L’Euregio in 5 calici alla Casa della Pesa di Bolzano
Durante l’evento L‘Euregio in 5 calici, che si è tenuto il 28 novembre 2024 alla Casa della Pesa di Bolzano, il noto sommelier trentino Tommaso Iori ha dimostrato come un buon bicchiere di vino possa essere abbinato non solo al cibo, ma anche alla storia dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino
Evento dell’Euregio e della Fondazione Alcide De Gasperi con la partecipazione del sommelier Tommaso Iori
Giovedì culturale alla Casa della Pesa di Bolzano: "L’Euregio in 5 calici"
Durante l’evento "L‘Euregio in 5 calici", che si è tenuto il 28 novembre 2024 alla Casa della Pesa di Bolzano, il noto sommelier trentino Tommaso Iori ha dimostrato come un buon bicchiere di vino possa essere abbinato non solo al cibo, ma anche alla storia dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Organizzata dall'Euregio insieme alla Fondazione trentina Alcide De Gasperi nell'ambito dei Giovedì culturali dell'Euregio, la serata ha visto il saluto del segretario generale dell'Euregio Christoph von Ach e l'introduzione del direttore della Fondazione, Marco Odorizzi. I partecipanti, tra i quali l’assessore del Comune di Bolzano Johanna Ramoser, hanno potuto degustare cinque vini speciali che testimoniano un pezzo di storia recente dell'Euregio. Il sommelier Iori ha associato i vini a vari luoghi ed eventi storici utilizzando frammenti della vita di un personaggio politico chiave del XX secolo, il trentino Alcide De Gasperi.
Marco Odorizzi ha parlato "di una narrazione originale: un racconto di uomini e di terra, di storia e di sapori,
che permette al pubblico di avere un'esperienza avvolgente del passato. Lo si ascolta, lo si immagina e lo si
assapora. Per noi è stato anche un tentativo di raccontare i territori, che non sono solo il teatro della storia,
ma ne sono protagonisti silenziosi".
Tommaso Iori ha sottolineato che per un sommelier è "un’arte difficile abbinare un vino a un cibo. Sono
molti gli elementi da considerare, cercando di creare un’alchimia che si misura nei dettagli. Dolcezze e
sapidità, morbidezze e astringenze, aromaticità e freschezza".
L'esperimento di collegare il vino non con il cibo ma con la biografia di una grande personalità, ha confermato che la storia della viticoltura è strettamente intrecciata con la storia politica, economica, sociale e culturale dei diversi territori. "E anche qui è nei dettagli, spesso, che abbiamo trovato l'abbinamento giusto: uno snodo biografico, un'evoluzione nel pensiero politico, la complessità di un contesto storico. A vite memorabili non sono abbinabili vini banali, standardizzati e industriali, ma vini ‘cantastorie’, in ogni sorso dei quali puoi trovare tracce di vita vera ", ha ribadito Iori.
(us)
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