, uniti ad un equilibrato rapporto zuccheri/acidi e corpo robusto. Le varietà Bianchetta e Recantina, quali varietà autoctone e antiche, conferiscono originalità alla gamma dei vini.

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» - Categoria Vino spumante di qualità

Informazioni sulla qualità/caratteristiche del vino essenzialmente attribuibili all’ambiente geografico

I vini della denominazione «Asolo Montello/Montello Asolo», nella categoria «Vini Spumanti di qualità», si presentano dal colore giallo paglierino da chiaro a brillante, con spuma persistente nella tipologia spumante di qualità.

All’analisi organolettica i vini della denominazione «Asolo Montello/Montello Asolo», nella versione spumante di qualità, si presentano come vini da sentori agrumati e da profumi floreali, fruttati e di frutta fresca esaltati da una fresca acidità e da una eleganza di corpo.

Interazione causale fra elementi della zona geografica e la qualità/caratteristiche del prodotto essenzialmente attribuibili all’ambiente geografico

Le caratteristiche organolettiche dei vini della denominazione «Asolo Montello/Montello Asolo», nella categoria «Vini Spumanti di qualità», sopra descritti derivano da un’azione combinata del suolo, delle condizioni climatiche della zona di produzione e dai fattori umani i quali hanno influito sull’innovazione tecnologica della spumantizzazione dei vini in questione.

La piovosità e la giacitura collinare dei suoli richiede una significativa manualità degli operatori per influire sull’equilibrio vegetoproduttivo dei vitigni; inoltre l’arte dei viticoltori legata alla natura sciolta del terreno, che permette una veloce infiltrazione sottosuperficiale, permettono ai vitigni della denominazione «Asolo Montello/Montello Asolo», nella categoria «Vini Spumanti di qualità», una vigoria sempre su livelli equilibrati e contenuti che riesce comunque a proteggere i grappoli e a salvaguardare le sostanze, il fruttato delicato, fine e caratteristico.

La natura acida di tali suoli, abbinata alle tecniche produttive che gli operatori hanno sviluppato e innovato nel corso degli anni, porta la pianta a privilegiare l’assorbimento di una maggior quota di microelementi rispetto ai suoli neutri, permettendo alla vite di raggiungere un buon equilibrio tra l’attività vegetativa e produttiva.

La granulometria e la conformazione dei suoli permette all’apparato radicale un rifornimento idrico regolare, indispensabile per vitigni dal quale si vuole ottenere freschezza e acidità.

Queste caratteristiche vengono esaltate dall’innovazione tecnologica dei processi in autoclave, tecnologia efficiente per la trasformazione dei lieviti migliorando così i profili fruttati ed agrumati.

«Asolo Montello»/«Montello Asolo» - Categoria Vino

Informazioni sulla qualità/caratteristiche del vino essenzialmente attribuibili all’ambiente geografico

I vini della denominazione «Asolo Montello/Montello Asolo», nella categoria «Vino», si presentano dal colore rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento per i vini rossi e dal colore giallo paglierino al giallo dorato più o meno intenso per i vini bianchi.

L’aroma per i vini rossi si presenta talvolta sapido, morbido, armonico, leggermente tannico e leggermente erbaceo.

L’aroma per i vini bianchi si presenta invece fresco, sapido, fruttato ed armonico.

All’olfatto i vini rossi si presentano con un profumo vinoso intenso, una elevata ed equilibrata struttura con una diversificata composizione aromatica.

I vini bianchi invece si presentano all’olfatto con profumi intensi floreali e fruttati dai sentori agrumati e di frutta fresca esaltati da una fresca acidità.

Interazione causale fra elementi della zona geografica e la qualità/caratteristiche del prodotto essenzialmente attribuibili all’ambiente geografico

Le peculiarità dei vini «Asolo Montello/Montello Asolo», nella categoria «Vino», per i vini rossi sono il risultato delle combinazioni climatiche della zona di produzione e dei fattori umani che hanno avuto un impatto sul potenziale enologico delle uve e delle tecnologie di lavorazione nel passato e fino ai giorni nostri.

In particolare l’ambiente geografico della zona di produzione è caratterizzato da versanti esposti al sole, protetti dai venti freddi che provengono da nord, favorendo condizioni autunnali miti.

Questo, unitamente all’antica professionalità degli operatori che attraverso l’allevamento e i metodi di coltivazione, gestiscono vitigni tendenzialmente vigorosi adattandoli alle caratteristiche dei suoli della zona di produzione, permette di avere maturazioni prolungate nel tempo che aggrediscono le note erbacee e ruvide, lasciando spazio alla maturazione zuccherina e fenolica che si trasforma in vini morbidi ed aristocratici.

I terreni, soprattutto ove costituiti da marne più magre, favoriscono nei vini rossi la ricca composizione fenolica, una diversificata composizione aromatica e un rapporto zuccheri/acidi ben calibrato. Questo determina i colori dal rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento, profumi con sfumature che possono presentarsi da leggermente erbacee, fino alla frutta rossa a piena maturazione; sapore di corpo, armonico e ben strutturato che può essere sapido, leggermente tannico, morbido, speziato, lievemente erbaceo.

I vini bianchi della denominazione «Asolo Montello/Montello Asolo», nella categoria «Vino», sono invece il risultato di estati non troppo calde che evitano maturazioni troppo anticipate con bassi livelli acidi e note aromatiche troppo dolci ed esotiche.

Il contributo apportato dagli operatori nella gestione delle vigne, passando dalla scelta del portinnnesto, al metodo di coltivazione, alla gestione della chioma vegetativa, abbinato ai suoli più fertili e dove le escursioni termiche sono più accentuate favoriscono la sintesi dei terpeni e dei composti benzenici responsabili dei sentori agrumati, floreali e di frutta fresca esaltati da una fresca acidità e da una eleganza di corpo.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Link al disciplinare del prodotto

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15006

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