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Consorzio vini di Romagna - attribuzione dell'incarico sulla IGT Ravenna - 2025

Pubblicato da disciplinare
Consorzio vini di Romagna

L'incarico conferito con il presente decreto modifica, integrandolo, l'incarico confermato con il decreto 23 aprile  2025, al Consorzio vini di Romagna, con sede legale in Faenza (RA), via Tebano n. 45, ed ha la medesima  durata prevista in quest'ultimo decreto.  Il Consorzio vini di Romagna e' incaricato a svolgere le funzioni di  promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di  cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sulla DOCG «Romagna Albana», sulle DOC «Colli di  Faenza», «Colli di Imola», «Colli Romagna Centrale», «Rimini», «Romagna» e sulle IGT «Forli'» e «Rubicone» e  le funzioni di cui all'art. 41, comma 1 della citata Legge sulla IGT «Ravenna».

MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
DECRETO 13 giugno 2025  

Modifica al decreto 23 aprile 2025 e attribuzione dell'incarico al Consorzio vini di Romagna a svolgere le  funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli  interessi, di cui all'articolo 41, comma 1 della legge 12 dicembre 2016, n. 238, sulla IGT «Ravenna». (25A03488)

(GU n.141 del 20-6-2025)
 
 


IL DIRIGENTE DELLA PQA I
della direzione generale per la promozione
della qualita' agroalimentare

Visto il regolamento (UE) n. 2024/1143 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 aprile 2024 relativo alle indicazioni geografiche
dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, nonche'
alle specialita' tradizionali garantite e alle indicazioni
facoltative di qualita' per i prodotti agricoli, che modifica i
regolamenti (Ue) n. 1308/2013, (UE) n. 2019/787 e (UE) n. 2019/1753 e
che abroga il regolamento (UE) n. 1151/2012;
Visto l'art. 22 del regolamento (UE) n. 2024/1143 del Parlamento
europeo e del Consiglio dell'11 aprile 2024 che istituisce il
registro delle indicazioni geografiche protette di vini, delle
bevande spiritose e dei prodotti agricoli dell'Unione;
Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei
mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n.
922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del
Consiglio;
Visto in particolare la Parte II, Titolo II, Capo I, Sezione 2, del
citato regolamento (UE) n. 1308/2013, recante norme sulle
denominazioni di origine, le indicazioni geografiche e le menzioni
tradizionali nel settore vitivinicolo;
Visto il regolamento delegato (UE) n. 2019/33 della Commissione del
17 ottobre 2018 che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le domande di
protezione delle denominazioni di origine, delle indicazioni
geografiche e delle menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo,
la procedura di opposizione, le restrizioni dell'uso, le modifiche
del disciplinare di produzione, la cancellazione della protezione
nonche' l'etichettatura e la presentazione;
Visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 2019/34 della
Commissione del 17 ottobre 2018 recante modalita' di applicazione del
regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto riguarda le domande di protezione delle denominazioni di
origine, delle indicazioni geografiche e delle menzioni tradizionali
nel settore vitivinicolo, la procedura di opposizione, le modifiche
del disciplinare di produzione, il registro dei nomi protetti, la
cancellazione della protezione nonche' l'uso dei simboli, e del
regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto riguarda un idoneo sistema di controlli;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 16, comma 1,
lettera d);
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, coordinato con la
legge 16 dicembre 2022, n. 204, recante «Disposizioni urgenti in
materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», con il quale
il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha
assunto la denominazione di Ministero dell'agricoltura, della
sovranita' alimentare e delle foreste;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16
ottobre 2023, n. 178, recante: «Riorganizzazione del Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, a
norma dell'art. 1, comma 2, del decreto-legge 22 aprile 2023, n, 44,
convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74;
Visto il decreto del Ministro dell'agricoltura, della sovranita'
alimentare e delle foreste del 31 gennaio 2024, n. 0047783, recante
individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale del
Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle
foreste e definizione delle attribuzioni e relativi compiti;
Vista la direttiva del Ministro 29 gennaio 2025 n. 38839,
registrata dalla Corte dei conti al n. 193 in data 16 febbraio 2025,
recante gli indirizzi generali sull'attivita' amministrativa e sulla
gestione per il 2025;
Vista la direttiva dipartimentale 4 marzo 2025, n. 99324,
registrata dall'Ufficio centrale di bilancio al n. 195 in data 4
marzo 2025, per l'attuazione degli obiettivi definiti dalla
«Direttiva recante gli indirizzi generali sull'attivita'
amministrativa e sulla gestione per l'anno 2025» del 29 gennaio 2025,
rientranti nella competenza del Dipartimento della sovranita'
alimentare e dell'ippica, ai sensi del decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri n. 179/2019;
Vista la direttiva direttoriale 11 marzo 2025 n. 112479, registrata
all'Ufficio centrale di bilancio in data 16 marzo 2025 al n. 228, con
la quale vengono assegnati gli obiettivi ai titolari degli uffici
dirigenziali di livello non generale della Direzione generale per la
promozione della qualita' agroalimentare, in coerenza con le
priorita' politiche individuate nella direttiva del Ministro 29
gennaio 2025 n. 38839, nonche' dalla direttiva dipartimentale 4 marzo
2025 n. 99324;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 21 dicembre
2023, registrato alla Corte dei conti in data 16 gennaio 2024, n. 68,
concernente il conferimento al dott. Marco Lupo dell'incarico di Capo
del Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica;
Visto il decreto di incarico di funzione dirigenziale di livello
generale conferito, ai sensi dell'art. 19, comma 4, del decreto
legislativo n. 165/2001, alla dott.ssa Eleonora Iacovoni, del 7
febbraio 2024 del Presidente del Consiglio dei ministri, registrato
dall'Ufficio centrale di bilancio al n. 116, in data 23 febbraio
2024, ai sensi del decreto legislativo n. 123 del 30 giugno 2011
dell'art. 5, comma 2, lettera d);
Visto il decreto del direttore della Direzione generale per la
promozione della qualita' agroalimentare del 30 aprile 2024, n.
193350, registrato dalla Corte dei conti il 4 giugno 2024, n. 999,
con il quale e' stato conferito al dott. Pietro Gasparri l'incarico
di direttore dell'Ufficio PQA I della Direzione generale della
qualita' certificata e tutela indicazioni geografiche prodotti
agricoli, agroalimentari e vitivinicoli e affari generali della
Direzione;
Vista la legge 12 dicembre 2016, n. 238 recante «Disciplina
organica della coltivazione della vite e della produzione e del
commercio del vino»;
Visto il decreto ministeriale 18 luglio 2018 recante disposizioni
generali in materia di costituzione e riconoscimento dei consorzi di
tutela per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche
dei vini;
Visto il decreto dipartimentale 12 maggio 2010, n. 7422 recante
disposizioni generali in materia di verifica delle attivita'
attribuite ai consorzi di tutela ai sensi dell'art. 14, comma 15,
della legge 21 dicembre 1999, n. 526 e dell'art. 17 del decreto
legislativo 8 aprile 2010, n. 61;
Visto il decreto ministeriale 8 agosto 2012, n. 18257 e successive
modificazioni ed integrazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - Serie generale - n. 200 del 28 agosto
2012, con il quale e' stato riconosciuto il Consorzio vini di Romagna
ed attribuito per un triennio al citato Consorzio l'incarico a
svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione,
informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi
alle denominazioni «Romagna Albana», «Colli di Faenza», «Colli di
Imola», «Romagna», «Colli di Rimini», «Forli'», «Ravenna» e
«Rubicone»;
Visto il decreto ministeriale 23 aprile 2025, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana . Serie generale - n.
110 del 14 maggio 2025, di conferma dell'incarico al Consorzio vini
di Romagna a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione,
vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli
interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge 12 dicembre
2016, n. 238, sulla DOCG «Romagna Albana», sulle DOC «Colli di
Faenza», «Colli di Imola», «Colli Romagna Centrale», «Rimini»,
«Romagna» e sulle IGT «Forli'» e «Rubicone»;
Considerato che il Consorzio Vini di Romagna ha dimostrato, con le
note trasmesse dall'organismo di controllo, Valoritalia S.r.l. - n.
2174837 del 24 marzo 2025 (prot. Masaf n. 134686/2025) ed a mezzo pec
il 31 marzo 2025 (prot. Masaf n. 145625 del 31 marzo 2025) - la
rappresentativita' di cui al comma 1, dell'art. 41 della legge n. 238
del 2016 anche per la IGT «Ravenna» e non solo, come erroneamente
disposto dal decreto 23 aprile 2025, per la DOCG «Romagna Albana»,
per le DOC «Colli di Faenza», «Colli di Imola», «Colli Romagna
Centrale», «Rimini», «Romagna» e per le IGT «Forli'» e «Rubicone»;
Ritenuto pertanto necessario procedere alla modifica del decreto 23
aprile 2025, integrando l'incarico del Consorzio vini di Romagna a
svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza,
tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi,
di cui all'art. 41, comma 1, della legge n. 238 del 2016 per la IGT
«Ravenna»;

Decreta:

Articolo unico

1. L'incarico conferito con il presente decreto modifica,
integrandolo, l'incarico confermato con il decreto 23 aprile 2025, al
Consorzio vini di Romagna, con sede legale in Faenza (RA), via Tebano
n. 45, ed ha la medesima durata prevista in quest'ultimo decreto.
2. Il Consorzio vini di Romagna e' incaricato a svolgere le
funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela,
informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di cui
all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sulla DOCG
«Romagna Albana», sulle DOC «Colli di Faenza», «Colli di Imola»,
«Colli Romagna Centrale», «Rimini», «Romagna» e sulle IGT «Forli'» e
«Rubicone» e le funzioni di cui all'art. 41, comma 1 della citata
Legge sulla IGT «Ravenna».
3. Il predetto incarico, che comporta l'obbligo di rispettare le
prescrizioni previste nel presente decreto, nel decreto 23 aprile
2025 e nel decreto ministeriale 8 agosto 2012, n. 18257 e successive
modificazioni ed integrazioni, puo' essere sospeso con provvedimento
motivato ovvero revocato in caso di perdita dei requisiti previsti
dalla legge n. 238 del 2016 e dal decreto ministeriale 18 luglio
2018.
Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno successivo alla sua
pubblicazione.
Roma, 13 giugno 2025

Il dirigente: Gasparri

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